giovedì 31 maggio 2012

Sincronicità. Che cosa è?

Nel corso della vita capita a tutti prima o poi di notare delle strane coincidenze che si manifestano nella nostra esistenza con una tale ciclicità da apparirci bizzarre e misteriose. A chi non è capitato almeno una volta di pensare a qualche amico e di incontrarlo o di riceverne una telefonata pochi istanti dopo? Altre volte una situazione problematica ci affligge e all’ improvviso conosciamo qualcuno che ci aiuta a risolverla dandoci dei validi consigli.

Per la scienza questi eventi non sono altro che coincidenze, legate alle leggi della casualità. Altri ritengono che si tratti di un vero e proprio fenomeno chiamato sincronicità. Il primo ad utilizzare il termine sincronicità fu Carl Jung nel 1950 che lo creò appunto per descrivere la connessione fra eventi psichici o oggettivi, che avvengono in modo sincrono, cioè nello stesso tempo e fra i quali non vi è una relazione di causa-effetto ma una evidente comunanza di significato.

La sincronicità è relativa quindi alle coincidenze significative. Negli anni trenta Jung incontrò Wolfgang Pauli, un fisico austriaco premio Nobel nel 1945. Pauli era reduce dal fallimento del suo matrimonio e si era trasferito in Svizzera in cerca di un aiuto terapeutico. La terapia non ebbe grande successo e Pauli quindi l'abbandonò, ma i due divennero amici e cominciarono insieme delle ricerche. L'incontro tra Jung e Pauli generò il quarto escluso dalla triade della fisica classica: tempo, spazio e causalità, a questo quarto escluso è stato dato appunto il nome di sincronicità.

In analogia alla causalità che agisce in direzione della progressione del tempo e mette in connessione due fenomeni che accadono nello stesso spazio in tempi diversi, venne ipotizzata l'esistenza di un principio che mette in connessione due fenomeni che accadono nello stesso tempo ma in spazi diversi. Nel 1952 Jung e Pauli pubblicarono due saggi nel volume Naturerklärung und Psyche: il saggio di Pauli applicava il concetto di archetipo alla costruzione delle teorie scientifiche di Keplero; il saggio di Jung era intitolato "Sincronicità come principio di nessi acausali", dove per la prima volta lo psicologo definì la parola. Per sue stesse parole, si era limitato per venti anni fino allora ad accennarne solamente il concetto, perché riteneva di essere scientificamente impreparato.

Nel saggio tentò un’ analisi statistica di eventi acausali ma senza grande successo. Lo stesso Jung provò imbarazzò verso la comunità scientifica per l'indefinitezza del suo studio, ma tuttavia si sentì pressato e giustificato dalle proprie esperienze personali che lui considerava evidenze empiriche, fenomenologie su cui lavorare con metodo scientifico.

(Fonte: Wikipedia)

mercoledì 30 maggio 2012

Le luci di Hessdalen

Quello delle luci di Hessdalen è un fenomeno che è stato spiegato in molti modi diversi. E' importante ricordare però che la scienza non riconosce tutte quelle spiegazioni che rientrano nelle pseudo scienze e nell' ufologia.

Hessdalen è una località della Norvegia dove dagli inizi degli anni ottanta si sono verificate con una frequenza mai vista in nessun altra parte del mondo un gran numero di apparizioni nel cielo di misteriose luci di origine sconosciuta.

Le luci sono state avvistate da molti testimoni (si va dai comuni cittadini ai rappresentati delle forze dell’ ordine) ed hanno attirato l’attenzione dell’ esercito e della comunità scientifica internazionale. A partire dal 2001 il fenomeno è stato oggetto di studio da parte di diversi gruppi di ricerca. Sono state avanzate diverse ipotesi che forse potrebbero spiegare scientificamente il fenomeno, ma ancora non vi sono certezze di alcun genere.

Gli ufologi non ritengono le luci un fenomeno fisico sconosciuto, in quanto nella zona si sono verificati di frequente avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Gli scienziati naturalmente hanno un’ opinione diversa. Le sfere appaiono di solito da sole, o in formazioni particolari, restando visibili alle volte solo per alcuni secondi, altre per diversi minuti o addirittura per ore.

Il primo avvistamento risale al 20 Dicembre 1981, quando Nils Kare Nesvold e Per Golden avvistarono nei pressi della città di Vongraven una stella che si muoveva con un’ andatura rettilinea lungo la cresta di una montagna. La stella si muoveva con una velocità variabile, alzandosi ed abbassandosi a seconda del momento. A un certo punto si spense. Quando altre persone cominciarono ad avvistare strane luci nel cielo, e il fenomeno raggiunse i media, le forze aeree norvegesi decisero di avviare delle indagini che non riuscirono però ad accertare la natura delle luci.

