martedì 6 marzo 2012

Il cavaliere morto sul pony fantasma

La scienza ufficiale non riconosce l' esistenza dei fantasmi...

Una sera, mentre tornava da una battuta di caccia, il generale C. Barter, che in quel periodo abitava nella regione collinosa dell’ India, intravide un uomo accompagnato da diversi servitori, che stava scendendo lungo un sentiero che declinava gradualmente fino a raggiungere la strada in cui lui si trovava.


Alla vista di quegli sconosciuti i cani del generale gli si accucciarono accanto, chiaramente spaventati.


L’uomo montava un robusto pony di montagna e aveva un’ aria stanca. A preoccupare il generale Barter era soprattutto il fatto che quella strada conduceva soltanto a casa sua; poiché non aspettava ospiti, lanciò un saluto al gruppo che avanzava e gli chiese di che cosa avessero bisogno e che cosa li avesse portati in quei luoghi.


Ma quando il cavaliere si fermò, il generale lo riconobbe come una vecchia conoscenza. Si trattava di un tenente di cui non aveva avuto più notizie da diversi anni.


Il tenente era molto cambiato da come lui lo ricordava. Il suo volto era di un pallore spettrale, aveva una barba scura a frangia e il suo corpo era gonfio per il troppo bere.


Il generale perplesso si inerpicò sul pendio per cercare di fare luce su quella faccenda. La troppa fretta però lo fece cadere in avanti sul terreno morbido; quando si rialzò, misteriosamente, il militare e gli uomini che lo accompagnavano erano scomparsi nel nulla.


Pochi giorni dopo parlò del suo incontro a un amico che conosceva molto bene il tenente. Scoprì così che l’uomo che aveva incontrato lungo il sentiero era morto già da due anni.


Il generale Barter aveva visto uno spettro.


(Fonte: Storie vere di spettri – Marchesa Townshend – Maude Ffoulkes – Arnoldo Mondatori Editore)

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