martedì 7 gennaio 2014

Scrivere. Il ruolo della fantasia.

Quando si scrive è importante la fantasia. Può essere utile arrestare la parte logica del cervello, quella che dice che uno più uno fa due. 

 Valutare la possibilità che uno più uno possa fare 42. Perché vedere le cose in questo modo particolare? 

 Il senso è quello di dimenticare se stessi, immergersi in ciò che si fa, fino a scomparire. La strada, il bicchier d' acqua, il campo di grano. 

 (Fonte: Scrivere Zen, autrice Natalie Goldberg, Ubaldini Editore)

lunedì 16 dicembre 2013

Mostrare senza dichiarare.

Scrivere non è far psicologia. Di solito lo scrittore non dovrebbe parlare dei propri sentimenti. Egli prova delle emozioni, e attraverso le sue parole cerca di destarle nel lettore. 

In un certo qual modo lo scrittore prende il lettore per mano, e lo guida attraverso la gioia ed il dolore. 

Dovete descrivere ciò che avete visto, in modo da portare il lettore a comprendere. Imparare a fare delle buone descrizioni è molto importante.

martedì 10 dicembre 2013

Dare vita al banale attraverso la scrittura.

Uno scrittore scrive di cose a cui di solito le persone non prestano mai molta attenzione. Il lavoro dello scrittore consiste nel dar vita al banale. 

Ridestare il lettore all' eccezionalità dell' esistente. Alle persone che vivono troppo a lungo nello stesso luogo succede una cosa particolare. I loro sensi tendono a intorpidirsi. 

E' importante quindi che lo scrittore osservi molto attentamente l' ambiente. Uno scrittore deve essere anche un buon osservatore.

martedì 3 dicembre 2013

L' importanza nei dettagli nella scrittura.

Gli scrittori devono dire di si alla vita, ad ogni aspetto della vita: all' acqua nei bicchieri, al bricchetto del latte, al ketchup sul bancone. 

 Il compito di molti scrittori è dire di si alle cose vere della vita così come esse esistono. Quindi guardare la realtà

 Accettare la realtà quindi, così come essa è, amare i dettagli, e farsi avanti con un si sulle labbra, in modo che davanti a noi non ci siano più no. 

 (Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore)

lunedì 25 novembre 2013

Momenti da scrittori.

C'è qualcuno che impegnandosi nella scrittura riesce piano piano ad andare avanti, ad arrampicarsi come si suol dire. 

C'è chi pensa che anche in questi casi bisogna andare oltre e continuare ad arrampicarsi. Non ci si deve riposare sugli allori. 

 Quindi bisogna sempre andare comunque avanti. E non bisogna neppure lasciarsi fuorviare dai successi e dagli insuccessi.

mercoledì 13 novembre 2013

Scrivere nel corso del tempo

Si può scrivere per tutta la vita. Per farlo non è necessario seguire una struttura logica. La scrittura è anche improvvisazione. 

 Non deve esserci necessariamente una direzione precisa, perché riguarda tutto il nostro essere, la nostra vita. 

Come esercizio potete provare a scrivere tutto quello che vi passa per la mente in un preciso istante.

lunedì 4 novembre 2013

La scrittura è un atto comunitario

Abbiamo sempre il timore di imitare qualcun altro e di non avere uno stile personale. Di ciò però non bisogna preoccuparsi. 

 Scrivere è un atto comunitario. In realtà noi siamo influenzati dagli scrittori che sono venuti prima di noi. 

 Non bisogna essere presuntuosi. Non è giusto credere di essere persone molto originali.