Si ipotizzò che forse vi fosse una correlazione fra il fenomeno e le perturbazioni magnetiche. E’ possibile che le luci si formino a causa della ionizzazione atmosferica provocata dall’ attività solare. Inoltre uno psicofisiologo canadese Michael A. Persinger è convinto che il fenomeno sia legato a dei processi geofisici che avvengono a livello delle faglie della crosta terrestre. Da queste ultime deriverebbero le misteriose luci che la gente scambia spesso per astronavi aliene. La questione rimane comunque aperta, in attesa di una spiegazione definitiva.

(Fonti varie)

martedì 29 maggio 2012

Le Piramidi. La loro storia.

Le piramidi sono costruzioni monumentali che da sempre affascinano viaggiatori e studiosi provenienti da ogni parte del mondo. La loro struttura architettonica è quella tipica delle tombe reali dell’ Antico e Medio Regno. All’ interno di questo tipo di edifici veniva ospitata di solito la camera funeraria, il cui scopo era quello di permettere la vita del sovrano trapassato nell’ oltretomba.

Dentro la camera funeraria veniva conservata la mummia del faraone. Considerando la mancanza di macchine per il sollevamento ai tempi in cui furono edificate, le tecniche utilizzate per costruirle furono di certo di alto livello. Le piramidi più note si trovano in Egitto e in Messico. La più misteriosa di tutte è quella di Giza, vicino al Cairo. Il suo peso è di circa 6 milioni di tonnellate e la sua altezza è in rapporto con la distanza Terra-Sole.

La distanza della grande piramide dal centro della Terra è uguale alla distanza della stessa dal Polo Nord e quindi anche a quella che separa il Polo Nord dal centro della Terra Uno scrittore arabo, Masudi, riteneva che la data di costruzione della grande piramide fosse antecedente al diluvio universale, ma altri studiosi ritengono che essa si ancora più remota. Sulle Piramidi e sulla loro origine sono state avanzate nel corso degli anni innumerevoli teorie.

Alcune di queste sconfinano nel campo delle pseudo scienze. Così per alcuni studiosi le piramidi furono costruite dagli abitanti originari del continente perduto di Atlantide, molti anni prima di quanto si crede. Altri ritengono che i costruttori originari degli edifici provenissero da altri mondi.

Non mancano infine ipotesi che mettono in relazione il mistero della costruzione in un’ epoca tanto antica di monumenti grandiosi come le piramidi, con presunte capacità psicocinetiche degli antichi abitanti dell’ Egitto (c’è chi pensa che i grandi massi che le compongono siano stati sollevati con la sola forza del pensiero).

(Fonti varie)

lunedì 28 maggio 2012

Immaginare liberamente una storia

Quanto segue è tratto dal libro di Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore:

- Quando lo scrittore, trovata l'idea, passa al lavoro di costruzione narrativa, alle singole situazioni, al dettaglio, per non restare soffocato dalla meccanicità del linguaggio, recupera la tridimensionalità, immagina liberamente la storia nel più vasto spazio mentale, lontano da ogni convenzione linguistica. -

venerdì 25 maggio 2012

I segreti di Fatima

E' bene ricordare che quando si parla di soprannaturale, la scienza prende le distanze, in quanto si attiene a ciò che può essere dimostrato.

Il 13 luglio 1917, a Fatima in Portogallo, la madonna apparve a tre pastorelli (Lucia dos Santos, Francisco Marto e Giacinta Marto) e rivelò tre segreti. In realtà anche se si parla di tre segreti, il Segreto di Fatima è uno solo, diviso in tre parti. Come già detto il 13 Luglio 1917 i tre bambini incontrarono la Madonna e ne ricevettero un’ importante rivelazione. Era il terzo incontro, e per un certo periodo i segreti non furono divulgati dai tre bambini.

Nel 1919 Francisco e Giacinta morirono a causa della spagnola, così Lucia divenne l’unico testimone vivente dei tre segreti. Nel 1941 a 24 anni dalle apparizioni suor Lucia, su invito del Vescovo Mons. Josè Alves Correia de Silva, scrisse un riassunto delle apparizioni, spiegando appunto che il segreto era diviso in tre parti, l’ultima delle quali non poteva però essere ancora rivelata. Per questa ragione il vescovo venne a conoscenza solo delle prime due che furono poi rese pubbliche da Pio XII nel 1942. La terza parte del segreto scritta da Suor Lucia il 3 Gennaio 1944, fu affidata al Vescovo di Leiria, che la consegno al pontefice.

Secondo le indicazioni di Suor Lucia, il terzo segreto avrebbe dovuto essere rivelato dopo il 1960, ma Giovanni XXIII e i suoi successori ritennero opportuno non rivelarlo. Fu Giovanni Paolo II che il 13 Maggio 2000, in occasione della beatificazione di Giacinta e Francisco, disse di voler divulgare il segreto. La prima parte del segreto di Fatima parla della visione dell’ Inferno da parte dei tre pastorelli.

