martedì 16 dicembre 2014

La buona scrittura e l' apprendimento

La buona scrittura, dal canto suo, ammaestra l’ apprendista scrittore in stile, eleganza nella narrazione, meccanismi efficaci nello sviluppo della trama, creazione di personaggi credibili e sincerità narrativa. 

Un romanzo come Furore può far vibrare lo scrittore novello di disperazione e di sana tradizionale invidia. 

Sentirsi travolti da una grande storia magistralmente raccontata, esserne schiacciati, per la verità, rientra nella necessaria formazione di ogni scrittore.

(Fonte: Stephen King, On Writing, Autobiografia di un mestiere)

mercoledì 10 dicembre 2014

La lettura e il processo di scrittura

L’ aspetto veramente importante della lettura è che favorisce una disinvolta intimità con il processo della scrittura; si mette piede nel paese dello scrittore con tutti i documenti più o meno in ordine. 

 La lettura costante vi trascinerà in un luogo (una disposizione mentale, se vi va questa definizione) dove potrete scrivere di gusto senza imbarazzi. 

 Più leggete, meno correrete il rischio di rendervi ridicoli con la penna o il computer

 (Stephen King, On Writing, Autobiografia di un mestiere)

mercoledì 3 dicembre 2014

La lettura e il problema del guadagno

E' sbagliato dedicarsi volontariamente ad un genere o a un certo tipo di romanzo al solo scopo di guadagnarci. 

Tanto per cominciare è moralmente esecrabile: il fine della fiction è di trovare la verità dentro la ragnatela di bugie. della storia, non di macchiarsi di disonestà intellettuale andando a caccia di soldi. 

E poi miei cari amici, non funziona. 

(Stephn King, On Writing, autobiografia di un mestiere, Sperling & Kupfer)

lunedì 24 novembre 2014

Creare partendo da una domanda.

Il mio romanzo la zona morta scaturì da due domande: può un assassino politico essere nel giusto? E in questo caso, se ne può fare il protagonista di un romanzo? 

 Queste ipotesi di lavoro richiedevano secondo me un politico pericolosamente instabile, un individuo che potesse dare la scalata all’ Olimpo elettorale mostrando al mondo il volto gioviale dell’ ottimista; accattivandosi l’ elettorato e rifiutando di giocare secondo le vecchie regole. 

 (Stephen King, On Writing, Sperling & Kumpfer)

lunedì 17 novembre 2014

Il flashback in scrittura creativa

In narrativa il flashback si chiama retrospezione o analessi, ha un' articolazione complessa ed è figura narratologica di primaria importanza. 

Spesso interi capitoli se non interi romanzi, sono il racconto di episodi già vissuti dai protagonisti. La trama è la ricostruzione artificiale di una vicenda supposta realmente e linearmente accaduta. 

(Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore, Garzanti)

giovedì 13 novembre 2014

Raccontare in prima persona

E’ evidente che nel caso della prima persona il mondo rappresentato, essendo frutto di una soggettiva, non possa non proporre che una visione relativa, faziosa, stravolta della realtà, filtrata attraverso il personaggio che parla, tanto precisa quanto limitata dalla sua personalità. 

Viene subito in mente l’ ininterrotta soggettiva di La Coscienza di Zeno di Italo Svevo, dove il mondo esiste solo nello sguardo interiore disturbato e patologico del protagonista. 

(Fonte: Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore)

lunedì 3 novembre 2014

A proposito del drammaturgo.

Il drammaturgo deve essere capace di scrivere una battuta che risulti urlata senza che l' attore sia costretto a urlarla. 

Lo stesso vale per un dialogo sussurrato: gli spettatori dell' ultima fila non debbono perdere nemmeno un apostrofo. 

Certamente la tecnica di recitazione aiuta a ottenere questi risultati, ma il tono della voce è implicito nella battuta. 

 (Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore, Garzanti Editore)

lunedì 27 ottobre 2014

Il simbolismo nella scrittura.

Il simbolismo nella scrittura ha una funzione importante. E' qualcosa di più della cromatura su un radiatore. 

Può fungere da catalizzatore per voi e il vostro lettore, contribuendo a creare un' opera meglio articolata e piacevole.

