venerdì 30 dicembre 2011

Banshee. Figure leggendarie della mitologia irlandese.

La mia opinione in proposito è che si tratta solo di figure mitologiche.

Il termine “banshee” letteralmente significa “donna delle fate” e viene di solito attribuito in Irlanda a misteriose apparizioni il cui pianto doloroso preannuncia la morte.


Una psichiatra irlandese ha raccolto le testimonianze di persone che sostengono di aver udito lamenti molto tristi, che come canti funebri annunciavano un lutto imminente. Quello delle “banshee” è un lamento commovente che si va di solito attenuando col passare del tempo.


Le “banshee” hanno pianto la morte di molti antichi eroi come il Re Connor McNessa e altri grandi uomini irlandesi che, nel corso dei secoli, hanno animato la storia di quel paese.

Il guadagno on line. Miraggio o realtà?

E' un aspirazione di molti appassionati di informatica, riuscire a guadagnare on line. La strada più vera per raggiungere questo obbiettivo, è legata all' impegno personale ed alla volontà di acquisire competenze utili da spendere nel lavoro.


Personalmente ho compreso nel corso degli anni, che per quanto riguarda il guadagno on line, non è questione di quale sia il banner migliore per farti guadagnare, la faccenda non è così semplice. E' mia opinione che integrare forme diverse di guadagno sia la scelta migliore.


Molti esperti di guadagno on line parlano bene del mercato degli ebook e degli infoprodotti. Così mi è capitato di leggere su Internet che si pensa che il tipo di business che probabilmente si svilupperà di più nei prossimi venti anni sarà quello dell' e-learning.


Per guadagnare invece con banner ed annunci contestuali è indispensabile  avere un sito, oppure un blog od un forum che riceva migliaia di visite giornaliere.

mercoledì 21 dicembre 2011

Il Monacello. Un personaggio del folclore popolare.

Secondo il folclore popolare il Monacello è uno spiritello dispettoso che appartiene al mondo dei folletti. Sono molto le storie, vere o inventate che lo vedono protagonista. La sua leggenda è nata nel napoletano.


Piccolo – il suo aspetto è quello di un nanerottolo alto all’ incirca quanto un bambino di tre anni – ama vestirsi come un frate (da qui il nome monacello).


E’ un folletto casalingo, pessimo inquilino, in quanto sempre pronto a far danni. Disturba le persone, quando meno se lo aspettano, arrivando sempre all’ improvviso, di solito poco prima che si addormentino. Alle volte si affeziona agli abitanti della casa, e li segue per tutta la loro vita anche se si trasferiscono in un’ altra abitazione.


Veloce e imprendibile, ama intrecciare le criniere dei cavalli. E’ il responsabile di un gran numero di scherzi: nasconde gli oggetti, rompe piatti e bicchieri, leva improvvisamente le coperte alle persone che dormono. Adora inoltre sedersi sulle loro pance in modo da impedirgli di respirare correttamente. In questi casi provoca nelle sue vittime degli incubi pieni di visioni angoscianti.


Un’ altra attività prediletta dal folletto è quella di appoggiarsi alle donne quando sono al letto provocandone il lamento e il desiderio.

Il monacello porta sulla testa un bizzarro cappello rosso a cui è molto attaccato. Secondo la leggenda, chi abbia la fortuna di sottrarglielo in un momento di distrazione, potrà costringerlo a rivelare l’ ubicazione di una pentola magica piena di monete d’ oro.

E-commerce. Quando può funzionare.

Il commercio elettronico rappresenta oggi un canale parallelo di vendita per un gran numero di attività.


Dato che oggi i sistemi di transazione on line sono più sicuri, le persone sono meno restie a fare acquisti on line.


L' e-commerce è già un' importante fonte di reddito per molti commercianti. Per mettersi in questo settore è indispensabile però un impegno non indifferente.


E' inoltre importante scegliere una nicchia di mercato.


Fra i numerosi software presenti sul mercato ne è esistono naturalmente diversi adatti al commercio elettronico. Certi sono open-source, altri sono a pagamento.


E' possibile inoltre aprire un sito di commercio elettronico su e-bay.

lunedì 19 dicembre 2011

Il leprechaun. Di cosa si tratta?

