martedì 27 marzo 2012

Abitudini di scrittura. Piccole scelte che possono aiutare.

In un altro post ho già parlato di certe abitudini, che possono aiutare quando si scrive. Ultimamente ad esempio ho preso quella di scrivere i miei racconti su un quadernone.


E' una scelta che mi sta permettendo di scrivere più spesso, forse perché quando scrivo davanti al computer mi capita alle volte di rimanere bloccato.


In certi momenti grazie a questa abitudine ho anche sperimentato uno stato di flusso, cioè uno stato di concentrazione in cui scrivere diventa più semplice.

giovedì 22 marzo 2012

Il Giubbino del Salvano (leggenda della Val Badia)

I Salvani sono spiriti dei boschi molti timidi, che quando intervengono in aiuto degli esseri umani, non vogliono svelare la loro presenza.

Un ‘ antica leggenda racconta di un gruppo di pastori che amavano portare a pascolare le loro pecore sui prati sottostanti il Sasso della Croce. Dopo un po’ di tempo tuttavia, nonostante l’erba fosse fresca, le pecore iniziarono a brucare senza mostrare molto appetito. I pastori rimasero alquanto perplessi di fronte a un comportamento così insolito.

Eppure, a guardarli bene, gli animali sembravano in ottima salute. Per far luce sul mistero i pastori decisero di trascorrere la notte nascosti nella stalla per cercare di comprendere meglio quello strano comportamento.

Era già notte fonda, quando nella stalla arrivò un piccolo gnomo che radunò le pecore e le condusse fuori a pascolare, per poi riportarle all’ alba.

I pastori colpiti dall’ altruismo del Salvano, decisero di scendere a valle, dove fecero confezionare un bel giubbino rosso, che al sopraggiungere della sera misero in bella vista davanti alla porta della stalla.

Il mattino seguente il giubbino era sparito, ma il Salvano smise di frequentare quel luogo.

(Fonte: Marco Massignan, Il piccolo popolo, Tascabili XENIA)

lunedì 19 marzo 2012

Sullo scrivere. L' importanza dell' atmosfera.

Nel suo libro On Writing, Stephen King scrive che perché si possa scrivere, in modo da dare vita ad una produzione regolare, è indispensabile un' atmosfera serena.


Persino lo scrittore più prolifico ha difficoltà a lavorare in un ambiente in cui la provvisorietà è la regola e non l' eccezione.


Quindi è importante scegliere un buon ambiente, possibilmente non rumoroso. E' importante anche che sia un ambiente che ci permetta di entrare in uno stato di concentrazione tale da favorire la scrittura.


Può succedere che una stanza, apparentemente ottima per la scrittura, non sia idonea semplicemente perché lavorando al suo interno non riusciamo a trovare l' ispirazione.

venerdì 16 marzo 2012

Il Mazapegul (Cesena-Forli, leggenda)

In una cronaca del 1400, lo studioso Giovanni Fantaguzzi racconta di un folletto innamorato di una giovane massaia e dei dispetti che era solito procurare al suo catino. Il Mazapegul si innamora delle giovani di casa, le insegue, scompiglia loro i capelli, si insinua sotto le sottane, salta sui letti impedendo alle fanciulle di respirare; è geloso e vendicativo; lascia orme di gatto, vive in camera da letto e nelle stalle, dove disturba gli animali. Indossa un berrettino rosso che appoggia sull’ orlo del pozzo di casa quando è in procinto di entrare; è invisibile, ma talvolta può mostrarsi. Spesso si associa la sua presenza al vortice del vento “e fulet”. Numerosi sono gli accorgimenti prodotti dagli abitanti delle campagne per tenerlo lontano dalle abitazioni: dal forcone posto sotto il letto o nelle stalle, all’ inevitabile ricorso al sacerdote-esorcista capace di riportare la perduta tranquillità all’ interno del focolare domestico.
(Fonte: Marco Massignan, Il Piccolo Popolo, Tascabili Xenia)

lunedì 12 marzo 2012

Il lettore ideale. La sua importanza per l' aspirante autore.

Di solito quando si è alle prime armi nella scrittura, si ha un lettore affezionato. Questo lettore, che spesso è un familiare può diventare un lettore ideale. Stephen King ne parla nel suo romanzo On Writing.


Diventa per noi un punto di riferimento, e questo è molto importante. Di solito il vostro lettore affezionato legge la prima bozza del vostro romanzo. Il punto è proprio questo. Può aiutarvi a capire cosa aggiungere e sottrarre nella seconda bozza.


Si tratta quindi di una persona che dovete ascoltare con attenzione. Le sue critiche per voi sono molto costruttive.

venerdì 9 marzo 2012

La forza primordiale sui gradini della chiesa di Fiesole

Questa storia è tratta dal libro “Storie Vere di spettri” pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore.

All’ epoca in cui si svolse questa bizzarra vicenda l’autrice del libro Maude M. C. ffoulkes era ospite di una principessa che viveva a Fiesole.