 Credo che, quando rileggerete il vostro manoscritto vedrete se il simbolismo c'è o se esiste uno spazio adatto dove collocarlo.

( Stephen King, On Writing autobiografia di un mestiere, Sperling & Kupfer )

martedì 21 ottobre 2014

A proposito del luogo di scrittura. Alcune considerazioni.

Non c’è bisogno che il vostro luogo di scrittura sia sontuoso e non vi è necessario uno scrittoio con alzata a saracinesca in cui riporre i vostri strumenti di scrittura

Io ho scritto i miei primi due romanzi pubblicati, Carrie e le Notti di Salem, su una roulotte, battendoli sui tasti dell’ Olivetti portatile di mia moglie e tendendo in bilico sulle cosce uno scrittoio di bambini; si dice che John Cheever scrivesse nello scantinato del palazzo di Park Avenue in cui abitava, giù vicino alla caldaia. 

 Il luogo può essere umile e ha in realtà bisogno di un solo elemento: una porta che si abbia voglia di chiudere. 

 (Stephen King, On Writing Autobiografia di un mestiere, Sperling & Kupfer)

lunedì 13 ottobre 2014

Scrivere un solo libro

Dall’ altra parte – la parte di James Joyce – c’è Harper Lee, che scrisse un solo libro (il brillante buio oltre la siepe). 

Un numero imprecisato che annovera James Agee, Malcolm Lowry e Thomas Harris (finora) ne ha scritti meno di cinque. 

Va benissimo, tuttavia io mi chiedo sempre due cose su queste persone: quanto tempo hanno impiegato per scrivere i libri che hanno effettivamente scritto e che cosa hanno fatto nel resto del tempo? 

Tratto da: (autore: Stephen King, On Writing autobiografia di un mestiere, Editore: Sperling Kupfer)

martedì 7 ottobre 2014

Scrivere in ogni luogo?

Si può leggere dappertutto, o quasi, ma quando si tratta di scrivere, i tavoli delle biblioteche, le panchine nei parchi e gli alloggi temporanei dovrebbero essere un’ ultima risorsa

 Truman Capote diceva che lavorava al meglio nelle camere dei motel, ma è un’ eccezione; la maggior parte di noi lavora al meglio in un posto proprio. 

Finché non l’ avrete, troverete molto difficile prendere sul serio la vostra nuova decisione di mettervi a scrivere

(Fonte: Stephen King, On Writing Autobiografia di un mestiere, Sperling & Kupfer)

martedì 30 settembre 2014

La forza delle idee nella scrittura

Consideriamo il romanzo d' esordio di John Grisham, Il Socio. Un giovane avvocato scopre che il suo primo incarico sembra troppo bello per essere vero, e infatti è così: sta lavorando per la mafia. 

Ricco di suspense, coinvolgente e condotto a un ritmo sfrenato, Il socio ha venduto circa nove fantastilioni di copie. 

Ad affascinare il lettore sembra sia stato il dilemma morale in cui viene a trovarsi il giovane avvocato: lavorare per i cattivi è male, su questo non c'è dubbio, ma la paga è favolosa! Tanto per cominciare vai a spasso su un moto galattica ed è solo inizio! 

( Stephen King, On Writing )

giovedì 25 settembre 2014

Nota su Cechov.

Il viaggio a Sachalin aiutò Cechov a capire perché scrivesse, e a riflettere sugli scopi della scrittura. 

L' insegnamento che ne trasse, o che sentì confermato, è forse quello che annotò in un foglietto di appunti. - La vita è una marcia verso il carcere. La vera letteratura deve insegnare come fuggire, o promettere la libertà.-

Scrivere per Cechov era un atto di libertà, in un paese dove non c'è libertà di stampa e libertà di coscienza, dove la vita è così soffocata e misera, con poca speranza in tempi migliori. 

(Anton Cechov, Senza trama e senza finale)

lunedì 15 settembre 2014

Alcune frasi dello scrittore Anton Cechov.

La norma mi è ignota, com'è ignota a ciscuno di noi. Sappiamo tutti che cosa sia un' azione disonorevole, ma cosa sia l' onore, non lo sappiamo. 