Il leprechaun, tipico gnomo del folclore e dalla mitologia Irlandese è da sempre considerato parte del “popolo delle fate”.

Secondo la tradizione i leprechaun abitavano l’ isola prima dell’ arrivo dei Celti; per questa ragione sono spesso messi in relazione con tutti quei luoghi caratterizzati da strutture megalitiche e da ruderi di costruzioni di epoca pre-celtica.

Il loro aspetto è quello di uomini anziani, amanti della solitudine e delle burle. Il loro passatempo preferito è quello di costruire scarpe per il popolo delle fate e per se stessi.

I leprechaun sono gnomi molto ricchi, abituati ad occultare i loro tesori in località nascoste. Chi riesce a catturarli può con domande specifiche portarli a rivelare l’ ubicazione delle loro ricchezze. Nella maggior parte dei casi però, i leprechaun trovano all’ ultimo momento il modo di confondere chi ha ottenuto queste informazioni, in modo da recuperare il proprio oro.

Lo stereotipo moderno di queste creature è praticamente invariabile: si tratterebbe di uomini alti meno di un metro, con una giacca a falde color verde smeraldo, che indossano un cappello a tricorno, un grembiule da lavoro in pelle, un panciotto di lana, pantaloni alla zuava, calze al ginocchio, scarpe di pelle con fibbie d'argento e redingote. Hanno la barba, e fumano la pipa.

Un altro elemento caratteristico dei leprechaun è la borsa che portano a tracolla, che contiene un unico scellino che ricompare subito dopo essere stato speso.

venerdì 16 dicembre 2011

Lo Spiritismo. Allan Kardec il suo fondatore.

Oggi un po' tutti sanno che moltissime persone sono state truffate da medium ed esperti di sedute spiritiche. Quanto segue quindi è solo a titolo conoscitivo. Per diversi anni mi sono interessato di esoterismo e così ho pensato di inserire articoli di un mio vecchio sito su questo blog.


Lo spiritismo è una dottrina filosofica apparsa nel 1857 in Francia, codificata da Allan Kardec. In seguito si è anche evoluto in varie forme di pratica religiosa.


Le persone che aderiscono allo spiritismo sono milioni, uno dei paesi dove è più diffuso è il Brasile.


Il termine spiritismo fu utilizzato per la prima volta da Allan Kardec nella sua introduzione de Le Livre des Esprits, libro in cui lo studioso riportò i risultati di due anni di investigazioni sui fenomeni paranormali e in particolare su quelli che avvenivano nelle sedute spiritiche (nel corso delle quali Kardec dialogava con i defunti grazie all’ intermediazione dei medium e poneva loro delle domande).


Le questioni contenute nel libro riguardano l’ origine dell’ universo e dell’uomo, l’esistenza fisica e spirituale dell’ essere ed i problemi sociali e morali dell’ umanità.


(Fonte: Wikipedia, l’ enciclopedia libera)

Il lavoro autonomo. La formazione.

Essere un lavoratore autonomo significa anche avere una certa preparazione nel campo in cui si opera.


Non sempre è necessaria una laurea per svolgere certe attività. Alle volte è sufficiente aver frequentato un corso professionale, o aver studiato presso una scuola privata. Certe volte alcune persone sono addirittura autodidatte.


Altri fattori importanti sono l'esperienza lavorativa, l'impegno e la creatività.


Altre persone si formano iscrivendosi a dei corsi on line oppure acquistando o scaricando da Internet degli ebooks.


Articolo di approfondimento:


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mercoledì 14 dicembre 2011

Poltergeist. Che cosa è?

La fonte da cui ho attinto per scrivere questo articolo è wikipedia.

Quando si tratta di paranormale, vale quanto ho già detto in altri articoli. La scienza non riconosce ancora questi fenomeni che vengono studiati soprattutto dai parapsicologi.


Il termine Poltergeist è di origini tedesche e letteralmente significa spirito rumoroso. Con questo termine si indicano uno o più fenomeni paranormali che di solito si manifestano nello stesso luogo e nello stesso arco temporale in situazioni specifiche.