- ...un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo, altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore. -

Nella seconda parte, la Madonna, non solo avvisa l'inizio di -una guerra ancora peggiore di quella in corso-, ma parla della consacrazione della Russia al Cuore Immacolato. Inoltre dice che Dio manderà un -grande segno-, cioè una notte illuminata da una luce sconosciuta. Suor Lucia disse di riconoscere il -gran segno- nella straordinaria aurora che illuminò il cielo nella notte fra il 25 e il 26 gennaio del 1938.

 Infine il terzo segreto, rivelato solo nel 2000, parla della Penitenza e del sacrificio dei martiri della Chiesa.

(FONTE: Wikipedia vedi i segreti di Fatima)

giovedì 24 maggio 2012

Che cosa è il satanismo?

Il satanismo è un culto che prevede l’ adorazione del demonio, visto come una fonte di ispirazione per l’ individuo. Ad esso sono di solito associati simboli come il pentacolo rovesciato, il caprone e il numero 666.

Non tutti considerano il satanismo una vera religione in quanto esso esiste solo come negazione del cristianesimo. Rappresenta quindi una forza resistente al cristianesimo ed esiste in sua funzione. La questione però non è affatto così semplice in quanto i culti satanici sono molto eterogenei.

In linea generale le sette sataniche sono costituite da gruppi di persone che si dedicano all’ adorazione del diavolo, e all’ esercizio di tutte quelle pratiche descritte in un certo tipo di testi, che vanno dal sacrificio di animali, a bere il sangue, al sesso di gruppo, al vandalismo contro le chiese, fino all’ omicidio.

Si suppone inoltre l’ esistenza di circoli di individui abituati ad agire nell’ ombra, che predicano il culto dell’ oscurità e si nascondono dalla chiesa che combattono con estremismo e violenza, il tutto in nome del Diavolo.

E’ bene sottolineare però che questo è un argomento molto vasto, in quanto vi sono innumerevoli gruppi, filosofie e studiosi che si ricollegano in qualche modo al satanismo. Sintetizzare in un breve articolo un argomento che viene studiato da innumerevoli anni da veri e propri esperti della materia, e che si presenta non omogeneo ma confuso e ricco di ramificazioni è realmente impossibile.

Fatti di cronaca più o meno recenti hanno presentato al grande pubblico frange estremiste di queste correnti, composte prevalentemente da psicopatici, maniaci e assassini. Per approfondire l’ argomento consiglio di leggere wikipedia.

(Fonte wikipedia)

mercoledì 23 maggio 2012

I Serpenti di Mare. Esistono?

I serpenti marini sono enormi creature acquatiche presenti in numerose mitologie. Questi animali, molto spesso feroci e distruttivi, terrorizzavano i naviganti dell'antichità.

Fin dall’ alba dei tempi, le apparizioni di mostri marini simili a serpenti hanno accompagnato i marinai e i viaggiatori di ogni parte del mondo. Le leggende che narrano di questi misteriosi abitatori degli oceani sono innumerevoli.

Il serpente di mare è col tempo entrato a far parte dell’ immaginario collettivo e continua anche nella nostra epoca a far parlare di sé.

In realtà le segnalazioni di queste misteriose creature marine non sono mai cessate del tutto e continuano ancora oggi anche se in modo più sporadico.

Ma abbiamo prove dell’ esistenza di questi mostri?

Le specie marine di grandi dimensioni che potrebbero essere state di volta in volta scambiate per queste creature sono diverse. Quindi i vari avvistamenti potrebbero riferirsi non a una singola specie, ma a un gruppo di abitatori degli abissi (poco conosciuti, o non ancora scoperti dalla scienza) che hanno in comune le grandi dimensioni.

Uno di questi è il serpente gibboso, avvistato più di una volta nelle zone calde dell’ Atlantico settentrionale. Si tratta di un animale lungo dai 25 ai 35 metri, dotato di due pinne anteriori collocate nella zona del torace. Ha una testa piccola e di forma ovale, con gli occhi situati ai lati del capo. La creatura è munita sul dorso di una serie di protuberanze che si rimpiccioliscono progressivamente fino alla coda. Il suo dorso è scuro, mentre il ventre è bianco.

Sembra che sia in grado di raggiungere la velocità di trenta nodi.

martedì 22 maggio 2012

Le invenzioni segrete dell’ Asse

Prima e durante la seconda guerra mondiale, un gran numero di voci relative a ipotetiche armi segrete costruite dai fascisti e dai nazisti si diffusero un po’ dappertutto.

Negli anni ’30 correva la voce (naturalmente falsa) che Guglielmo Marconi stesse costruendo un terribile “raggio della morte”, capace di uccidere a distanza. Questa convinzione nacque probabilmente dopo che un gruppo di giornalisti aveva visto un giorno lo scienziato intento a sperimentare un prototipo di radar.

