giovedì 5 aprile 2012

Incontro con un coboldo

Quando si parla di gnomi e folletti, si fa riferimento a fiabe e leggende. Tuttavia c'è anche chi crede che esistano sul serio; il brano che segue è tratto da un libro in cui viene sostenuta questa ipotesi. Naturalmente la scienza non accetta simili convinzioni.

Da bambino il signor S. Henshaw era solito giocare con la sorella nel giardino di casa sua a Ikelstone nel Derbyshire. Un giorno stanco di giocare, propose di far rotolare di lato un ciocco di legno che si trovava accanto a uno steccato.
Quando lo spostarono, videro comparire una strana figura, alta circa una quindicina di centimetri, che stava a gambe divaricate su un buco nel terreno del diametro di sette otto centimetri. L’ omino era nudo e portava un pezzo di cipolla sul capo a mo di berretto. La barba ed i capelli erano di colore biondo paglierino.
Il signor Henshaw ricorda di aver detto alla sorella di andare a prendere un paio di forbici in casa per tagliare l’omino in due. Dopo un po’, spazientito dal suo ritardo cominciò a fissare la porta di casa distogliendo l’attenzione dal piccoletto. Quando si voltò nuovamente versò il posto in cui si era trovato il coboldo, non lo vide più. A distanza di molti anni, il signor Henshaw e la sorella ricordano chiaramente quell’ episodio.
(Fonte: Marjorie Johnson, il Popolo del Bosco, Edizioni Armenia)

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