martedì 29 luglio 2014

Due parole su Cechov e Tolstoj

La libertà dalla violenza e dalla menzogna, questo indicava Cechov come programma di vita e criterio di buona scrittura. Ciò fa pensare a Tolstoj, che lui frequentò e di cui fu buon amico. 

Tolstoj nel periodo in cui si frequentarono era impegnato a scrivere saggi, appelli e lettere aperte sul tema della violenza, della guerra, del potere, e della menzogna. 

Fu a partire dagli anni Novanta che Cechov si distaccò, dalla concezioni politiche e filosofiche tolstoiane, in nome di un atteggiamento scientifico e materialista e in nome della libertà individuale.

lunedì 21 luglio 2014

Tante per ragioni scrivere

Ambizione? Voglia di essere ammirati? Desidero di fare soldi? Sicuramente le ragioni per scrivere sono tantissime. 

 Scrivere per i critici non da soddisfazione secondo Cechov, così come non mette conto fare annusare i fiori ad uno che ha ancora il raffreddore. 

 Scrivere per il pubblico? Cechov scriveva che il pubblico alle volte è incolto, maleducato, e i suoi elementi non sono né onesti, né sinceri, nei nostri riguardi. 

 (Fonte: Anton Cechov, Senza trama e senza finale)

lunedì 14 luglio 2014

Scrittura creativa. Polizia letteraria

Non esiste una polizia che si può considerare competente in fatto di questioni  letterarie. Non la troverete mai. 

Non si può fare a meno del freno e del bastone, dato che i furfanti si intrufolano anche nella letteratura

Per quanto ci si sforzi, sarà impossibile trovare una polizia più efficace della critica e della coscienza personale dell' autore. 

(Fonte: Senza Trama e senza Finale)

lunedì 7 luglio 2014

Ancora sul pubblico, nella scrittura.

La critica è molto importante per gli scrittori di professione, tuttavia bisogna lavorare per il pubblico non per la critica. 

Non sempre gli scrittori di professione vengono apprezzati per quello che meritano. Certe volte il pubblico li considera male. 

La critica tace, il pubblico mente, ma uno scrittore competente sa se si occupa di baggianate o meno.