Preoccupato dalla sua diffusione Marconi smentì pubblicamente la notizia nel New York Herald. Ma la notizia continuò a girare anche dopo la morte dello scienziato, arricchendosi anzi, di nuovi particolari.

Innumerevoli erano anche le armi che si pensava possedesse il Terzo Reich. Una di queste era un raggio capace di rendere invisibili truppe e carri armati. Su quest’ arma comparve addirittura una sequenza fotografica realizzata con grande maestria, su un numero del settimanale Signal, rivista di propaganda del Terzo Reich.

Questo tipo di voci continuarono a diffondersi anche dopo la fine della guerra, favorite dalla scoperta (reale) da parte degli Alleati, di prototipi di veicoli aerei nazisti a forma di disco e dalla comparsa dei primi UFO sui cieli degli Stati Uniti.

Darius Caasy, un giornalista sensazionalista, scrisse un libro che parlava di un piano nazista organizzato dallo stesso Hitler (secondo lui ancora vivo) attraverso il quale i nazisti avrebbero in futuro distrutto il mondo intero. Per prepararsi a ciò i nazisti avevano costruito delle basi e delle città sotterranee in varie parti d’ Europa da dove continuavano a condurre esperimenti segreti (anche atomici) in attesa del giorno della rivincita.

(Fonte: www.bvzm.it )

lunedì 21 maggio 2012

Perché scrivere racconti brevi è un' arte?

Al contrario di quanto potrebbe sembrare, scrivere racconti brevi non è affatto semplice. Tanto per fare un esempio – fatta eccezione per un unico racconto scritto ai tempi dell' università -    personalmente non sono mai riuscito a scrivere un racconto breve.

Quando parlo di racconti brevi, mi riferisco a racconti che oscillano fra cinque e dieci cartelle. E' questa la misura più classica di un racconto breve.

Di solito quando ho un' idea finisco per dilungarmi, scrivendo storie che di solito superano le venti cartelle dattiloscritte.

Riuscire a racchiudere un' idea, creando una piccola trama con personaggi credibili, soltanto in dieci cartelle richiede certamente un buon ingegno.

sabato 19 maggio 2012

Nikola Tesla. Chi era?

E' certo che Nikola Tesla scoprì la corrente alternata, e che fu anche uno degli inventori del telefono. Altre sue invenzioni, mai giunte a noi invece rientrano più nel mito e nella leggenda

Nikola Tesla (Smiljan, 10 luglio 1856 – New York, 7 gennaio 1943)

Fisico, e ingegnere serbo naturalizzato statunitense nel 1891, considerato oggi uno dei più importanti inventori della storia. Tesla è conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario lavoro e i suoi numerosi contributi nel campo dell'elettromagnetismo tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.

I suoi studi anticiparono la moderna ingegneria elettrica. La sua importanza fu anche riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, in cui fu intitolata a suo nome l'unità del Sistema Internazionale di misura della densità di flusso magnetico o induzione magnetica (chiamata anche campo magnetico ). Molti ammiratori contemporanei lo considerano il più grande genio mai esistito. Il progetto più ambizioso di Tesla che fu finanziato solo per un certo periodo, in quanto in seguito non ritenuto vantaggioso per le industrie era legato alla trasmissione a distanza della corrente elettrica generata attraverso un’ invenzione futuristica, grazie alla quale si potevano sfruttare le vibrazioni elettriche naturali della terra per ricavare energia a costo zero.

Sembra che lo scienziato fosse riuscito (sfruttando una stazione costruita a Colorado Spring e finanziata dal magnate J. P. Morghan) ad accendere 200 lampadine poste a 40 Km di distanza. Ma i finanziamenti per il progetto furono in seguito ritirati e l’ inventore dovette distruggere la stazione di trasmissione. Di questa invenzione come di molte altre, non è stato trovato alcun progetto alla morte dello scienziato. E’ impossibile dire se qualcuno rubò e nascose progetti ritenuti scomodi per i gruppi industriali di allora, o se siano semplicemente andati perduti. Oltre ai suoi lavori nell'elettromagnetismo e nell'ingegneria, si ritiene che Tesla abbia contribuito in varia misura alla robotica, all’ informatica, alla fisica nucleare e alla fisica teorica.

(Fonte Wikipedia e altre fonti)

giovedì 17 maggio 2012

Il mistero di Caronia

Questo post l'ho scritto circa tre anni fa. Se volete avere un' informazione più corretta vi consiglio dopo averlo letto di fare delle ricerche su Internet per vedere se ci sono stati ulteriori sviluppi. Dico sempre che la scienza non riconosce certi fenomeni. Quindi se vi va potete vedere se su questa misteriosa vicenda è stata fatta in seguito un pò di luce.

Caronia è un comune di 3.555 abitanti della provincia di Messina, salito agli onori della cronaca nel 2004, perché a Canneto (frazione di Caronia), si sono verificati dei misteriosi incendi di natura sconosciuta. In pratica gli elettrodomestici, i contatori e gli oggetti contenenti parti metalliche prendevano fuoco senza alcuna ragione apparente.

