lunedì 29 aprile 2013

La visione remota. Di cosa si tratta?

L' argomento di quest' articolo proviene da una fonte internet. Non posso garantire la veridicità del contenuto. Vi ricordo inoltre che la scienza è molto scettica riguardo a certi argomenti.

Lyn Buchanan un ex agente dell' intelligence militare degli Stati Uniti, nel corso di un' intervista ha sostenuto che ognuno di noi è capace di ricevere delle impressioni sensoriali fisiche, che secondo molti provengono dalla mente subconscia. La visione remota si basa sull' idea che queste informazioni in realtà esistono già nel subconscio.

Con la visione remota queste informazioni vengono semplicemente estratte dal subconscio, e portate alla mente cosciente, in modo che possano essere messe su carta. Si tratta quindi di una specie di processo di registrazione.

Un' unità chiamata Grillflame venne spesso utilizzata per localizzare installazioni militari nemiche oppure rampe missilistiche e sottomarini. Durante la guerra del golfo fu impiegata per individuare il deposito di armi chimiche di Saddam Hussein.

A quanto pare quanto più esperti di visione remota visualizzavano la stessa immagine, quanto più era probabile che la visione fosse corretta.

lunedì 22 aprile 2013

L' amicizia fra Jung e Pauli.

Negli anni trenta Jung incontra Wolfgang Pauli, un fisico austriaco premio Nobel nel 1945. Pauli è reduce dal fallimento del matrimonio e trasferitosi in Svizzera cerca un aiuto terapeutico. La terapia non avrà grande successo e Pauli l'abbandona ma i due si stimano ed iniziano una amicizia scientifica. L'incontro tra Jung e Pauli generò il quarto escluso dalla triade della fisica classica: tempo, spazio e causalità, a questo quarto escluso è stato dato il nome di sincronicità. In analogia alla causalità che agisce in direzione della progressione del tempo e mette in connessione due fenomeni che accadono nello stesso spazio in tempi diversi, viene ipotizzata l'esistenza di un principio che mette in connessione due fenomeni che accadono nello stesso tempo ma in spazi diversi.

Nel 1952 Jung e Pauli pubblicarono due saggi nel un volume Naturerklärung und Psyche: il saggio di Pauli applicava il concetto di archetipo alla costruzione delle teorie scientifiche di Keplero; il saggio di Jung era intitolato -Sincronicità come principio di nessi acausali-, dove per la prima volta lo piscologo definisce la parola. Per sue stesse parole, si era limitato per venti anni fino allora ad accennarne solamente il concetto, perché riteneva di essere scientificamente impreparato. Nel saggio si tenta una analisi statistica di eventi acausali ma senza grande successo.

Lo stesso Jung è imbarazzato verso la comunità scientifica dell'indefinitezza del suo studio, ma tuttavia si sente pressato e giustificato dalle proprie esperienze personali che per lui sono da considerare evidenze empiriche, fenomenologie su cui lavorare con metodo scientifico. Nella prefazione del saggio dice: - [la sincronicità è ] ... un tentativo di porre i termini del problema in modo che, se non tutti, almeno molti dei suoi aspetti e rapporti diventino visibili e, almeno spero, si apra una strada verso una regione ancora oscura, ma di grande importanza per quanto riguarda la nostra concezione del mondo. -

(fonte: http://mondiparalleli.blogfree.net/)

lunedì 15 aprile 2013

Le quattro nobili verità. Di che si tratta?

Fratello, vi sono quattro verità: l' esistenza della sofferenza, la causa della sofferenza, l' estinzione della sofferenza e il sentiero che conduce all' estinzione della sofferenza. Le chiamo le quattro nobili verità.

Fratelli, la prima nobile verità è l' esistenza della sofferenza.

Nascita, vecchiaia, malattia e morte, sono sofferenza.

Tristezza, ira, invidia, timore, ansia, paura e disperazione sono sofferenza.

L' essenza di ciò che si ama è sofferenza.

La presenza di ciò che si odia, è sofferenza. Il desiderio, è sofferenza.

L' avversione, è sofferenza.

Questa, è la Prima Nobile Verità.

Fratelli, la Seconda Nobile Verità è la causa della sofferenza.

La causa della sofferenza è l' attaccamento.

L' attaccamento a sua volta è causato dall' ignoranza.

L' ignoranza che causa l' attaccamento è l' ignoranza della realtà, è l' ignoranza che la realtà è impermanente.

L' ignoranza della realtà produce l' attaccamento perché si crede permanente ciò che è impermanente.

 L' attaccamento produce la tristezza, l' ira, l' invidia, il timore, l' ansia, la paura, e la disperazione.

Questa è la seconda nobile verità.

Fratelli, la terza nobile verità è l' estinzione della sofferenza. La sofferenza può estinguersi con l' estinzione della sua causa, cioè dell' ignoranza e quindi dell' attaccamento.

Questa è la terza nobile verità.

Fratelli, la quarte nobile verità è la via che conduce all' estinzione della sofferenza: sono gli otto nobili sentieri.

Questa è la quarta nobile verità.

(Fonte: Giulio Cesare Giacobbe, Come diventare un buddha in cinque settimane, Editore Ponte alle Grazie)

lunedì 8 aprile 2013

Ma allora questi misteriosi Ufo esistono sul serio?

Fino all' età di 33 anni la mia risposta riguardo all' esistenza degli UFO e degli alieni era la seguente : si gli UFO esistono veramente.

