Le foto di Ted Serios, americano alcolizzato, ma soprattutto psicofotografo hanno attirato l’ attenzione di molti critici, parapsicologi e fotografi professionisti. La sua attività divenne nota in seguito alla pubblicazione su delle riviste popolari americane da parte di alcuni appassionati di parapsicologia di alcuni articoli che parlavano di lui. Gli autori degli articoli sostenevano che un signore americano quarantenne, possedeva la capacità di impressionare le pellicole fotografiche con la sola forza del pensiero.
Il primo studioso a interessarsi seriamente alle capacità di Serios fu Jule Eisenbud, psichiatra e parapsicologo, molto conosciuto negli USA. Einsebud, che inizialmente era un po’ scettico, divenne il principale studioso di Serios, e pubblicò pure un libro nel quale descrisse le sue esperienze in merito e le sue opinioni. Serios, utilizzava una polaroid, attraverso cui stampava delle immagini dopo essersi concentrato ed averle visualizzate nella sua mente.
In un esperimento condotto da Einsebud, Serios riuscì a riprodurre in fotografia un’ immagine che ritraeva la ricostruzione di un uomo di Neanderthal, che aveva visto una volta al museo di Chicago. L’ immagine era di grande nitidezza e incredibilmente somigliante. Gli esperimenti di Serios non sempre avevano esito positivo, qualche volta invece di riprodurre le immagini che visualizzava nella sua mente, le fotografie evidenziavano dei “Neri” cioè non si produceva l’immagine ma era come se la carta-pellicola fosse stata comunque esposta alla luce.
Einsebuld identificò in Serios dei tratti psicopatologici che forse avevano un legame con le sue capacità. Innanzi tutto era alcolizzato, prima di ogni seduta psicofotografica con Einsebuld beveva una notevole quantità di birra e whisky per porsi nelle condizioni che riteneva più adatte. Aveva inoltre l’abitudine di utilizzare un piccolo cilindro di cartone che poneva fra la sua fronte e l’ obbiettivo della Polaroid. Sosteneva che gli serviva per focalizzare le sue energie. Fu propria questa sua abitudine a procurargli un bel po’ di guai.
Charles Reynolds un redattore di una nota rivista dichiarò di aver visto Serios frodare nel corso di un esperimento a cui aveva partecipato in qualità di osservatore. Reynolds disse che Serios aveva fatto scivolare qualcosa dentro il cilindro di cartone, probabilmente un minivisore per diapositive, per mezzo del quale produrre fotografie paranormali. Quelle affermazioni vennero ampiamente smentite dai sostenitori di Serios che affermarono che in quell’ occasione non era avvenuto niente del genere.
In seguito Einsebuld propose una sfida alla rivista di fotografia da cui erano partite le accuse, proponendogli di trovare qualcuno che di fronte a una giuria competente di investigatori scientifici, fotografi e prestigiatori, fosse capace di produrre la stessa gamma di fenomeni prodotti da Ted Serios. La sfida non venne mai accettata.
(Fonte: Massimo Inardi - Giovanni Iannuzzo, Parapsicologia Realtà Contestata, Sugarco Edizioni).
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