Ma torniamo a noi. Quando dobbiamo scrivere una storia che abbiamo in mente, raccontarla nel linguaggio che abbiamo scelto,
conviene costruire, pezzetto per pezzetto, su una invisibile lavagna, la realtà mitica che la ispira, che sta dietro,
e che nella nostra fantasia è pluridimensionale.
Il referente mitico è ciò che mette in contatto lo scrittore con chi legge, lo sceneggiatore con il pubblico in sala; è
l'elemento di comunicazione, fatto di ambienti e personaggi riconoscibili, di una lingua parlata da tutti: è materiale che
appartiene alla cultura di un' epoca, alla contemporaneità, e ha già una sua costellazione di segni.
Tutti questi dati impliciti (e necessari) formano l' extratesto, ciò che non c'è bisogno di spiegare o raccontare
in quanto parte del sapere comune.
(Fonte: Consigli a un giovan scrittore, Autore: Vincenzo Cerami, editore: Garzanti)
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