martedì 20 settembre 2011

Scrivere Fantascienza

Pubblicare libri di fantascienza in Italia è molto difficile. Gli appassionati di questo genere letterario non sono molti e i grossi editori preferiscono tradurre opere di autori stranieri conosciuti in tutto il mondo piuttosto che investire il proprio denaro dando spazio ad autori italiani.

Esistono tuttavia alcuni concorsi letterari, il più importante dei quali è il premio Urania organizzato annualmente dalla Mondadori che danno la possibilità agli autori della nostra nazione di gareggiare con altri scrittori, per aggiudicarsi il premio finale, che consiste appunto nella pubblicazione del loro libro.

Tuttavia, vincere un concorso letterario non significa diventare scrittori professionisti. Attualmente in Italia esistono solo uno o due scrittori  che si guadagnano da vivere pubblicando libri di fantascienza. Tutti gli altri (compreso il sottoscritto) si dedicano a questo genere letterario fondamentalmente per hobby.

La letteratura di genere (horror, fantascienza, fantasy) nel nostro paese ha da sempre un mercato più ristretto rispetto alla narrativa. E’ una situazione che difficilmente potrà cambiare e che quindi deve essere accettata.

D’altra parte ci sono tanti buoni motivi per scrivere, anche se non si riesce ad avere un riscontro economico.

Un discorso a parte invece, va fatto per la piccola editoria, che spesso è disponibile a pubblicare anche gli autori italiani di fantascienza. Purtroppo però i piccoli editori chiedono di solito contributi economici, e questo per un autore rappresenta spesso un forte deterrente. Ma parlerò dell’ argomento in qualche altro post.

1 commento:

  1. In realtà, qualunque cosa si scriva, anche se si viene pubblicati, in Italia le possibilità di campare facendo esclusivamente lo scrittore di romanzi sono bassissime. Gli stessi scrittori famosi in genere fanno anche altre cose (magari sempre legate in qualche modo alla scrittura, anche se non necessariamente). Scrivere romanzi è un'attività che deve essere intrapresa come qualcosa di collaterale, per cui tanto vale scrivere ciò che ci piace, fregandosene del mercato.

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