Le manifestazioni di un poltergeist sono di diverso genere. L’elemento ricorrente è il movimento improvviso di oggetti: quadri che cadono, mobili che si spostano, elettrodomestici che si accendono e si spengono, ecc..
Parallelamente a questi si sviluppano altri fenomeni come l’autocombustione, la levitazione di persone, e la produzione di voci e di suoni.

I Poltergeist durano di solito poche settimane o alcuni mesi al massimo. Nella maggior parte dei casi si manifestano in presenza di una persona ancora in età adolescenziale che a sua insaputa (a detta dei parapsicologi) è la causa dei fenomeni.

E’ questa l’interpretazione più moderna, che si differenzia notevolmente da quelle del passato che consideravano il poltergeist opera del demonio o degli spiriti dei defunti.

Il Poltergeist non sarebbe altro che un fenomeno di psicocinesi spontanea ricorrente, che tende a svilupparsi nelle vicinanze di un adolescente, vittima inconsapevole di conflitti inconsci legati ad impulsi sessuali e ad aggressività repressa.

Gli studiosi hanno messo anche in evidenza una corrispondenza -nei casi in cui sono coinvolte giovani donne - con le mestruazione del soggetto, agente inconsapevole del fenomeno.

Cosa si intende esattamente per lavoro autonomo?

Oggi il lavoro autonomo ha assunto una certa importanza data la crisi occupazionale che il nostro paese sta vivendo.


A differenza del lavoratore subordinato quello autonomo non mette a disposizione di terzi il proprio potenziale lavorativo, ma si impegna soltanto a raggiungere un determinato risultato.


Il committente non lo può controllare e non gli può nemmeno imporre una determinata scelta.


Tuttavia il prestatore di lavoro autonomo è obbligato al rispetto di limiti previsti in un contratto.

Articolo di approfondimento.


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lunedì 12 dicembre 2011

La magia. Una definizione particolareggiata.

Quanto segue deve essere letto solo per il suo contenuto storico. Non è mia intenzione invogliare persone intelligenti ad occuparsi di magia.


Nell’ antichità la magia era uno dei sistemi più utilizzati dagli uomini per affrontare i problemi dell’ esistenza e della conoscenza sia individuale che quotidiana, sia di popolo, che di razza.

Nella figura del mago, l’uomo ha sempre visto l’essere che era in grado di conoscere le forze naturali, di canalizzarle, di orientarle, utilizzandole quando possibile nella maniera più opportuna.

Per questa ragione il mago, può essere considerato il primo personaggio paranormale della storia sia umana che scientifica.

La magia implicava conoscenze generali unificate, ed era considerata arte e scienza nello stesso tempo perché comportava nelle sua pratiche un modo di agire metodico, costante e regolato che se ben applicato dava dei buoni risultati.

Rispetto all’ uomo comune il mago era consapevole di formare un tutt’ uno con l’universo e di avere quindi una responsabilità cosciente per le azioni da lui messe in atto nel corso dei rituali e delle pratiche magiche.

(Fonte: Massimo Inardi - Giovanni Iannuzzo, Parapsicologia Realtà Contestata, Sugarco Edizioni).

Come promuovere un' attività on line

Esiste un numero non indifferente di attività che possono essere promosse attraverso Internet.


I classici strumenti di promozione sono il sito web, il blog, il forum ed oggi pure i social media. E' importante stabilire la tipologia di visitatori cui è rivolta la propria attività, facendo anche attenzione a quella che dovrebbe essere la loro provenienza.


Come ho già detto, gli strumenti classici per la promozione di un' attività on line sono il blog, il sito web ed il forum. A questi si affiancano sistemi di promozione molto interessanti come l' article marketing, il social media marketing, ed il viral marketing


E' importante prima di lanciarsi in questo tipo di investimenti, fare una valutazione molto attenta dei costi, stabilendo anche quale budget si ha a disposizione per eventuali azioni pubblicitarie.


Soprattutto all' inizio, quando si hanno soprattutto spese, valutare con attenzione i costi serve a non fare il passo più lungo della gamba.


Articolo di approfondimento:
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venerdì 9 dicembre 2011

Divinazione o profezia

Prima di proseguire con questo post, voglio aprire una breve parentesi. Delle esperienze negative che ho avuto al riguardo mi hanno portato a diffidare enormemente di tutte le arti divinatorie e delle profezie di tutti i generi.

