venerdì 30 settembre 2011

La leggenda di Agarthi

Secondo la leggenda Agarthi è un potente e inaccessibile regno occulto che si troverebbe all’ interno della terra.

Nella città, situata nell’ Asia centrale, vive il re del mondo, il più santo e potente degli uomini. Una delle prime fonti del mito del regno sotterraneo è “il Dio fumoso” di Willis George Emerson, pretesa autobiografia di un marinaio norvegese chiamato Olaf Jansen. Secondo Emerson, Jansen avrebbe navigato all’interno della Terra attraverso un’ apertura presso il Polo Nord.

Per due anni Jansen visse con gli abitanti del regno sotterraneo, il cui mondo sarebbe illuminato da un “Sole centrale fumoso”. Nella capitale di Agarthi , Shambala, sfolgorante città di cristallo, vivono i Goro e i Pandita, grandi saggi iniziati. Il palazzo del re del Mondo è circondato dai palazzi dei Goro, che comandano tutte le forze visibili ed invisibili della terra e possono fare qualsiasi cosa.

Il re del mondo giudica le azioni e i pensieri dei grandi, li aiuta e in certi casi può anche farli fallire. Un giorno apparirà davanti a tutti gli uomini buoni per condurli nella lotta contro i malvagi; ma questo tempo non è ancora venuto perché gli uomini più malvagi dell’ umanità non sono ancora nati.

L'esistenza di Agarthi è stata considerata seriamente da numerosi europei, come i seguaci della teosofia di Madame Blavatsky, la medium fondatrice della Società Teosofica Internazionale, che sosteneva di essere in contatto telepatico con gli antichi "Maestri sconosciuti", i sopravvissuti di una razza eletta vissuta tra Tibet e Nepal, i quali si sarebbero rifugiati in seguito a una spaventosa catastrofe nelle viscere della terra, dove avrebbero fondato la mitica Agarthi. Dalle dottrine esoteriche della Blavatsky trasse ispirazione, tra gli altri, la Società Thule, la società segreta di estrema destra che costituì il nucleo originale del Partito nazista di Hitler.

Tra gli ipotetici ingressi di Agarthi vi sono il deserto del Gobi, la Mongolia, il Polo Nord, il Polo Sud, e la Piramide di Giza.

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