Quando si parla di paranormale, non vi è accordo fra gli studiosi. Tuttavia, la scienza non riconosce la reale esistenza di questi fenomeni...
Uno dei più celebri casi d’ infestazione accadde nel 1715 nella canonica di Epworth, nel contado inglese di Lincoln. John Wesley, che all’ epoca dei fatti aveva solo tredici anni, e che più tardi divenne uno dei fondatori della Chiesa Metodista, ricorderà per sempre quei bizzarri avvenimenti. I genitori di John avevano diciotto figli, oltre lui.
Un giorno, mentre la famiglia era riunita in sala da pranzo, la domestica udì dei singhiozzi e dei gemiti provenienti dal corridoio, dove, tuttavia, risultò non esservi nessuno. Man mano, cominciarono a manifestarsi altri episodi simili: rumori di passi, colpi di porte, una culla dondolante, ecc.
I Wesley si abituarono alla presenza di quello strano inquilino e battezzarono il fantasma con il nome di “vecchio Jeffrey”.
Dopo circa due mesi dall’ inizio di questa storia, le strane manifestazioni cessarono senza che la famiglia avesse ulteriori notizie dello spettro.
Il fantasma della canonica attirò l’ attenzione di un famoso scienziato, Joseph Priestley, autorevole membro dell’ Accademia delle Scienze, che, nel 1784, pubblicò i suoi studi sul caso.
Nei suoi scritti, Priesley manifestò l’ opinione che una delle figlie adolescenti della coppia fosse la causa involontaria dei fenomeni.
(Fonte: I Libri dell’ ignoto, Fantasmi: Leggenda o Realtà, Edizioni Hobby & Work)
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