Ricordo che la scienza ufficiale è scettica su tutti gli argomenti che riguardano il paranormale ed il mistero.
Ricoperta d’oro e sormontata da due cherubini con le ali d’oro, l’arca dell’ alleanza conteneva secondo la tradizione le tavole dei comandamenti di Dio, il vaso d’oro con la Manna ed il bastone di Aronne. La forma e le dimensioni dell’ arca sono descritte nel libro dell'Esodo:
-Faranno dunque un'arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La rivestirai d'oro puro: dentro e fuori la rivestirai e le farai intorno un bordo d'oro. Fonderai per essa quattro anelli d'oro e li fisserai ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro. Farai stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. Introdurrai le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca con esse. Le stanghe dovranno rimanere negli anelli dell'arca: non verranno tolte di lì. Nell'arca collocherai la Testimonianza che io ti darò. Farai il coperchio, o propiziatorio, d'oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del coperchio. Fa' un cherubino ad una estremità e un cherubino all'altra estremità. Farete i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio alle sue due estremità. I cherubini avranno le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; saranno rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il coperchio. Porrai il coperchio sulla parte superiore dell'arca e collocherai nell'arca la Testimonianza che io ti darò.-
(Esodo 25,10-21)
La storia dell’ arca è piuttosto controversa: di certo si sa soltanto che fra il 900 ed il 500 a.C. sparì dal tempio di Gerusalemme costruito al tempo di Re Davide. Numerose leggende attribuiscono all’ arca strani poteri. In diversi passi della bibbia ed in altre fonti l’ Arca è descritta come un oggetto che ardeva di luce e fuoco, capace di provocare agli esseri umani profonde ferite, di abbattere montagne, deviare fiumi e devastare eserciti. Nella bibbia è scritto che quando i figli di Aronne entrarono nel tempio e bruciarono gli incensi che il signore gli aveva proibito di bruciare, dall’ Arca si sprigionarono delle fiamme che li divorarono immediatamente. In un altro episodio narrato sempre nella bibbia, i due Cherubini che sormontavano l’ Arca, improvvisamente cominciarono ad emanare fiamme bruciando tutto ciò che era loro vicino.
La tradizione vuole che l’ arca venisse trasportata coperta da un telo di pelle di delfino protetto a sua volta da un ulteriore telo di stoffa viola e quando il popolo ebraico si fermava, venisse posta in una tenda specifica definita “Tenda del Signore” senza essere esposta al pubblico, se non in rarissime occasioni. Attraverso di essa Mosè era in grado di parlare con Dio, che compariva seduto su un trono fra i due cherubini che ornavano il coperchio e che rappresentano l'angelo Metatron e l'angelo Sandalfon. Le vicende che riguardano l’ Arca sono riportate nella bibbia fino al giorno in cui Salomone la fece collocare nel Tempio di Gerusalemme da lui fatto costruire. La sua storia successiva è sconosciuta. Si ritiene generalmente che sia andata distrutta nel 586 a.C. Tuttavia, esiste un'antica tradizione etiope contenuta nel testo sacro etiope Kebra Nagast (il Libro Dei Re), secondo la quale l'Arca sarebbe invece stata donata da Salomone a Menelik, il figlio da lui avuto dalla regina di Saba, leggendaria fondatrice della nazione etiope.
Vi è ancora oggi un monastero copto in Etiopia nel quale i monaci sostengono di conservare l'Arca; tale affermazione non può però essere verificata in quanto, essi dicono, l'Arca è un oggetto così sacro che a nessuno può essere permesso di vederla. Secondo altri, l'Arca fu seppellita nel Tempio per preservarla dalla distruzione, e ritrovata nel Medioevo dai Templari, che avevano in quel luogo la loro sede, i quali la custodirono in segreto. Esiste ancora oggi una setta massonica scozzese, i cui membri si dichiarano eredi dei Templari, che afferma di esserne in possesso. Anche questi rifiutano però di mostrarla.
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giovedì 15 novembre 2012
venerdì 21 ottobre 2011
Il tempio di Salomone
Il tempio, considerato una delle sette meraviglie del mondo antico, fu costruito per volere di Re Salomone, che volle legare il suo nome a una costruzione simbolica che rappresentasse il cosmo.
Secondo la tradizione, Hiram, il leggendario architetto che lo edificò, era un iniziato ad altissimo livello, a conoscenza nella loro sterminata totalità, di tutte le leggi “dei Numeri, dei Pesi e delle Misure”, che applicò nella sua costruzione. Quando venne sottoposto a violente pressioni perché rivelasse i suoi segreti costruttivi, preferì farsi uccidere piuttosto di parlare.
Il tempio di Salomone è stato più volte distrutto e ricostruito nel corso della storia. Distrutto dai Babilonesi nel 586 a. C. venne riedificato nel 515 a. C.; nel primo secolo Re Erode lo ampliò con nuovi edifici, che vennero a loro volta distrutti dai Romani nel 70 d. C.
Tutto ciò che rimane oggi è il “muro del pianto”, ovvero il muro orientale del tempio edificato da Erode. Com’ era fatto il Tempio originale?
Secondo le fonti più attendibili era lungo sessanta cubiti, largo venti e alto trenta, ovvero misurava 33x11x16,5 metri, misure non particolarmente straordinarie, ma che rispondono, cabalisticamente, a “proporzioni perfette”.
Era impreziosito da numerose decorazioni e da una gran profusione d’oro, e preceduto da due monumentali colonne di bronzo, alte diciotto cubiti: quella di destra si chiamava Iachin e quella di sinistra Boaz, che significano “stabilità” e “fortezza”.