Una sera consigliata dall’ amica, Maude M.C.ffoulkes fece una passeggiata con il marito della nobil donna, il musicista Enrico Toselli.

Lungo le strade non incontrarono nessuno; sembrava quasi che Fiesole fosse disabitata. Così decisero di passeggiare verso la cima di una collina, dalla quale era possibile guardare in direzione della valle verso Firenze.

Quando giunsero alla chiesa di Santa Maria di Primerana, l’autrice notò qualcosa di grande e scuro che giaceva a metà della scalinata.

Ne parlò subito con Enrico Toselli che inizialmente avanzò l’ ipotesi che si trattasse di un cane pastore delle colline.

Tuttavia, l’ istante successivo la cosa si stirò e si mosse come una macchia d’ inchiostro sui gradini illuminati dalla luna. Era nera, molto più grande di un vitello e con una testa enorme; gli occhi brillavano come due smeraldi, le mascelle grondavano di bava; si capiva benissimo che non apparteneva a questo mondo.

Maude M. C. ffoulkes ed Enrico Toselli guardarono la cosa scendere lentamente i gradini, fino a quando arrivò in fondo e il suo passo si trasformò in un galoppo rigido, infine piegò su per la collina; la sua lunga coda a frusta sferzava l’ aria da una parte all’ altra.

Turbati da quella visione, l’ autrice ed il suo accompagnatore tornarono indietro.

L’ indomani mattina Maude M. C. ffoulkes fece alcune ricerche e scoprì che Sagome o Cose animali venivano spesso visti da persone che tornavano a tarda notte da qualche paese lontano, o da pastori che spostavano le pecore da un pascolo all’ altro nella stagione estiva. Il suo informatore le disse che quelle creature venivano sicuramente dal purgatorio.

(Fonte: Storie vere di spettri – Marchesa Townshend – Maude Ffoulkes – Arnoldo Mondatori Editore)

mercoledì 7 marzo 2012

Di ritornò dall’ aldilà

Quando si parla di fantasmi le opinioni sono molto discordanti. La scienza ufficiale non riconosce la realtà di questi fenomeni.

Un resoconto molto suggestivo è quello riferito da Celia Green che lo raccolse nel corso di un’ indagine su questi fenomeni.
-Mia madre morì circa dodici anni fa. Mio figlio aveva undici anni. Un mese dopo la sua morte salii al piano di sopra a prendere qualcosa. La luce del pianerottolo era accesa e la porta della camera da letto di mio figlio era aperta, e lui dormiva. Passando accanto alla porta vidi mia madre in piedi accanto al letto. Aveva un aspetto talmente normale che per un attimo dimenticai che era morta e stavo per prenderla in giro. Suppongo che velocemente il mio divertimento si fosse trasformato in stupore, perché lei si pose un dito sulle labbra e scosse dolcemente la testa come per dire: non fare rumore. Si sveglierebbe ed avrebbe paura. Mentre stavo a guardarla, sorrise felice e scomparve. Mi era sembrata del tutto solida, ma cominciò a scomparire dal basso verso l’alto. Finora non sono ancora riuscita a ricordarmi cosa indossasse ma mi sembrò comunque del tutto normale. Non parlai di ciò con mio marito per diverse settimane per paura che la giudicasse una mia fantasia. Quando lo feci mi disse: Oh, si l’ho vista varie volte, ma, come te, ho pensato che fosse meglio stare zitto.-
(Fonte: Parapsicologia realtà contestata – Autori: Massimo Inardi, Giovanni Iannuzzo – Editore: SUGARCo)

martedì 6 marzo 2012

Il cavaliere morto sul pony fantasma

La scienza ufficiale non riconosce l' esistenza dei fantasmi...

Una sera, mentre tornava da una battuta di caccia, il generale C. Barter, che in quel periodo abitava nella regione collinosa dell’ India, intravide un uomo accompagnato da diversi servitori, che stava scendendo lungo un sentiero che declinava gradualmente fino a raggiungere la strada in cui lui si trovava.


Alla vista di quegli sconosciuti i cani del generale gli si accucciarono accanto, chiaramente spaventati.


L’uomo montava un robusto pony di montagna e aveva un’ aria stanca. A preoccupare il generale Barter era soprattutto il fatto che quella strada conduceva soltanto a casa sua; poiché non aspettava ospiti, lanciò un saluto al gruppo che avanzava e gli chiese di che cosa avessero bisogno e che cosa li avesse portati in quei luoghi.


Ma quando il cavaliere si fermò, il generale lo riconobbe come una vecchia conoscenza. Si trattava di un tenente di cui non aveva avuto più notizie da diversi anni.


Il tenente era molto cambiato da come lui lo ricordava. Il suo volto era di un pallore spettrale, aveva una barba scura a frangia e il suo corpo era gonfio per il troppo bere.