Sappiamo tutti cosa sia un' azione disonorevole, ma cosa sia l' onore non lo sappiamo. M' atterrò allo schema che è più vicino al mio cuore e che è già sperimentato da uomini più forti e più intelligenti di me. 

Questo schema è l' assoluta libertà dell' individuo, la libertà dalla violenza, dai pregiudizi, dall' ignoranza dal diavolo, la libertà dalle passioni, e via dicendo.

(Fonte: Anton Cechov, Senza Trama e senza Finale)

martedì 9 settembre 2014

Dal testo al linguaggio radiofonico

Il linguaggio radiofonico sembra inventato per i non vedenti. A differenza di altri mezzi la radio non può giovarsi dell' uso delle immagini, deve saper evocare il luogo di riferimento (la storia che viene raccontata), solo attraverso i suoni. 

Gli strumenti necessari sono un microfono e un altoparlante. 

Questa differenza può essere utile a comprendere la differenza fra mezzi di comunicazione come la scrittura e la radio.

lunedì 4 agosto 2014

Qualche parola sulla polizia letteraria

In fatto di questioni letterarie non esiste una polizia che possa essere considerata competente. I furfanti s' intrufolano anche nella letteratura. 

La critica e la coscienza personale dell' autore sono molto importanti quando si parla di critica. Sono veramente importanti. 

Per quanto riguarda lo stile non forbire, sii sgraziato e audace. La brevità e la sorella del tanto. 

 (Anton Cechov, Senza tram e senza finale, minimum fax)

martedì 29 luglio 2014

Due parole su Cechov e Tolstoj

La libertà dalla violenza e dalla menzogna, questo indicava Cechov come programma di vita e criterio di buona scrittura. Ciò fa pensare a Tolstoj, che lui frequentò e di cui fu buon amico. 

Tolstoj nel periodo in cui si frequentarono era impegnato a scrivere saggi, appelli e lettere aperte sul tema della violenza, della guerra, del potere, e della menzogna. 

Fu a partire dagli anni Novanta che Cechov si distaccò, dalla concezioni politiche e filosofiche tolstoiane, in nome di un atteggiamento scientifico e materialista e in nome della libertà individuale.

lunedì 21 luglio 2014

Tante per ragioni scrivere

Ambizione? Voglia di essere ammirati? Desidero di fare soldi? Sicuramente le ragioni per scrivere sono tantissime. 

 Scrivere per i critici non da soddisfazione secondo Cechov, così come non mette conto fare annusare i fiori ad uno che ha ancora il raffreddore. 

 Scrivere per il pubblico? Cechov scriveva che il pubblico alle volte è incolto, maleducato, e i suoi elementi non sono né onesti, né sinceri, nei nostri riguardi. 

 (Fonte: Anton Cechov, Senza trama e senza finale)

lunedì 14 luglio 2014

Scrittura creativa. Polizia letteraria

Non esiste una polizia che si può considerare competente in fatto di questioni  letterarie. Non la troverete mai. 

Non si può fare a meno del freno e del bastone, dato che i furfanti si intrufolano anche nella letteratura

Per quanto ci si sforzi, sarà impossibile trovare una polizia più efficace della critica e della coscienza personale dell' autore. 

(Fonte: Senza Trama e senza Finale)

lunedì 7 luglio 2014

Ancora sul pubblico, nella scrittura.

La critica è molto importante per gli scrittori di professione, tuttavia bisogna lavorare per il pubblico non per la critica. 

Non sempre gli scrittori di professione vengono apprezzati per quello che meritano. Certe volte il pubblico li considera male. 

La critica tace, il pubblico mente, ma uno scrittore competente sa se si occupa di baggianate o meno.

lunedì 23 giugno 2014

Scrittura creativa. Personaggi e massa.

Voi dovete cedere di più, studiare di più, ampliare le vostre conoscenze. La ricerca è molto importante quando si scrive. 

La vostra immaginazione ha bisogno di essere stimolata, come una grossa stufa che ha bisogno continuamente di legna. 

Oltre ai personaggi cercate di fare percepire ai lettori anche la massa umana dalla quale sono usciti, l' atmosfera, lo sfondo: in una parola tutto. 

