domenica 15 maggio 2016

Alcune considerazioni di King sul successo

Grisham, Clancy, Crichton e io tra gli altri, riceviamo ingenti somme di denaro perché vendiamo quantitativi eccezzionali di libri ad un pubblico insolitamente vasto.

 La critica ipotizza talvolta l' esistenza di una misteriosa capacità divulgativa alla quale sapremmo attingere noi e non altri (e spesso migliori) scrittori, che non saprebbero dove trovarla o non si degnerebbero di utilizzarla. 

Dubito che sia vero. Né credo all' affermazione di alcuni romanzieri popolari (anche se non di quella schiera, sto pensando alla compianta Jacqueline Susan) secondo cui il loro successo è basato su meriti letterari: il pubblico capirebbe la vera grandezza in virtù di un' inclinazione naturale che manca ai membri compunti e divorati dalla gelosia dell' establishment letterario.

 L' idea è ridicola, generata da vanità e insicurezza.

 (Fonte: Stephen King, On Writing, Sperling & Kupfer editore)