Inizialmente le autorità avevano pensato che il responsabile potesse essere qualche attentatore anonimo. Poi si è compreso che le cose stavano in modo diverso. Più di una volta si sono verificati nel paese cortocircuiti inspiegabili senza che i tecnici dell'Enel riuscissero a capirne le motivazioni. Inoltre gli oggetti metallici si surriscaldavano senza motivo fino a diventare roventi e a innescare incendi.

Il letto di una signora, tanto per citare un caso, prese fuoco perché la rete sulla quale era poggiato il materasso si era riscaldata. Sembra che in quella zona siano stati avvistati degli UFO. Ci sono stati dei casi di avvistamenti di USO (oggetti sommersi non identificati). Così c’è chi ritiene che la causa degli incendi siano i piloti degli UFO, che stanno facendo degli esperimenti sui campi magnetici.

Effettivamente delle misurazioni sui campi magnetici del terreno in quella zona hanno messo in evidenza dei valori fuori dalla norma. Un’ altra tesi legata sempre a esperimenti su campi magnetici è quella secondo la quale, ciò che è avvenuto a Caronia sia legato a dei test militari su qualche nuova arma segreta. Esistono naturalmente anche delle teorie meno fantascientifiche. Tuttavia in questo caso particolare forse sono le meno credibili.

martedì 15 maggio 2012

Sogni Lucidi. Che cosa sono?

Quanto riportato su questo articolo, non riguarda la consultazione di fonti scientifiche. Ogni qual volta si parla di paranormale, esoterismo, scienza di confine, bisogna ricordare che la scienza ufficiale è riguardo a tutte queste branche del sapere profondamente scettica.

Almeno una volta nella vita è capitato a tutti di trovarsi nel bel mezzo di un sogno e di prendere coscienza all’ improvviso del fatto di non essere nel mondo reale, ma di vivere in quel preciso istante un’ esperienza onirica. Di solito quando questo accade i sogni si interrompono.

Il sogno lucido è un particolare tipo di esperienza onirica, durante la quale il sognatore è consapevole di essere addormentato. Questa consapevolezza lo porta a vivere il proprio sogno in modo diverso, in quanto lo può modificare a suo piacimento rendendolo in certi casi un’ esperienza entusiasmante.

I sogni lucidi sono stati oggetto di studio da parte di psicologi, occultisti, e artisti. Vengono inoltre considerati particolarmente utili da diversi studiosi in quanto possono aiutare le persone che li vivono a sviluppare la creatività, a rafforzare la propria autostima e ad affrontare le proprie paure e inibizioni in modo da raggiungere col tempo un maggiore equilibrio psicofisico.

Sembra che possano aiutare pure a guarire più velocemente dalle malattie.

(Fonte: Wikipedia)

lunedì 14 maggio 2012

L' esperienza degli scrittori professionisti.

Quanto segue è tratto da libro di Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore:

- Sono saltato dal dramma alla commedia, dalla tragedia alla comicità. Ho lavorato con Pasolini, ma anche con Benigni, da solo e, per il teatro musicale, con il compositore Nicola Piovani. Più di una volta sono entrato nelle tenebre di Bellocchio, altre nell' abbacinante mondo picaresco di Sergio Citti. Ho fatto teatro in Italia e in Francia, ho scritto un romanzo in versi. Ho toccato con mano il talento di Totò e ho descritto pezzi del nostro presente insieme con il bravissimo Gianni Amelio. Ho scritto un romanzo storico, racconti corti e lunghi, ho trasportato letteratura in cinema e viceversa. Ho inventato per la radio e per più di un anno ho fatto perfino il gag-man negli USA. Insomma son passato attraverso tante cucine e qualche pentola ho imparato a scoperchiarla. -

Ho riportato questo brano per mettere in evidenza la moltitudine di esperienze artistiche, che certe volte accompagnano gli scrittori professionisti.

venerdì 11 maggio 2012

Le pietre di Carnac

Piccolo comune francese della Bretagna, situato nel dipartimento del Morbihan. Nei suoi pressi sorge una delle più enigmatiche testimonianze del nostro passato. Carnac è noto nel mondo per i suoi monumenti megalitici, nelle vicinanze del paese oltre 3000 grosse pietre (ve ne sono però anche di piccole) sono state in tempi immemorabili conficcate al suolo e allineate in modo da formare un misterioso percorso.

Alcune di queste pietre pesano 150 tonnellate; il sistema che è stato utilizzato per trasportarle da molto lontano è attualmente del tutto sconosciuto. Oltre ai campi di menhir (circa 1.100 disposti su una decina di file in località Ménec, a un chilometro dall'abitato, quasi altrettanti a Kermario, sempre nelle immediate vicinanze di Carnac, e oltre cinquecento a Kerlescan) sono presenti anche campi di dolmen (situati in massima parte a Kermario).