Nella parte più nascosta del Tempio si trovava il Santuario, ricoperto d’ oro purissimo, dove era riposta l’ Arca dell’ Alleanza; secondo quanto ci tramanda il profeta Ezechiele, l’ altare del tempio era disegnato come uno Ziqqurat di tre piani, con il gradino superiore ornato di quattro corna.
Secondo gli esoteristi, il Tempio di Salomone fu il più perfetto esempio di edificio esoterico, ispirato direttamente dal Tempio Tenda che, secondo le tradizioni arabe ed ebraiche, sarebbe stato inviato dal cielo ad Abramo. Al suo interno sarebbero stati custoditi incredibili segreti, recuperati dai Templari nel dodicesimo secolo e diffusi tra una ristrettissima cerchia di iniziati. Si dice che la pianta del tempio sia conservata gelosamente da alcuni studiosi di alta Qabbalah, e una sua versione stilizzata figura tra i simboli della Massoneria.
Il tempio ha infatti un’ importanza fondamentale sia per i Massoni, che per un altro gruppo esoterico-corporativo, i Compagnons. I Massoni (il termine significa “muratori”) ritengono Hiram il fondatore della loro associazione e ne venerano in modo particolare la memoria; nel loro rituale annoverano un rito particolarmente importante – quello della “morte iniziatica”, che porta ad una nuova vita – a ricordo del sacrificio di Hiram.
Il gruppo dei Compagnons sarebbe invece stato fondato da Maitre Jacques, capo dei tagliatori di pietre durante l’ edificazione del Tempio. Mastro Giacomo, deluso dalla decisione di Salomone di sostituirlo con un altro scalpellino, avrebbe raggiunto la Francia e lì avrebbe fondato la grande corporazione dei capimastri, utilizzati in seguito durante la costruzione delle cattedrali gotiche. I compagnons – come i Massoni – esistono ancora; nel 1945 hanno fondato la Fèdèration Compagnonnique des métiers du batiment.
(Fonte: Martin Myster presenta Il Dizionario dei Misteri, Le Dimore Misteriose, a cura di Alfredo Castelli e Mario Gerosa, Sergio Bonelli Editore)
Secondo la tradizione, Hiram, il leggendario architetto che lo edificò, era un iniziato ad altissimo livello, a conoscenza nella loro sterminata totalità, di tutte le leggi “dei Numeri, dei Pesi e delle Misure”, che applicò nella sua costruzione. Quando venne sottoposto a violente pressioni perché rivelasse i suoi segreti costruttivi, preferì farsi uccidere piuttosto di parlare.
Il tempio di Salomone è stato più volte distrutto e ricostruito nel corso della storia. Distrutto dai Babilonesi nel 586 a. C. venne riedificato nel 515 a. C.; nel primo secolo Re Erode lo ampliò con nuovi edifici, che vennero a loro volta distrutti dai Romani nel 70 d. C.
Tutto ciò che rimane oggi è il “muro del pianto”, ovvero il muro orientale del tempio edificato da Erode. Com’ era fatto il Tempio originale?
Secondo le fonti più attendibili era lungo sessanta cubiti, largo venti e alto trenta, ovvero misurava 33x11x16,5 metri, misure non particolarmente straordinarie, ma che rispondono, cabalisticamente, a “proporzioni perfette”.
Era impreziosito da numerose decorazioni e da una gran profusione d’oro, e preceduto da due monumentali colonne di bronzo, alte diciotto cubiti: quella di destra si chiamava Iachin e quella di sinistra Boaz, che significano “stabilità” e “fortezza”.
Nella parte più nascosta del Tempio si trovava il Santuario, ricoperto d’ oro purissimo, dove era riposta l’ Arca dell’ Alleanza; secondo quanto ci tramanda il profeta Ezechiele, l’ altare del tempio era disegnato come uno Ziqqurat di tre piani, con il gradino superiore ornato di quattro corna.
Secondo gli esoteristi, il Tempio di Salomone fu il più perfetto esempio di edificio esoterico, ispirato direttamente dal Tempio Tenda che, secondo le tradizioni arabe ed ebraiche, sarebbe stato inviato dal cielo ad Abramo. Al suo interno sarebbero stati custoditi incredibili segreti, recuperati dai Templari nel dodicesimo secolo e diffusi tra una ristrettissima cerchia di iniziati. Si dice che la pianta del tempio sia conservata gelosamente da alcuni studiosi di alta Qabbalah, e una sua versione stilizzata figura tra i simboli della Massoneria.
Il tempio ha infatti un’ importanza fondamentale sia per i Massoni, che per un altro gruppo esoterico-corporativo, i Compagnons. I Massoni (il termine significa “muratori”) ritengono Hiram il fondatore della loro associazione e ne venerano in modo particolare la memoria; nel loro rituale annoverano un rito particolarmente importante – quello della “morte iniziatica”, che porta ad una nuova vita – a ricordo del sacrificio di Hiram.
Il gruppo dei Compagnons sarebbe invece stato fondato da Maitre Jacques, capo dei tagliatori di pietre durante l’ edificazione del Tempio. Mastro Giacomo, deluso dalla decisione di Salomone di sostituirlo con un altro scalpellino, avrebbe raggiunto la Francia e lì avrebbe fondato la grande corporazione dei capimastri, utilizzati in seguito durante la costruzione delle cattedrali gotiche. I compagnons – come i Massoni – esistono ancora; nel 1945 hanno fondato la Fèdèration Compagnonnique des métiers du batiment.
(Fonte: Martin Myster presenta Il Dizionario dei Misteri, Le Dimore Misteriose, a cura di Alfredo Castelli e Mario Gerosa, Sergio Bonelli Editore)
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