Il mio romanzo la zona morta scaturì da due domande: può un assassino politico essere nel giusto? E in questo caso, se ne può fare il protagonista di un romanzo?
Queste ipotesi di lavoro richiedevano secondo me un politico pericolosamente instabile, un individuo che potesse dare la scalata all’ Olimpo elettorale mostrando al mondo il volto gioviale dell’ ottimista; accattivandosi l’ elettorato e rifiutando di giocare secondo le vecchie regole.
(Stephen King, On Writing, Sperling & Kumpfer)
lunedì 24 novembre 2014
lunedì 17 novembre 2014
Il flashback in scrittura creativa
In narrativa il flashback si chiama retrospezione o analessi, ha un' articolazione complessa ed è figura narratologica di primaria importanza.
Spesso interi capitoli se non interi romanzi, sono il racconto di episodi già vissuti dai protagonisti. La trama è la ricostruzione artificiale di una vicenda supposta realmente e linearmente accaduta.
(Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore, Garzanti)
Spesso interi capitoli se non interi romanzi, sono il racconto di episodi già vissuti dai protagonisti. La trama è la ricostruzione artificiale di una vicenda supposta realmente e linearmente accaduta.
(Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore, Garzanti)
giovedì 13 novembre 2014
Raccontare in prima persona
E’ evidente che nel caso della prima persona il mondo rappresentato, essendo frutto di una soggettiva, non possa non proporre che una visione relativa, faziosa, stravolta della realtà, filtrata attraverso il personaggio che parla, tanto precisa quanto limitata dalla sua personalità.
Viene subito in mente l’ ininterrotta soggettiva di La Coscienza di Zeno di Italo Svevo, dove il mondo esiste solo nello sguardo interiore disturbato e patologico del protagonista.
(Fonte: Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore)
Viene subito in mente l’ ininterrotta soggettiva di La Coscienza di Zeno di Italo Svevo, dove il mondo esiste solo nello sguardo interiore disturbato e patologico del protagonista.
(Fonte: Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore)
lunedì 3 novembre 2014
A proposito del drammaturgo.
Il drammaturgo deve essere capace di scrivere una battuta che risulti urlata senza che l' attore sia costretto a urlarla.
Lo stesso vale per un dialogo sussurrato: gli spettatori dell' ultima fila non debbono perdere nemmeno un apostrofo.
Certamente la tecnica di recitazione aiuta a ottenere questi risultati, ma il tono della voce è implicito nella battuta.
(Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore, Garzanti Editore)
Lo stesso vale per un dialogo sussurrato: gli spettatori dell' ultima fila non debbono perdere nemmeno un apostrofo.
Certamente la tecnica di recitazione aiuta a ottenere questi risultati, ma il tono della voce è implicito nella battuta.
(Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore, Garzanti Editore)
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