venerdì 1 marzo 2013

Che cos'è l' esobiologia?

Esobiologia

L'esobiologia (o xenobiologia, astrobiologia) è il termine per un campo speculativo della biologia che considera la possibilità della vita extraterrestre e la sua possibile natura. Necessariamente include anche il concetto di vita artificiale, poiché qualunque forma di vita che potrebbe evolvere naturalmente in modo concepibile, potrebbe essere creata altrove in laboratorio usando una tecnologia del futuro. Potrebbe essere difficile dire se veramente una forma di vita sia venuta dallo spazio, o se sia stata progettata molto vicino a casa. Il termine fu coniato negli anni cinquanta dello scorso secolo dal biologo statunitense Joshua Lederberg in preparazione allo sbarco dell'uomo sulla Luna. Eventuali batteri extraterrestri presenti sul nostro satellite avrebbero potuto contaminare la Terra al ritorno degli astronauti. L'ipotesi fu in seguito confutata.

Simboli universali inseriti nella sonda Voyager.

Sebbene questo sia attualmente un campo speculativo, l'assenza di vita nel resto dell'universo è un'ipotesi falsificabile (nonostante debba ancora essere provata falsa), rendendola un campo valido di esplorazione scientifica. Similmente, le simulazioni al computer di processi di vita fondamentali hanno reso possibile l'esplorazione di forme di vita alternative (come il DNA sinistroverso), per determinare le loro caratteristiche. Per queste ragioni la ricerca di vita extraterrestre è di grande interesse per gli esobiologi. Alcuni contendono che il numero di pianeti con vita intelligente extraterrestre possa essere valutato dall'equazione di Drake, se e quando i valori delle sue variabili potranno essere determinati. Comunque le incertezze nei termini dell'equazione rendono impossibile predire se la vita è rara o comune. Un altro soggetto associato all'esobiologia è il paradosso di Fermi, che suggerisce che se la vita intelligente è comune nell'universo ci dovrebbero essere ovvii segni di essa. Al momento (2007) non c'è alcuna evidenza a sostegno di forme di vita intelligenti extraterrestri. Comunque l'esame di meteoriti cadute in Antartide, che si presume provengano dal pianeta Marte, ha rivelato ciò che alcuni scienziati credono essere microfossili di vita extraterrestre, sebbene questa interpretazione sia dibattuta. In Italia il Centro studi di esobiologia (CSE), un'unità operativa della Società italiana di scienze naturali (SISN), ha come scopo lo studio e la divulgazione dell'esobiologia, intesa come la disciplina scientifica che si occupa della ricerca della vita nello spazio, dall'individuazione dei prerequisiti per la sua nascita, ai possibili ambienti per la sua evoluzione e il suo mantenimento, alla ricerca di eventuali segni di vita intelligente.

L'esobiologia nella narrativa fantascientifica

L'esobiologia o xenobiologia figura anche in molti scritti di fantascienza come la scienza fittizia della biologia di organismi alieni. Quest'uso del termine dimostra la generazione speculativa di modelli possibili di tale vita, per esempio basate sul silicio. Il filone della fantascienza che ha per protagonisti forme di vita e intelligenze extraterrestri è talvolta chiamato xenofiction. Alcuni universi narrativi della fantascienza presentano una dettagliata serie di specie aliene (in genere umanoidi):

La xenobiologia di Star Trek
La xenobiologia di Stargate SG1
La xenobiologia dello Spazio conosciuto (Larry Niven)
Dal punto di vista narrativo, si possono distinguere le specie extraterrestri in specie umanoidi, in specie zoomorfe non umanoidi (ad esempio, i marziani di H.G. Wells), in specie metamorfiche (esseri capaci di cambiare aspetto), o di tipo totalmente differente (corpi celesti, forme di vita non chimica, esseri di pura energia, entità transdimensionali, abitanti di universi paralleli con leggi fisiche differenti, entità memetiche, etc.)

Tra le forme di vita di dimensioni planetarie, si possono citare: la massa di protoplasma senziente che ricopre il pianeta Alix nel racconto Il pianeta solitario (The Lonely Planet) di Murray Leinster (1949) la nube di gas interstellare ne La nuvola nera (The Black Cloud) di Fred Hoyle (1957) l'oceano senziente nel romanzo Solaris di Stanislaw Lem (1961) Nel romanzo The Dark Side of the Sun [1] di Terry Pratchett (1976) compaiono tre forme di vita di questo tipo: un pianeta (forma di vita basata sul silicio; noto come "la Prima Banca Siriana", the First Syrian Bank), un oceano, una nebulosa; i tre cercano una stella senziente per completare il loro gruppo.

(Fonte: Wikipedia, L’enciclopedia libera)

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