Quando scriviamo l' universo in un certo senso si muove insieme a noi, è sempre alle nostre spalle.
Ricordarsi del mondo che ci circonda, del cielo limpido o nuvoloso fuori dalla finestra, questo non guasta.
Quando si scrive è bene concentrarsi. La concentrazione tuttavia non deve portarci a tagliar fuori il mondo, ma a permettergli di esistere. Ed è un' equilibrio molto, molto precario.
(Fonte: Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore - Roma)
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