Quando ci si dedica allo scrivere, è importante tenere il creatore separato dal revisore, cioè dal censore interno, così che il creatore goda di ampio spazio, per respirare, esplorare ed esprimersi.
Se il revisore comincia a scocciare sul serio, e ci si trova in difficoltà a distinguerlo dalla propria voce creativa, ogni volta che è necessario sedetevi e scrivete quello che vi sta dicendo; concedetegli di esprimersi pienamente.
Sono semplici consigli che possono ritornare utili.
( Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore )
mercoledì 24 luglio 2013
lunedì 15 luglio 2013
La scrittura come divertimento o come studio?
Nel suo libro sulla scrittura creativa On Writing, Stephen King, invita tutti gli aspiranti autori, a prendere la scrittura seriamente, non come un semplice divertimento.
Lo scrittore mette in evidenza l' errore che si compie quando la si prende un po' sottogamba. Propone un vero programma di lavoro per chi vorrebbe diventare scrittori, avvertendo che geni non si diventa, ma bravi scrittori invece si può. Studiando e anche tanto.
Naturalmente l' Italia non è un paese che da molte opportunità se paragonata con gli Stati Uniti. Nulla toglie però che se sognate di diventare scrittori, potreste impegnarvi davvero. Io l'ho fatto per tanti anni, poi ho un po' gettato la spugna e scrivo solo quando mi sento.
Praticamente io non studio più la scrittura, seguendo il sistema proposto da Stephen King.
Lo scrittore mette in evidenza l' errore che si compie quando la si prende un po' sottogamba. Propone un vero programma di lavoro per chi vorrebbe diventare scrittori, avvertendo che geni non si diventa, ma bravi scrittori invece si può. Studiando e anche tanto.
Naturalmente l' Italia non è un paese che da molte opportunità se paragonata con gli Stati Uniti. Nulla toglie però che se sognate di diventare scrittori, potreste impegnarvi davvero. Io l'ho fatto per tanti anni, poi ho un po' gettato la spugna e scrivo solo quando mi sento.
Praticamente io non studio più la scrittura, seguendo il sistema proposto da Stephen King.
lunedì 8 luglio 2013
Il nostro modo di rapportarci alla scrittura.
Tanti anni fa, quando ho cominciato a scrivere per diletto, il mondo letterario mi sembrava un qualcosa di magico.
Persino gli autori che avevano avuto una vita sfortunata, mi sembrava avessero vissuto in un certo qual modo in modo affascinante.
E così scrivevo, e in un certo qual modo scrivere mi aiutava a portare avanti un mio sogno personale, quello di pubblicare prima o poi un libro.
Oggi sono una persona più matura e vedo le cose in modo più realistico. Scrivere mi piace ancora, ma non avverto più quel pizzico di magia che rendeva ogni cosa più bella.
Persino gli autori che avevano avuto una vita sfortunata, mi sembrava avessero vissuto in un certo qual modo in modo affascinante.
E così scrivevo, e in un certo qual modo scrivere mi aiutava a portare avanti un mio sogno personale, quello di pubblicare prima o poi un libro.
Oggi sono una persona più matura e vedo le cose in modo più realistico. Scrivere mi piace ancora, ma non avverto più quel pizzico di magia che rendeva ogni cosa più bella.
lunedì 1 luglio 2013
Scrivere nei pub e nei ristoranti.
Hemingway ha scritto diversi dei suoi racconti seduto al bancone di un pub di Parigi. Il breve testo che segue potrebbe essere per voi una fonte di ispirazione. E' tratto dal libro Scrivere Zen, pubblicato dalla casa editrice Ubaldini Editore. L' autrice è Natalie Goldberg.
-Quando si decide di andare a scrivere al bar o al ristorante, bisogna instaurare un rapporto con chi ci serve. Andiamoci a stomaco vuoto, così che ci venga voglia di ordinare qualcosa. Qualche volta mi capita di non avere fame e di ordinare lo stesso da mangiare; poi metto i piatti da una parte e tiro fuori il quaderno.
Nell' ora che segue, magari mangiucchio un po' di cipolla fritta o di spinaci in insalata. Se ordinassi solo del caffé, non potrei sfruttare l' opportunità di prendere gratis quante tazze mi pare. -
-Quando si decide di andare a scrivere al bar o al ristorante, bisogna instaurare un rapporto con chi ci serve. Andiamoci a stomaco vuoto, così che ci venga voglia di ordinare qualcosa. Qualche volta mi capita di non avere fame e di ordinare lo stesso da mangiare; poi metto i piatti da una parte e tiro fuori il quaderno.
Nell' ora che segue, magari mangiucchio un po' di cipolla fritta o di spinaci in insalata. Se ordinassi solo del caffé, non potrei sfruttare l' opportunità di prendere gratis quante tazze mi pare. -
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