venerdì 11 novembre 2016

Scrivere per la critica, o per il pubblico?

Secondo Cechov è importante lavorare non per la critica, ma per il pubblico.

Lo scrittore si pone però questa domanda: come si fa a sapere quando si lavora per lui?

Anton Cechov non sempre è soddisfatto del suo pubblico, che considera disonesto e ipocrita.

Egli scrive: - La critica tace il pubblico mente, ma il mio sentimento mi dice che mi occupo di baggianate. - 

(Autore: Anton Cechov, Senza Trama e senza finale, edizioni: Minimum Fax)

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