Tutta la storia dell’ umanità è costellata di episodi che fanno pensare alla innata capacità, posseduta in modo particolare da alcuni uomini, sia in modo naturale, sia attraverso ritualità o per acquisizione di speciali stati variati della coscienza vigile, di vedere oltre le barriere dello spazio e del tempo.

Fenomeni di divinazione sono presenti sia negli stadi più primitivi delle civiltà, sia nelle ritualità magiche e negli apparati religiosi di ogni tempo e paese. Maghi più o meno celebri, sacerdoti di varie religioni e figure isolate di profeti ed ispirati compongono un lungo elenco di personaggi che da sempre popolano i libri di storia dalle origini ai giorni nostri.

Le cosiddette “mantiche” o “arti divinatorie” vengono praticate tuttora diffusamente. Fra queste bisogna ricordare la rabdomanzia, la radioestesia, la cartomanzia, la chiromanzia, la caffeomanzia e altre innumerevoli pratiche il cui uso è molto meno frequente.

(Fonte: Massimo Inardi - Giovanni Iannuzzo, Parapsicologia Realtà Contestata, Sugarco Edizioni).

Lavorare in proprio conviene?

Oggi con la crisi occupazionale che ha colpito un po' tutta l' Italia, le libere professioni hanno assunto un ruolo chiave nella lotta contro la disoccupazione. Nonostante ciò, l' idea di lavorare in proprio non convince ancora tutte le persone. Molti preferiscono ancora andare alla ricerca del posto fisso. Naturalmente ciò ha una sua logica, dati i vantaggi che ne conseguono.


Io stesso attualmente sono un professionista indipendente. Nella società di oggi è molto importante la creatività e la volontà di documentarsi costantemente ed acquisire sempre nuove competenze in modo tale da riuscire ad orientarsi in un mondo lavorativo ed in un mercato che sono problematici.


Naturalmente ciò richiede un notevole impegno psicofisico, ed una grande motivazione. E' indispensabile inoltre essere molto organizzati e non permettere alla pigrizia di prendere il sopravvento. Se lavori in proprio devi essere tu, a organizzare il tuo tempo, devi impegnarti personalmente in tal senso organizzando in modo produtttivo le tue giornate.


Lavorare in proprio presenta però dei vantaggi innegabili. Vi è una maggiore libertà e spesso, se si lavora in un campo che appassiona, si è anche meno alienati. Qualche volta grazie a lavoro in proprio qualche persona riesce a realizzare pienamente il proprio potenziale umano.

mercoledì 7 dicembre 2011

L' astrologia, ovvero un' antica attività divinatoria.

L’ astrologia è forse l’ attività divinatoria dell’uomo più elementare e primitiva, perché basata sull’osservazione metodica e prolungata nei secoli dei movimenti degli astri e delle stelle del firmamento.

Gli astronomi (o astrologi) di Babilonia che furono fra i primi maestri di questa disciplina, oltre a concepire l’esistenza di un rapporto fra l’essere umano e il cosmo, si spinsero alla ricerca di una spiegazione razionale delle leggi dell’universo.

Alcuni studiosi recentemente hanno compiuto uno studio su oltre venticinquemila oroscopi, trovando una conferma statistica del rapporto fra le posizioni planetarie alla nascita e precisi aspetti della struttura psichica dell’uomo. Ulteriori conferme dei risultati di questi studi, dimostrerebbero l’utilità della pratica astrologica come strumento conoscitivo della psiche umana.

(Fonte: Massimo Inardi - Giovanni Iannuzzo, Parapsicologia Realtà Contestata, Sugarco Edizioni).

Il guadagno on line. Alcune considerazioni.

Molti sistemi di guadagno pubblicizzati su certi siti web, si rivelano spesso fallimentari. Quello del guadagno on line è un settore in cui c'è da sempre una certa disinformazione.


Chi però decide di documentarsi, e spende molto tempo a cercare di comprendere cosa funziona e cosa invece non può andare ha sicuramente delle chance in più, rispetto a chi ha una scarsa volontà e si affida al primo sistema di guadagno di cui legge su Internet.