(Anton Cechov, Senza trama e senza finale, editore: mininum fax)

giovedì 19 giugno 2014

L' importanza della semplicità nella scrittura.

Come devono essere le descrizioni della natura? Devono essere artistiche. Se vi va, potete provare ad essere un vero paesaggista. 

Non create descrizioni monotone, o dolciastre, oppure oscure; nelle descrizioni della natura il colore e l' espressione si raggiungono solo con la semplicità

La semplicità vi porta porta molto in alto dal punto di vista artistico. Utilizzare frasi semplici, è una via intelligente e percorribile per un letterato.

lunedì 16 giugno 2014

Personaggi nelle storie e la massa.

Quando si scrive è importante ampliare le proprie conoscenze. Cercare di stimolare la propria immaginazione

I personaggi sono molto importanti. Nei racconti si presentano di solito due o tre personaggi, personaggi che stanno per conto loro al di fuori della massa. Spiccano. 

 Questi personaggi vivono nella vostra immaginazione, mentre scrivete la storia. Insieme alla trama le sono indispensabili.

mercoledì 11 giugno 2014

Perché non si guadagna tanto con Internet?

Il problema del guadagno con Internet è molto sentito, perché quando si avvia un' attività on line deve funzionare veramente. 

Se si investe tanto tempo in un lavoro, mi riferisco alla creazione dei contenuti, è normale sperare in dei risultati validi. 

Quello del guadagno on line, però è un argomento che va studiato bene, i metodi di guadagno vanno studiati veramente bene.

lunedì 9 giugno 2014

Prendere spunto da una vita provinciale.

Certe volte conduciamo una vita, provinciale, camminiamo nelle vie non lastricate delle nostre città, oppure in paesi non molto ricchi. 

Guardate, guardetevi intorno, osservate come vivete, anche quando vivete male ed in maniera noiosa. Cercate di comprendere

Se comprendete, allora nel momento in cui vi metterete a scrivere, inventerete sicuramente una vita diversa e migliore. 

(Anton Cechov, Senza trama e senza finale)

martedì 3 giugno 2014

Mai affrettarsi nello scrivere.

Le descrizioni della natura devono essere brevi e studiate nel migliore dei modi. I luoghi comuni, devono essere lasciati da parte. 

Nelle descrizioni della natura bisogna attaccarsi ai piccoli particolari e raggrupparli in modo che il lettore chiudendo gli occhi chiuda il quadro davanti a sé. 

La natura appare animata se non sdegni d'usare confronti fra le sue manifestazioni e le azioni umane

(Anton Cechov, Senza trama e senza finale)

lunedì 26 maggio 2014

La letteratura, l' arte, lo stile

La letteratura d' arte è così chiamata appunto perché dipinge la vita quale è in realtà. Il suo scopo è la verità incondizionata e onesta. 

Lo scrittore non è ne un pasticciere, né un profumiere, né giullare; è un uomo impegnato, vincolato dal sentimento del suo dovere e della sua coscienza. 

Deve andare sino in fondo, e per quanto gli ripugni, deve vincere il suo disgusto e insozzare la sua immaginazione nel fango della vita. 

(Anton Cechov, Senza trama e senza finale, minimum fax)

lunedì 19 maggio 2014

I tempi che servono per scrivere un racconto.

Il tempo necessario per scrivere un racconto non è molto lungo, cinque o sei giorni. Dovete anche pensarci tutto il tempo altrimenti non vi forgerete mai uno stile. 

Le frasi prima di essere messe su carta devono restarvi in testa un certo numero di giorni per rimpollarsi. 

I manoscritti di tutti i veri maestri sono scarabocchiati per lungo e per largo, consunti e coperti di pezze a loro volta piene di cancellature e di sgorbi. 

(Anton Cechov, Senza trama e senza finale, minimum fax)

lunedì 12 maggio 2014

Cenni sul pubblico di uno scrittore

Anche se siete ancora aspiranti scrittori dovete sapere che è meglio lavorare non per la critica, ma per il pubblico

Come si fa a comprendere se si lavora veramente per il pubblico? Innanzitutto bisognerebbe prima averlo, per il resto è difficile dirlo. 