Oggi, ho 37 anni e pur non escludendo che nell' Universo possano esserci dei pianeti che ospitano qualche forma di vita intelligente simile all' uomo, non credo più nell' esistenza degli UFO e degli alieni.

Sono convinto che mai un' astronave proveniente da un altro pianeta sia precipitata o abbia visitato la Terra. Oggi per me quello dei dischi volanti è solo un mito.

Gli scienziati la pensano così da sempre. Solo pochissimi hanno una convinzione diversa. Anche per la scienza gli UFO sono solo un mito.

Perché ho cambiato idea? Praticamente ho compreso che in uno stato di consapevolezza alterato, dovuto all' assunzione di droghe, alla meditazione, alla depressione o a qualche trauma, o all' effetto collaterale di qualche farmaco, il nostro cervello può veramente farci vedere qualsiasi cosa.

Inoltre ho dovuto accettare un po' a malincuore quello che da sempre viene detto in televisione : anche quello degli UFO, così come del mistero in generale è un business come tanti altri.

giovedì 4 aprile 2013

Perché è bene sapere cosa è una cartella dattiloscritta?

Una cartella dattiloscritta è composta da una pagina di 60 colonne e 30 righe, pari quindi a 1800 caratteri. Perché è importante sapere di cosa si tratta?

Innanzitutto perché se partecipate ad i concorsi letterari, nei vari bandi che potete trovare su Internet viene sempre indicato il numero massimo di cartelle da cui deve essere composto un racconto oppure un romanzo.

Anche le case editrici stesse nei loro siti fanno alle volte riferimento alle cartelle dattiloscritte. Per ragioni diverse però.

martedì 2 aprile 2013

Paradosso di Fermi. Possibili soluzioni. Sono fra noi?

Secondo alcune tesi esseri alieni ci avrebbero già contattato e sarebbero addirittura tra noi. Ogni anno si accumulano centinaia di documenti fotografici su oggetti volanti non identificati (UFO).

Questi argomenti difficilmente possono essere considerati seriamente. I pochi casi non riconducibili ad una evidente origine terrestre sono comunque molto dubbi.

Ritrovamenti di antichi oggetti o rappresentazioni artistiche (vedi OOPART) secondo alcuni documenterebbero l'arrivo di civiltà evolute sulla Terra in epoche passate. Si è sostenuto che oggetti come la pila di Baghdad o presunte sagome di aeroplani ritrovati in antichi edifici sudamericani, possano essere frutto, secondo alcuni, dell'esperienza di contatto di queste antiche civiltà con esseri evoluti di provenienza extraterrestre. Anche queste ipotesi difficilmente trovano un riscontro scientifico.

(Fonte: Wikipedia, L’enciclopedia libera)

lunedì 1 aprile 2013

Paradosso di Fermi. Problemi di ricezione.

Non siamo in grado di ricevere le loro comunicazioni

Tutti i nostri attuali tentativi di inviare o ricevere comunicazioni con altri mondi si sono basati sull'utilizzo di onde elettromagnetiche. Così come prima dell'epoca di Guglielmo Marconi non avremmo neppure immaginato di usare questo mezzo, così potremmo non essere neppure in grado di immaginare le tecniche usate da civiltà più evolute di noi. Alcune tecnologie teorizzate potrebbero essere basate sui neutrini, le onde gravitazionali o l'entanglement quantistico. Attualmente non saremmo in grado di ricevere alcun messaggio trasmesso con questi sistemi. Si può comunque ipotizzare che una civiltà attraversi diverse fasi di evoluzione tecnologica, passando anche per le relativamente facili onde elettromagnetiche. È ragionevole ritenere che scienziati di questa civiltà siano in grado comunque di ricevere e decodificare segnali radio, anche se per loro ormai obsoleti.

Rimanendo nel campo delle onde radio dobbiamo tenere in considerazione il problema delle velocità della luce. Le microonde (unica banda in grado di uscire dall'atmosfera) da noi emesse da quando si è sviluppata la televisione, si stanno ancora allontanando da noi alla velocità della luce in tutte le direzioni. La sfera entro la quale queste informazioni sono ricevibili è detta sfera di Marconi, e il suo raggio in anni luce coincide con il periodo in anni dal quale le trasmissioni sono iniziate. Nel caso della Terra questo valore è di circa 50 anni luce. Ogni civiltà all'esterno di essa non è ancora in grado di individuarci. Inoltre si ha la tendenza ad ottimizzare le trasmissioni focalizzandole in fasci di bassa energia a microonde o laser, in modo simile a quello che sta avvenendo sulla Terra con i ponti radio ed i telefoni cellulari di ultima generazione.

Da molti anni è in corso un progetto che cerca sistematicamente di individuare possibili trasmissioni intelligenti provenienti dal cosmo: il progetto SETI@home. I segnali radio vengono ricevuti dal radiotelescopio di Arecibo in Porto Rico e analizzati da una rete di migliaia di personal computer di partecipanti volontari.

Fino ad ora (2006) nessun segnale è stato rilevato da questo progetto e da tutti i precedenti tentativi.

Recentemente è però stato fatto notare, relativamente alla possibile ricezione di segnali dal cosmo, che una modulazione particolarmente evoluta diventa sempre più difficile da riconoscere come portatrice di informazione e quasi indistinguibile dal rumore di fondo se non se ne conosce la chiave di codifica. In sostanza i segnali potrebbero essere arrivati ma non li abbiamo riconosciuti.

(Fonte: Wikipedia, l' enciclopedia libera)