Il generale perplesso si inerpicò sul pendio per cercare di fare luce su quella faccenda. La troppa fretta però lo fece cadere in avanti sul terreno morbido; quando si rialzò, misteriosamente, il militare e gli uomini che lo accompagnavano erano scomparsi nel nulla.


Pochi giorni dopo parlò del suo incontro a un amico che conosceva molto bene il tenente. Scoprì così che l’uomo che aveva incontrato lungo il sentiero era morto già da due anni.


Il generale Barter aveva visto uno spettro.


(Fonte: Storie vere di spettri – Marchesa Townshend – Maude Ffoulkes – Arnoldo Mondatori Editore)

lunedì 5 marzo 2012

Lo stile di uno scrittore. Perché matura con l' esperienza.

All' inizio quando ancora non si ha molta esperienza nella scrittura si tende ad imitare lo stile di uno o più scrittori famosi.


E' abbastanza normale, di solito si imita lo stile dello scrittore per cui si prova più ammirazione.


Ciò che non si può però imitare e l' approccio di un grande scrittore al genere letterario di cui si occupa.


Qualsiasi tentativo di imitazione e quindi per certi versi ridicolo.


Col tempo si matura uno stile più personale, un proprio modo di raccontare e di scrivere libri.

venerdì 2 marzo 2012

I Fantasmi

I fantasmi sono oggetto di studio della parapsicologia. La scienza ufficiale non ritiene che esistano.

La credenza nei fantasmi e negli spettri, che da regioni appartenenti ad altri piani dell’ esistenza interferiscono con il nostro mondo, è una vecchia idea comune a tutti i popoli antichi.

In una società come la nostra, dominata dall’ ideologia materialista, buona parte della popolazione considera la morte come la fine dell’ esistenza, negando qualsiasi tipo di vita ultraterrena.

Ma i nostri antenati erano di tutt’ altra opinione. Per loro la morte era soltanto un punto di partenza verso l’eternità. Nei “Libri della Morte” degli Egizi e dei Tibetani si trovano numerose raccomandazioni sul comportamento che dovevano tenere le anime nel corso del loro viaggio verso l’ aldilà.

Nella storia antica i defunti si manifestavano agli uomini annunciando terribili avvenimenti, oppure ritornavano nei luoghi dove avevano trascorso le loro vite per smascherare chi aveva compiuto un crimine o per aiutare familiari e conoscenti.

Si pensava che i morti, liberi ormai dalle passioni che li avevano accompagnati per tutta l’esistenza, possedessero il dono della chiaroveggenza. Per questa ragione si cercava di ricorrere ai loro consigli in momenti di fondamentale importanza come ad esempio la notte che precedeva una battaglia decisiva.

Un’ ampia documentazione sulle apparizioni dei fantasmi ci è stata lasciata dagli scrittori romani.

(Fonte: I Libri dell’ ignoto, Fantasmi: Leggenda o Realtà, Edizioni Hobby & Work)

giovedì 1 marzo 2012

Leggende sugli spettri

Quando si parla di spettri e paranormale le opinioni sono controverse. La quasi totalità della comunità scientifica non riconosce la veridicità di questi fenomeni...

Molte sono le leggende che parlano di spettri condannati per l’eternità a causa di qualche maledizione.

Una di queste narra di una coppia che viveva in un casolare con una figlia tanto bella quanto disobbediente. Un giorno la ragazza non rispettò un ordine della madre e la fece adirare. -Ti portassero via i demoni!- le disse la madre. In quello stesso istante la ragazza sparì. Da allora, qualunque persona che si addentri nei boschi del paese, può imbattersi nel fantasma di una giovane, che trascorre la sua immortale esistenza lisciandosi i capelli con un pettine d’ oro.

Un’ altra interessante leggenda è quella che si racconta a sud di Hesse. Sembra che intorno alle rovine del castello di Oldenwald, durante la notte si possano udire in determinate occasioni i suoni che produce l’ orda selvaggia. La cosa più curiosa è che, secondo alcuni testimoni che confermano la leggenda, questo rumore di carrozze o di zoccoli di cavalli, ecc., precede sempre l’inizio di una guerra o annuncia l’ approssimarsi di una catastrofe.

Indubbiamente, le notti di luna piena sono momenti particolarmente propizi perché i fantasmi facciano le loro terrificanti apparizioni. E’ il caso della Corsa Infernale, che assume differenti forme, a seconda della versione, e che coincide sempre con queste magiche notti.

Branchi di cani inferociti, guidati da cacciatori satanici, attraversano il cielo nelle notti di plenilunio. Secondo altre versioni, una truppa diabolica si aggira nelle tenebre notturne, guidata da un guardacaccia decapitato. In entrambi i casi si tratta di uno sgradevole incontro, che i più prudenti cercano sempre di evitare.
(Fonte: I Libri dell’ ignoto, Fantasmi: Leggenda o Realtà, Edizioni Hobby & Work)