Certe volte commettiamo l' errore di scrivere solo per noi stessi, senza comprendere che un libro anche se di un dilettante dovrebbe essere studiato per un pubblico di qualunque tipo esso sia. 

(Fonte: Anton Cechov, Senza Trama e senza finale)

lunedì 5 maggio 2014

Due parole sulla scrittura spontanea.

Si racconta che in Giappone esistevano dei grandi poeti zen che scrivevano dei bellissimi haiku. Li mettevano in una bottiglia e li abbandonavano poi alla corrente di un fiume. 

Il processo è un po' questo: si scrive, non si rilegge, e si abbandona al mondo ciò che si è scritto. E' importante essere ispirati. 

Alle volte si può anche centrare il bersaglio, però è importante essere anche disposti a rinunciare a quello che si è scritto. 

 (Fonte: Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore)

martedì 29 aprile 2014

Quando lo scrittore trova il proprio studio.

Trovate un posto dove scrivere. Se vi serve una stanza, trovate una stanza e basta. Non cercate qualcos'altro. 

 Comprate una buona scrivania, delle sedie, gli scaffali, ed altri mobili indispensabili per organizzare il vostro studio e cominciate a scrivere. 

Ricordate che certe volte si cerca di organizzare l' ambiente perfetto e poi non si riesce a scrivere. Anzi si finisce anche per scegliere un posto banale dove ci si sente inspirati.

 (Fonte: Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore)

martedì 15 aprile 2014

Quando si parla di revisione

Durante il processo di scrittura è importante tenere il creatore separato dal revisore, in modo che il creatore possa respirare, esplorare ed esprimersi. 

Se il revisore vi da fastidio, sedetevi e scrivete quello che vi dice, lasciate che si esprima un po'. E' un modo per comprendervi meglio. 

A poco a poco dovete imparare ad ignorare il revisore. Continuando a scrivere, facendo finta che non esista dentro di voi. 

 (Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore)

lunedì 7 aprile 2014

Scrittura creativa. Non farsi influenzare.

Provate a scrivere una storia raccontata da altri. Probabilmente la troverete noiosa. Potrebbe piacere a voi e non ai vostri lettori. 

Questo è dovuto al fatto che quella storia non è vostra. Vi siete limitati a parlarne, è un racconto di seconda mano. 

Ciò non significa che non si può scrivere di qualcosa che non rientra nella nostra esperienza. E' necessario però pervaderla di un soffio di vita. 

(Fonte: Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore)

lunedì 17 marzo 2014

Scrittura creativa. Tornare a casa.

Se vogliamo che i nostri scritti siano validi, è indispensabile ritornare a casa. Soltanto così possiamo fare le cose come si deve. 

Con ciò non si intende tornare a vivere con i propri genitori; bisogna solo prendere atto delle nostre vere origini. 

E' facile perdere il proprio centro e ritrovarsi sbilanciati, poiché si va alla ricerca di qualcosa che crediamo di non possedere. 

 (Fonte: Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore)

lunedì 10 marzo 2014

Scrittura creativa. Il samurai nei nostri scritti.

Esiste un samurai, in noi e nei nostri scritti? Intendo da un punto di vista di una dimensione creativa? 

Bisogna cercare di fare un buon lavoro, quando si scrive. La poesia è apportatrice di vita, vitalità. I versi devono essere apportatori di vita, di vitalità

Un paragrafo dovrebbe possedere una certa, energia e pure vitalità. Per far questo dovete impegnarvi a scrivere nel modo migliore.

lunedì 3 marzo 2014

Scrittura creativa. Sviluppare l' attenzione.

Quando ci si dedica alla scrittura creativa, bisogna imparare a prestare attenzione ai particolari. La posizione dei gomiti di una persona, l' acqua che esce dai rubinetti ecc... 

Quando viviamo per troppo tempo in un luogo i nostri sensi tendono ad intorpidirsi. E non notiamo più ciò che abbiamo intorno.

 Provate a guardare anche la vostra città con gli occhi di un turista. Questo può aiutarvi nel processo della scrittura.

lunedì 24 febbraio 2014

Scrivere in coppia romanzi o saghe.

C'è anche la possibilità di scrivere in più persone. Due di solito. Può sembrare strano, ma esiste effettivamente anche questa possibilità. 

