Prima di proseguire con questo post, voglio aprire una breve parentesi. Delle esperienze negative che ho avuto al riguardo mi hanno portato a diffidare enormemente di tutte le arti divinatorie e delle profezie di tutti i generi.
Tutta la storia dell’ umanità è costellata di episodi che fanno pensare alla innata capacità, posseduta in modo particolare da alcuni uomini, sia in modo naturale, sia attraverso ritualità o per acquisizione di speciali stati variati della coscienza vigile, di vedere oltre le barriere dello spazio e del tempo.
Fenomeni di divinazione sono presenti sia negli stadi più primitivi delle civiltà, sia nelle ritualità magiche e negli apparati religiosi di ogni tempo e paese. Maghi più o meno celebri, sacerdoti di varie religioni e figure isolate di profeti ed ispirati compongono un lungo elenco di personaggi che da sempre popolano i libri di storia dalle origini ai giorni nostri.
Le cosiddette “mantiche” o “arti divinatorie” vengono praticate tuttora diffusamente. Fra queste bisogna ricordare la rabdomanzia, la radioestesia, la cartomanzia, la chiromanzia, la caffeomanzia e altre innumerevoli pratiche il cui uso è molto meno frequente.
(Fonte: Massimo Inardi - Giovanni Iannuzzo, Parapsicologia Realtà Contestata, Sugarco Edizioni).
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