In questo senso è importante documentarsi sulle nuove tecnologie, e investire un po' di soldi per acquistare libri di informatica, web marketing, ecc...


Quella del guadagno on line è una strada che si può tentare, ma è indispensabile studiare parecchio, e sperimentare tanti sistemi diversi, spesso utilizzandoli contemporaneamente sul proprio blog o sito web.

lunedì 5 dicembre 2011

La stregoneria. Una definizione.

La stregoneria, detta anche magia nera, è una forma cerimoniale, volta a danneggiare il prossimo o a costringerlo ad azioni che andrebbero addirittura contro la sua volontà. Notissime streghe furono le celeberrime Circe e Medea dell’antichità greca classica.

Le principali civiltà e religioni combatterono la stregoneria perseguitando chi la praticava. Nel Medioevo e nel Rinascimento, la Chiesa cattolica, attraverso l’inquisizione fece una vera e propria strage di streghe e stregoni, spesso sulla base di semplici sospetti o illazioni.

Non è da escludersi che nel corso dei sabba e delle cerimonie di magia nera le persone coinvolte entrassero in una specie di trance o di invasamento prodotto dall’ambiente e dall’ atmosfera contagiosamente isterico-mistica, diventando inconsapevoli agenti di fenomeni paranormali.

(Fonte: Massimo Inardi - Giovanni Iannuzzo, Parapsicologia Realtà Contestata, Sugarco Edizioni).

Un sito per un libro

Per promuovere un libro oltre un blog si può naturalmente creare un sito. E’ quello che ho fatto in questi giorni, per fare un po’ di pubblicità a Jonathan Lawson il personaggio fantastico che ho creato alcuni anni fa e su cui ho già scritto un romanzo.

Il sito è a questo indirizzo:

Vai al sito Internet del libro

La mia idea è di aprire un account su qualche social network e cercare col tempo di spostare del traffico dalla mia pagina personale sul social network al sito di presentazione del libro.

Dopo diversi mesi, o forse un anno, tirerò le somme e cercherò di capire se è un sistema che funziona.
Non ho molta esperienza per quanto riguarda le tecniche di promozione attraverso i social network, e proprio per questo voglio sperimentare in prima persona dopo essermi documentato.

Non di rado ho letto su blog specialistici su Internet, della possibilità di spostare molte visite su blog e siti, grazie ad un intelligente lavoro di promozione svolto su social network come myspace e facebook.

Io sono più orientato a provare ad utilizzare myspace, che già in passato è stato usato da gruppi musicali poco conosciuti per promuovere il proprio lavoro.

So che Facebook in questo momento è fra tutti i servizi di questo genere il più sfruttato e forse quello che da i migliori risultati, per adesso però voglio provare con un altro social network.

Differenze fra romanzo e racconto

Molti scrittori sono bravissimi a scrivere racconti, ma non ottengono risultati altrettanto apprezzabili quando cercano di scrivere romanzi.


Per altri è l’esatto contrario. I loro romanzi sono di grandissimo interesse, mentre i racconti lasciano un po’ a desiderare.


Se siete più portati a scrivere racconti, lo scoprirete col trascorrere del tempo. Io ho ottenuto fino a questo momento più giudizi e critiche positivi con le mie storie brevi. Spero di riuscire prima o poi a capovolgere la situazione.


Le case editrici in Italia sono più portate a pubblicare romanzi, per ragioni che non mi sono ancora del tutto chiare. Sembra che le antologie di racconti non incontrino lo stesso gradimento da parte dei lettori e vendano quindi un pò meno.


Il racconto di solito viene costruito partendo da una situazione. Credo di poter affermare che nelle storie brevi la situazione da cui nasce l’intera storia rivesta un’ importanza superiore ai fini narrativi, rispetto ai personaggi.


Nel romanzo invece i personaggi hanno un’ importanza cruciale, sono i pilastri su cui si fonda la narrazione. Se i caratteri dei personaggi non sono costruiti con maestria, il libro avrà poche possibilità di successo.


I personaggi di un racconto possono essere descritti senza approfondire eccessivamente la loro psicologia. Sarà la storia ad attirare l’attenzione dei lettori. D’altra parte una storia breve è fondata sull’ immediatezza.