 Non di rado in passato ci sono stati scrittori famosi, che hanno scelto di scrivere in coppia. Uno o più romanzi

Dove scrivere in questi casi? Si può scrivere in tanti posti diversi. Fare anche delle sedute nel fine settimana, per scrivere a quattro mani. 

( autore: Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore )

lunedì 17 febbraio 2014

Il significato dello spazio nella scrittura.

Se il nostro intento è scrivere in una certa forma – romanzi, racconti, poesie – possiamo provare a leggere molti libri, che sono stati scritti in quella forma

Quando leggiamo molti libri scritti in una certa forma, quella forma si imprime dentro di noi, così che quando ci metteremo seduti a scrivere, scriveremo secondo quella struttura. 

Se avete scritto sempre poesie, e volete imparare a scrivere romanzi, dovete imparare a scrivere usando periodi completi. 

(Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore)

martedì 11 febbraio 2014

A proposito dello zen e della scrittura.

Un samurai in noi e nei nostri scritti? Diciamo che ciò fa sempre riferimento ad una dimensione di creatività.

In tutti noi esiste uno spazio creativo caratterizzato dall' apertura e dalla mancanza di censure. Tutto ciò che si scrive va bene.

E' giusto vivere sul piano della creatività. Non fare confusione fra il creatore ed il revisore, che vorrebbe trascinarci nella mischia.


(Fonte: Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore - Roma)

lunedì 3 febbraio 2014

A proposito dell' occorrente per la scrittura.

Per scrivere non è necessario poi molto. Sono sufficienti un pacco di carta bianca, qualche penna, un tavolo, ed una sedia.

Si può provare a scrivere con una certa spontaneità. Riempire un foglio di misura normale, senza cancellare e senza fermarsi a rileggere.

In Giappone si racconta di certi grandi poeti zen che scrivevano bellissimi haiku, e poi li mettevano in una bottiglia per abbandonarli alla corrente di un fiume.

(Fonte: Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore)

lunedì 27 gennaio 2014

Concentrarsi. Migliorare nella scrittura.

E' importante partire da un punto preciso. Per esempio l' esperienza di tagliare una mela, descrivendone i particolari

Raccontate quindi tutti i particolari. Penetratela profondamente, ma nello stesso tempo non siate miopi

L' universo si muove insieme a noi, anche quando si scrive. Tutto si compenetra, tutto è reciprocamente legato. 

(Fonte: autore: Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore)

lunedì 20 gennaio 2014

Domande e affermazioni sulla scrittura.

Il mondo non è sempre in bianco e nero. Uno scrittore principiante deve riuscire ad esprimersi chiaramente. 

Certe volte può essere utile eliminare tutte le parole e le espressioni vaghe, indefinite. In questo modo si possono migliorare i testi

 E' indispensabile un po' di pratica. Ma i risultati sono sempre gratificanti. Quando si fa pratica di scrittura non è necessario rimproverarsi o criticarsi. 

(Fonte: Scrivere Zen, Natalie Goldberg, Ubaldini Editore - Roma)

lunedì 13 gennaio 2014

Restare in contatto con i propri sensi quando si scrive.

Chi scrive deve imparare a restare in contatto con i propri sensi, e con quello che scrive. Questo è molto importante. 

 E' inoltre importante rimanere in sintonia con i propri pensieri. Questo non sempre è possibile, ma è bene però averne consapevolezza

 Le parole che utilizziamo quando scriviamo, possiamo anche vederle come uno specchio per riflettere le immagini

 (Autore: Natalie Goldberg, Scrivere Zen, Ubaldini Editore)

martedì 7 gennaio 2014

Scrivere. Il ruolo della fantasia.

Quando si scrive è importante la fantasia. Può essere utile arrestare la parte logica del cervello, quella che dice che uno più uno fa due. 

 Valutare la possibilità che uno più uno possa fare 42. Perché vedere le cose in questo modo particolare? 

 Il senso è quello di dimenticare se stessi, immergersi in ciò che si fa, fino a scomparire. La strada, il bicchier d' acqua, il campo di grano. 

 (Fonte: Scrivere Zen, autrice Natalie Goldberg, Ubaldini Editore)