E’ evidente che nel caso della prima persona il mondo rappresentato, essendo frutto di una soggettiva, non possa non proporre che una visione relativa, faziosa, stravolta della realtà, filtrata attraverso il personaggio che parla, tanto precisa quanto limitata dalla sua personalità.
Viene subito in mente l’ ininterrotta soggettiva di La Coscienza di Zeno di Italo Svevo, dove il mondo esiste solo nello sguardo interiore disturbato e patologico del protagonista.
(Fonte: Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore)
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