Considerando il numero di pietre, la loro concentrazione ed estensione (le file di massi, disposte in ordine decrescente di altezza si stendono per diversi chilometri nel territorio, fino a perdersi all’ orizzonte) non si può dubitare per un solo istante sull’ importanza del complesso megalitico di Carnac, ineguagliato in tutta Europa e nel mondo, tanto da poter essere definito una vera e propria capitale della preistoria. Le pietre più grandi possono raggiungere anche i sette metri di diametro. I megaliti hanno un ‘ età di circa 5000-6000 anni.

Gli allineamenti di Carnac potrebbero rappresentare i resti di un’ imponente sistema di segnalazione che in tempi remoti indicava la via per raggiungere Stonehenge, nel sud della Gran Bretagna.

(Fonti: Wikipedia, Valentino Compassi, Dizionario dell’ Universo Sconosciuto, SUGARCO EDIZIONI)

giovedì 10 maggio 2012

Zombie. Dalla leggenda al cinema.

Gli Zombie sono figure legate alla tradizione dei riti Vudù celebrati ad Haiti, entrate nell’ immaginario collettivo grazie al cinema ed alla letteratura.

Secondo le credenze popolari diffuse nella tradizione di Haiti, i sacerdoti bokor avrebbero la capacità di catturare una parte dell’ anima di una persona, trasformandola in un morto vivente.

Questi sacerdoti sarebbero in grado di riesumare il corpo della vittima anche a distanza di anni portandola ad una condizione di schiavitù. Tuttavia, se lo zombie dovesse assaggiare del sale per un qualsiasi motivo, riprenderebbe coscienza e la fattura verrebbe spezzata.

Gli studi scientifici intrapresi nell’ ultimo ventennio del secolo scorso hanno dimostrato che delle particolari sostanze neurotossiche di origine animale, provocherebbero nelle persone intossicate da tali agenti chimici uno stato catatonico confondibile con la morte. Si racconta che ad Haiti, individui appartenenti al ceto povero siano stati indotti in uno stato di morte apparente da persone senza scrupoli, per poi essere seppelliti frettolosamente dai familiari.

In seguito sarebbero stati disseppelliti da quelle stesse persone che li avevano intossicati, le quali utilizzando un antidoto capace di ripristinare le funzioni vitali ma non la volontà, sarebbero riuscite ad asservirli come schiavi per le piantagioni di canna da zucchero.

Nella seconda metà del Novecento gli zombie sono immaginati come creature morte che continuano a camminare, senza più volontà, spinti solo dalla fame innaturale di carne umana.

Questa immagine degli zombie viene introdotta da “La notte dei morti viventi” del 1968, il film cult capostipite del ciclo di George Romero, (il tono apocalittico del film era ispirato dal romanzo di Richard Matheson, Io sono leggenda, nel quale il termine zombie non era ancora usato.)

(Fonte Wikipedia)

mercoledì 9 maggio 2012

Necronomicon. Il libro maledetto. Finzione o realtà?

Sul Necronomicon, potreste trovare su Internet o su testi che lo citano informazioni come quelle che seguono:

“Il Necronomicon è un libro maledetto di rituali magici scritto dall’ arabo Abdul Alhazred, un poeta folle vissuto nell’ ottavo secolo dopo Cristo. Alhazred viaggiò molto e trascorse dieci anni in completa solitudine nel deserto dell’ Arabia meridionale, il Raba El Khaliyeh, considerato un luogo infestato dagli spiriti maligni. Visse negli ultimi anni a Damasco dove scomparve misteriosamente nel 738 d.C. Sembra che in pieno giorno sia stato afferrato da un mostro invisibile e divorato in modo orribile di fronte a diversi testimoni raggelati per la paura. Alhazred sosteneva di aver visitato la favolosa Irem, Città dalle Mille Colonne, e di aver scoperto antichissimi annali di una razza più antica di quella umana. Inoltre non era mussulmano ma adorava delle misteriose entità che si chiamavano Yog e Cthulhu. Per quanto riguarda il Necronomicon sembra che il testo originale sia stato scritto su pelle umana e sia attualmente irreperibile. Nel libro è racchiuso un rituale magico attraverso il quale è possibile evocare presenze invisibili che dimorano in un’ altra dimensione in modo da poter entrare in contatto con antiche entità appartenenti ad una remota civiltà incredibilmente progredita.”

Detto questo è doveroso aggiungere che basta fare un salto su Wikipedia per chiarirsi un po’ le idee. Ecco uno stralcio prelevato dal sottoscritto per gettare un po’ di luce su questo misterioso e terrificante manoscritto.

