Sul Necronomicon, potreste trovare su Internet o su testi che lo citano informazioni come quelle che seguono:
“Il Necronomicon è un libro maledetto di rituali magici scritto dall’ arabo Abdul Alhazred, un poeta folle vissuto nell’ ottavo secolo dopo Cristo. Alhazred viaggiò molto e trascorse dieci anni in completa solitudine nel deserto dell’ Arabia meridionale, il Raba El Khaliyeh, considerato un luogo infestato dagli spiriti maligni. Visse negli ultimi anni a Damasco dove scomparve misteriosamente nel 738 d.C. Sembra che in pieno giorno sia stato afferrato da un mostro invisibile e divorato in modo orribile di fronte a diversi testimoni raggelati per la paura. Alhazred sosteneva di aver visitato la favolosa Irem, Città dalle Mille Colonne, e di aver scoperto antichissimi annali di una razza più antica di quella umana. Inoltre non era mussulmano ma adorava delle misteriose entità che si chiamavano Yog e Cthulhu. Per quanto riguarda il Necronomicon sembra che il testo originale sia stato scritto su pelle umana e sia attualmente irreperibile. Nel libro è racchiuso un rituale magico attraverso il quale è possibile evocare presenze invisibili che dimorano in un’ altra dimensione in modo da poter entrare in contatto con antiche entità appartenenti ad una remota civiltà incredibilmente progredita.”
Detto questo è doveroso aggiungere che basta fare un salto su Wikipedia per chiarirsi un po’ le idee. Ecco uno stralcio prelevato dal sottoscritto per gettare un po’ di luce su questo misterioso e terrificante manoscritto.
“In realtà il Necronomicon è uno pseudobiblium, cioè un libro mai scritto ma citato come vero in libri realmente esistenti. Il Necronomicon, infatti, è un espediente letterario creato da Lovecraft per dare verosimiglianza ai propri racconti, che diventò gradualmente un gioco intellettuale quando anche altri scrittori cominciarono a citarlo nei loro racconti di genere horror o fantascientifico. Lo stesso Lovecraft fu quasi costretto a un certo punto, a confessare che il Necronomicon era una sua invenzione quando si accorse che troppi suoi fans lo avevano preso sul serio, e anche oggi non mancano persone che credono alla reale esistenza del Necronomicon.
C'è incertezza su quale possa essere stata la fonte ispiratrice di Lovecraft per la creazione del Necronomicon. Secondo De Turris e Fusco sarebbe stata la Chiave di Salomone, un celebre grimorio che l'autore di Providence avrebbe conosciuto attraverso Cerimonial Magic, un libro di A. E. Waite del 1898, mentre secondo lo studioso americano Roger Bryant il Necronomicon sarebbe un adattamento del Picatrix, un testo arabo di magia del XII secolo. Per Domenico Cammarota, invece, il Picatrix non può essere la fonte del Necronomicon perché non è un testo di magia, ma di alchimia e di erboristeria. Lovecraft, però, si sarebbe ispirato al suo autore, l'alchimista iracheno ‘Abd al-Latif, per creare la figura di Abdul Alhazred.
Il libro cominciò ad uscire dalla finzione letteraria per entrare nel mondo reale nel 1941, quando un antiquario di New York, Philip Duchesne, mise nel proprio catalogo un riferimento al Necronomicon, di cui forniva la descrizione e fissava il prezzo a 900 dollari. Nel 1953 il giornalista Arthur Scott, in un articolo sul mensile americano Sir!, sostiene che il Necronomicon è scritto su fogli di pelle umana prelevata da persone uccise con fatture stregonesche.
Da quel momento si moltiplicano i riferimenti al Necronomicon sui bollettini dei bibliofili e perfino nel catalogo della Biblioteca Centrale dell'Università della California. Alla fine degli anni '60 Lyon Sprague De Camp durante un viaggio in Oriente acquista uno strano manoscritto proveniente da un villaggio del nord dell'Iraq e al ritorno lo fa esaminare da alcuni esperti americani che però lo avvertono che il testo è una sequenza di segni priva di significato, che cerca di assomigliare al persiano e che risale al XIX secolo: un imbroglio, insomma. Sprague De Camp decide comunque di pubblicarlo in facsimile, raccontando la vicenda e facendolo passare per il Necronomicon, aggiungendo particolari inquietanti per rendere il tutto verosimile. Negli anni '70 Colin Wilson sostiene che Lovecraft mentiva quando affermava che il Necronomicon non esiste, per coprire le responsabilità del padre, affiliato alla massoneria egiziana fondata da Cagliostro e possessore di una copia del Necronomicon (probabilmente, nella traduzione inglese effettuata da John Dee).”
Concludendo la cosa più probabile è che il libro non sia mai esistito e sia soltanto un’invenzione letteraria. Tuttavia ogni tanto mi sono chiesto se non ci sia in realtà un fondamento di verità in questa misteriosa vicenda e magari Lovecraft non sia stato ispirato da qualche lettura sconosciuta e inaccessibile alla gente comune che poi ha influito nella costruzione del mondo fantastico di cui racconta nelle sue opere.
(Fonti consultate: Wikipedia)
Nessun commento:
Posta un commento