Non ho mai contattato personalmente un’ agenzia letteraria, ma ho fatto diverse ricerche su Internet per comprendere se la loro intermediazione può rappresentare una chiave di svolta per uno scrittore non ancora affermato. Più di una volta, mi sono chiesto infatti se entrare in contatto con un agente letterario mi avrebbe potuto aiutare a trovare un editore disposto a pubblicare i miei libri (mi riferisco non alle piccole case editrici ma a quelle più famose). Sembra che le agenzie letterarie, perlomeno quelle più importanti, abbiano una sorta di canale preferenziale che gli consente di trovare presso gli editori l’ attenzione che gli aspiranti scrittori di solito non riescono ad avere. Personalmente credo che sia possibile (almeno per quelle più importanti). Dubito tuttavia che un’ agenzia letteraria importante lavori con un aspirante scrittore, che non abbia un considerevole talento letterario. Per quanto riguarda le agenzie letterarie meno conosciute, io non mi fiderei troppo. Probabilmente forniscono dei servizi che possono risultare utili. Lettura dei testi, schede di valutazione ecc… Dubito però che abbiano agganci validi nelle case editrici. L’ utilità di un’ agenzia in linea generale, è quindi quella di valutare le opere degli scrittori, fornendo dei giudizi e dei servizi a pagamento. Uno scrittore attento però, può imparare col tempo a migliorare le proprie opere sia da un punto di vista grammaticale, che stilistico. Può valutare con l’esperienza quali parti dei propri libri non sono funzionali al corretto svolgimento della storia narrata e possono essere quindi eliminate. Tutti noi abbiamo inoltre degli amici a cui fare leggere ciò che scriviamo. Naturalmente non tutti sono obbiettivi, ma se ci rivolgiamo a più persone e gli chiediamo di leggere quello che abbiamo scritto, potremo fare alla fine una sorta di media delle valutazioni e stabilire se il libro piace oppure no.
venerdì 23 settembre 2011
Le agenzie letterarie
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Sottoscrivo tutto. Aggiungo anche, da quello che ho visto in giro, che le agenzie letterarie grosse spesso hanno dei costi di lettura degli inediti molto elevati, proprio per fare una prima scrematura di partenza basata sulla convinzione che uno ha sul proprio lavoro (se credi veramente nel tuo lavoro e vuoi veramente impegnarti con un'agenzia seria sei anche disposto a pagare). Si parla di cifre tipo 600 euro solo per leggere e fare una scheda di valutazione dello scritto, che alla fine può anche essere rifiutato.
RispondiEliminaProprio perché le agenzie grosse viaggiano su queste cifre, dubito fortemente di quelle che fanno servizi gratuiti o low-cost per la semplice valutazione del manoscritto (per non parlare di quelle che ti fanno l'editing per un centinaio di euro). Non credo che abbiamo la competenza necessaria né per valutare né per fare un editing degno di nota (gli editor professionisti costano!), né tanto meno per riuscire a "vendere" la tua opera ad un grande editore.