“In realtà il Necronomicon è uno pseudobiblium, cioè un libro mai scritto ma citato come vero in libri realmente esistenti. Il Necronomicon, infatti, è un espediente letterario creato da Lovecraft per dare verosimiglianza ai propri racconti, che diventò gradualmente un gioco intellettuale quando anche altri scrittori cominciarono a citarlo nei loro racconti di genere horror o fantascientifico. Lo stesso Lovecraft fu quasi costretto a un certo punto, a confessare che il Necronomicon era una sua invenzione quando si accorse che troppi suoi fans lo avevano preso sul serio, e anche oggi non mancano persone che credono alla reale esistenza del Necronomicon.

C'è incertezza su quale possa essere stata la fonte ispiratrice di Lovecraft per la creazione del Necronomicon. Secondo De Turris e Fusco sarebbe stata la Chiave di Salomone, un celebre grimorio che l'autore di Providence avrebbe conosciuto attraverso Cerimonial Magic, un libro di A. E. Waite del 1898, mentre secondo lo studioso americano Roger Bryant il Necronomicon sarebbe un adattamento del Picatrix, un testo arabo di magia del XII secolo. Per Domenico Cammarota, invece, il Picatrix non può essere la fonte del Necronomicon perché non è un testo di magia, ma di alchimia e di erboristeria. Lovecraft, però, si sarebbe ispirato al suo autore, l'alchimista iracheno ‘Abd al-Latif, per creare la figura di Abdul Alhazred.

Il libro cominciò ad uscire dalla finzione letteraria per entrare nel mondo reale nel 1941, quando un antiquario di New York, Philip Duchesne, mise nel proprio catalogo un riferimento al Necronomicon, di cui forniva la descrizione e fissava il prezzo a 900 dollari. Nel 1953 il giornalista Arthur Scott, in un articolo sul mensile americano Sir!, sostiene che il Necronomicon è scritto su fogli di pelle umana prelevata da persone uccise con fatture stregonesche.

Da quel momento si moltiplicano i riferimenti al Necronomicon sui bollettini dei bibliofili e perfino nel catalogo della Biblioteca Centrale dell'Università della California. Alla fine degli anni '60 Lyon Sprague De Camp durante un viaggio in Oriente acquista uno strano manoscritto proveniente da un villaggio del nord dell'Iraq e al ritorno lo fa esaminare da alcuni esperti americani che però lo avvertono che il testo è una sequenza di segni priva di significato, che cerca di assomigliare al persiano e che risale al XIX secolo: un imbroglio, insomma. Sprague De Camp decide comunque di pubblicarlo in facsimile, raccontando la vicenda e facendolo passare per il Necronomicon, aggiungendo particolari inquietanti per rendere il tutto verosimile. Negli anni '70 Colin Wilson sostiene che Lovecraft mentiva quando affermava che il Necronomicon non esiste, per coprire le responsabilità del padre, affiliato alla massoneria egiziana fondata da Cagliostro e possessore di una copia del Necronomicon (probabilmente, nella traduzione inglese effettuata da John Dee).”

Concludendo la cosa più probabile è che il libro non sia mai esistito e sia soltanto un’invenzione letteraria. Tuttavia ogni tanto mi sono chiesto se non ci sia in realtà un fondamento di verità in questa misteriosa vicenda e magari Lovecraft non sia stato ispirato da qualche lettura sconosciuta e inaccessibile alla gente comune che poi ha influito nella costruzione del mondo fantastico di cui racconta nelle sue opere.

(Fonti consultate: Wikipedia)

martedì 8 maggio 2012

Calamari Giganti. Esistono sul serio?

Negli ultimi anni si è scoperto che gli abissi dell’ oceano sono popolati da migliaia di calamari giganteschi. Bianchi e con un corpo enorme, hanno tentacoli dentati lunghi fino a 11 metri. Rispetto a molti altri animali marini possiedono un’ intelligenza superiore.

La famiglia dei calamari annovera specie ancora quasi sconosciute, spesso inquietanti, talvolta aggressive, perfino con tendenze "cannibali". Attualmente i calamari sono oggetto di studio da parte degli scienziati in quanto possiedono delle caratteristiche straordinarie. Crescono a una velocità notevolmente superiore rispetto a quella delle altre specie (da 10 mm a 13 m in soli 2 anni) e possiedono un metabolismo che consente di trasformare in massa muscolare il 50% di quello che mangiano.

Le stragi di pesci compiute dall’ uomo stanno permettendo a questi esseri di conquistare gli oceani. Si sono infatti diffusi e moltiplicati un po’ dappertutto. I biologi sognano di riuscire prima o poi a catturare (in modo da poterle studiare) le due specie più grandi: l'Architeuthis dux. più noto come "calamaro gigante" e il Mesonycfwteuthis. detto "calamaro colossale".

Il primo ha un corpo lungo 2.5 m, tentacoli di 11 m e pesa fino a 275 kg. Il secondo, di cui è stato di recente pescato un esemplare in Antartide, ha un corpo di 4-5 m tentacoli lunghi 8 m e pesa fino a 300 kg. Di entrambe le specie nessuno scienziato è mai riuscito a vedere un esemplare adulto in vita. E questo benché dal 1997 al 2002 si siano succedute decine di missioni, con batiscafi, a 1.000 metri di profondità nei mari della Nuova Zelanda, al largo delle spagnole Asturie e nei mari dell'Antartide.

