lunedì 7 gennaio 2013

Viti risalenti a due milioni di anni fa

Per scrivere i post di questo blog consulto diverse fonti. Poiché però non si tratta di testi scientifici, scritti da scienziati, o di testi storici, riconosciuti dagli accademici, non posso garantire che si tratti di informazioni esatte.
La scienza ufficiale oggi come ieri, non crede nell' esistenza degli extraterrestri e nel paranormale. Non da alcun credito neppure all' archeologia fantastica.

Fra il 1991 e il 1993, in Russia sono stati ritrovati, nelle vicinanze degli Urali, nel letto del fiume Narada, in strati risalenti al Pleistocene (vecchi quindi due milioni di anni) delle piccolissime viti di dimensioni comprese fra 0,003 mm e 3 cm. I metalli di cui sono composte queste viti sono molto rari e vanno dal molibdeno al tungsteno. Dopo il loro invio a vari studiosi dell’ Accademia Russa delle Scienze a Mosca e San Pietroburgo si è avuta la conferma della natura artificiale dei manufatti. Conferma data dall’ istituto di Geologia della capitale Russa. Non si può non mettere in evidenza che queste viti risalgono a un’ era anteriore alla comparsa dell’ Homo Sapiens sulla terra.
(Fonte: Roberto Pinotti, I messaggeri del cielo)

Val Camonica

L’ archeologo francese Emmanuel Anati, scoprì in Val Camonica (una vallata alpina) un disegno rupestre in cui sono rappresentate delle figure antropomorfe con strani -copricapi- che partono dalle spalle. Si potrebbe trattare di immagini stilizzate di astronauti. Le figure impugnano oggetti che hanno l’ aspetto di un triangolo rettangolo e di un triangolo isocele (figure geometriche che sono anche antichi simboli del sapere).
(Fonte: Peter Kolosimo, Non è Terrestre)

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