mercoledì 7 novembre 2012

I poteri psicocinetici di Nina Kulagina

Esp, psi, paranormale, chiaroveggenza... La scienza ufficiale non riconosce la realtà di questi fenomeni. L' articolo che segue è solo informativo, ma non ha alcuna pretesa di convincere i lettori della realtà di quanto è scritto nello stesso.

La prima volta che si sentì parlare in Occidente di Nina Kulagina fu negli anni Sessanta, durante un congresso di parapsicologia tenutosi in Urss. I parapsicologi sovietici proiettarono dei filmati che misero in evidenza le straordinarie capacità della sensitiva russa, che fu in seguito studiata da vari studiosi occidentali che si recarono in Russia di proposito.

La Kulagina scoprì i suoi poteri casualmente e in modo graduale. Il primo scienziato che cominciò a studiare i fenomeni da lei prodotti fu il sovietico Leonid L. Vasiljev, fisiologo, allievo di Bechterev e direttore dell’ istituto del cervello di Mosca. In principio la sensitiva russa si accorse di poter muovere volontariamente l’ ago di una bussola.

In seguito, dopo aver scoperto che in sua presenza, indipendentemente dalla sua volontà, si producevano alle volte movimenti di piccoli oggetti, sviluppò anche la capacità di far muovere oggetti di dimensioni ridotte. Uno dei suoi esperimenti preferiti divenne quello in cui con la forza del pensiero faceva muovere in vari modi, su superfici che andavano dal panno ruvido al plexiglass, piccoli oggetti di vetro, o sigarette mantenute in posizione verticale.

Un’ altra sua specialità era quella di trasmettere il movimento da un oggetto ad un altro. Ad esempio un oggetto A si muoveva sino a raggiungere un oggetto B, dopodiché il primo ed il secondo continuavano a muoversi insieme. Nel corso degli anni gli esperimenti condotti per studiare i suoi poteri furono innumerevoli.

Inoltre, come sempre accade in questi casi non mancarono critiche sulla veridicità di ciò che avveniva durante gli esperimenti. Gli scettici furono innumerevoli.

(Fonte: Massimo Inardi - Giovanni Iannuzzo, Parapsicologia Realtà Contestata, Sugarco Edizioni).

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