Questi esseri in un passato ormai lontano sono stati citati da Omero e da Aristotele. Persino Plinio il Vecchio li descrive con notevole precisione. Molti racconti nordici risalenti al medioevo attribuiscono a queste creature (chiamate “kraken”), la capacità di trascinare intere navi negli oceani. Che non si tratti di semplici leggende lo ha dimostrato l’ avventura di una barca a vela di 23 t. il Geronimo che è stata afferrata mentre viaggiava a 35 km/h nell’ Atlantico, dai tentacoli di un calamaro gigante che ha mollato la presa solo dopo aver fermato la barca.

(Fonte: Focus n.131 - Settembre 2003)

lunedì 7 maggio 2012

L'idea come primo passo nel lavoro di uno scrittore.

La prima idea nel lavoro creativo di un aspirante autore o di uno scrittore professionista può essere paragonata ad una luce che si accende. E' come una prefigurazione.

Da quel momento in poi il lavoro dello scrittore sarà quello di trovare gli elementi in grado di ricreare quell' immagine perfetta, scolpita nella memoria, ma troppo lontana per poterla ricostruire in ogni parte.

Se c'è qualcosa di casuale in un' opera è l'illuminazione iniziale. Da quel momento dopo aver trovato un filo rosso narrativo, il lavoro si fa sempre meno accidentale.

Fonte: (Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore)

venerdì 4 maggio 2012

Gargoyle

Il gargoyle è una figura iconografica che si vede scolpita in molte chiese cristiane medioevali. Dal punto di vista architettonico un gargoyle ha in genere la funzione di doccione, cioè è la parte terminale di un sistema di scarico per l'acqua piovana che si protende da un cornicione o da un tetto, con lo scopo di far defluire l'acqua lontano dai muri. A partire dal X-XI secolo iniziò a diffondersi in Europa l'utilizzo della pietra per il doccione. La spiritualità visionaria medioevale creò gargoyle di ogni sorta, da figure demoniache a facce gioconde, fino a creature metà uomini e metà bestie. La simbologia dei gargoyle è complessa e attinge dalle Sacre Scritture e dall'universo pagano. Il retaggio delle creature ibride greche e egiziane si mischiò nel medioevo all'universo mitico dei bestiari come il Physiologus, libri illustrati con descrizioni di animali fantastici di terre lontane. Gli artisti influenzati da tali testi scolpirono dei doccioni bestiali e affascinanti. Le caratteristiche degli animali immaginari furono reinterpretate in chiave cristiana. Alcuni studiosi hanno teorizzato che i gargoyle siano stati utilizzati come guardiani delle chiese per tenere lontani i demoni. Altri pensano che questi doccioni simboleggiassero demoni, da cui i passanti avrebbero trovato scampo in chiesa.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Gargoyle

giovedì 3 maggio 2012

Golem. Che cosa è?

Quando si parla di paranormale, o comunque di tutti quegli argomenti legati al genere mistery bisogna ricordare che la scienza non riconosce come veri tutti i fenomeni ad essi correlati.

Nel Talmud, cioè nel complesso delle interpretazioni delle tradizioni e delle norme giuridiche ebraiche, esiste un passo dedicato all’ analisi della creazione dell’ uomo da parte di Dio. Così nello Sefer Jetzirah, (il Libro della Vita) vengono indicate le leggi da rispettare per plasmare un essere umano. L’ obbiettivo è quello di dare vita ad un Golem, un uomo artificiale fabbricato con il fango.

A partire dal secolo XI, in Germania e Polonia si diffuse una leggenda secondo la quale alcuni Rabbini, profondi conoscitori della QABBALAH possedevano il sapere indispensabile per fabbricare il Golem. Secondo la leggenda le statue di fango venivano animate tracciando sulla loro fronte i caratteri alif, mem e thaw, che da un punto di vista cabalistico sono analoghi a quelli che compongono il nome Adamo.

Questi Golem venivano utilizzati come dei veri e propri domestici fin quando non era più possibile usufruire dei loro servigi in quanto avevano il difetto di crescere giorno dopo giorno fino a diventare ingovernabili. Per porre rimedio al problema i rabbini dovevano con un trucco portare i Golem a inginocchiarsi e poi cancellare la parola alif dalla loro fronte.

Le lettere rimanenti meth, letteralmente significano morte, parola che portava i Golem a perdere vitalità cadendo rovinosamente al suolo dove rimanevano come semplici ammassi di fango. Un famoso romanzo che parla del Golem è “Der Golem” di Gustav Meyrink, da cui è stato tratto il film omonimo di Paul Wegener.

(Fonte: www.bvzm.com)