giovedì 17 gennaio 2013

L’avvistamento del pilota di Agnelli

La scienza ufficiale oggi ancor più che in passato non crede nell' esistenza degli ufo.

Il 9 Marzo 1974, intorno alle 22, il comandante Alfonso Isaia ( ex colonnello dell’ Aeronautica militare italiana e comandante della flotta privata di Agnelli ) di ritorno da Parigi ai comandi di un jet si preparava a scendere su Torino, quando a circa 2700 metri di altezza avvistò di fronte a sé un corpo splendente di luce bianca che volava a una velocità di oltre 450 chilometri orari. In quello stesso momento il radar della torre di controllo di Milano segnalò lo stesso oggetto.

Dopo essere entrato in contatto via radio con il controllore del traffico aereo della città il comandante fu autorizzato a inseguirlo. Salì a 5400 metri di quota a una velocità di 370 chilometri orari e seguì l’oggetto senza cercare di avvicinarlo. Osservandolo da sotto aveva la forma di un tubo, ma alla sua stessa altitudine sembrava invece un piatto rovesciato multicolore.

Nelle vicinanze di un spazio aereo militare interdetto agli aerei civili il comandante dovette suo malgrado abbandonare l’inseguimento. Considerata l’importante esperienza di volo del comandante Isaia (al momento dell’avvistamento aveva 64 anni di cui 45 passati pilotando aerei) e la sua posizione all’interno della flotta FIAT la sua testimonianza è sicuramente credibile e meritevole d’ attenzione.

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