Il lettore non si perderà nelle pagine di un libro che richiede ore e ore di lettura. Un racconto di solito si legge in una ventina di minuti.


Scrivere racconti per me è sempre stato meno impegnativo. Non bisogna però pensare che le storie brevi siano meno interessanti di quelle lunghe.


Fra le tante storie che ho letto ricordò un elevato numero di racconti bellissimi. I romanzi straordinari a mio parere, sono invece un po’ meno.


Naturalmente i gusti sono soggettivi. Quella che ho espresso è soltanto la mia opinione.

venerdì 2 dicembre 2011

La cabala. Cosa è veramente?

La Cabala è una dottrina esoterica di origine ebraica. Essa è costituita da un insieme di nozioni e di tradizioni che hanno come obbiettivo e scopo ultimo quello di interpretare non in chiave letterale e scoperta, bensì occulta e quindi anche divinatoria, i versetti, e le singole lettere (dei versetti) dell’ Antico Testamento.

Le sue origini vengono fatte risalire al creatore, che attraverso l’ Angelo dei misteri l’avrebbe insegnata ad Adamo, che poi per mezzo del figlio Seth, l’avrebbe trasmessa a Noè per salvarla dal diluvio. Da Noè, attraverso Abramo le conoscenze cabalistiche sarebbero passate in Egitto per essere riscoperte da Mosè, il quale le avrebbe purificate, velandone però la sostanza segreta, per trasmetterle finalmente ai grandi iniziati.

Altri sostengono che la Cabala ha invece solo origini egiziane.

Un grande cabalista pare sia stato Nostradamus; per alcuni studiosi le sue facoltà divinatorie non sarebbero state altro che il risultato della sua totale immedesimazione nei principi e nelle conoscenze della Cabala.

(Fonte: Massimo Inardi - Giovanni Iannuzzo, Parapsicologia Realtà Contestata, Sugarco Edizioni).

Scrivete quando siete di buon umore.

Ho cominciato a scrivere ai tempi dell’ università, per provare ad esprimere la creatività che sentivo dentro di me.

A quei tempi cercavo di scrivere tutti i giorni almeno un’ ora al giorno, sia che mi sentissi bene, sia che mi sentissi male.

Per circa tre o quattro anni – non ricordo bene – sono andato avanti senza interruzioni con risultati altalenanti. In certi periodi scrivevo peggio in altri scrivevo meglio.

Oggi non scrivo più quando non mi va, quando sono di cattivo umore o non mi sento molto bene.

E’ importante considerare una cosa molto importante. Io, come tante delle persone che leggono il mio blog, sono uno scrittore dilettante, non un professionista.

Se si scrive per passione e non si hanno delle scadenze, è importante porsi una domanda. Perché mai dovrei affliggermi, se scrivere per me è soprattutto una passione?

Questo non significa diventare degli aspiranti scrittori pigri. Una certa disciplina ci vuole. Ma per tutti noi, i periodi della vita non sono sempre buoni, anzi alle volte ci troviamo ad affrontare dei problemi veramente grossi. Ha senso aggiungere un ulteriore motivo di afflizione in quei periodi?

Quindi è importante trovare la giusta misura, fra disciplina e organizzazione ed una corretta valutazione dei nostri stati d’animo e del nostro equilibrio psicofisico. Scrivere per voi deve essere un piacere.

Pensare prima di scrivere.

Quando viene un’ idea per una storia, non sempre conviene mettersi subito a scrivere.


Spesso può essere una buona idea, aspettare e dedicarsi ad altro. Nel frattempo si può continuare a riflettere sull’ idea che si è avuta.


Perché partendo da un’ idea semplice si può costruire una piccola trama. Alle volte l’ idea che si ha in mente è un po’ vaga, quindi non è affatto un errore lavorarci ancora un po’ prima di metterla su carta.


Quando verrà il momento di scrivere, prendete un blocco per appunti e mettete su carta tutto ciò che la vostra mente ha elaborato.


Scrivete senza porvi problemi di stile riempiendo tutti i fogli che volete. In seguito rileggete ciò che avete scritto e provate a sintetizzarlo.


Potreste provare a riassumere il tutto fino a creare una vera e propria scaletta. Vi servirà per scrivere il vostro romanzo.

giovedì 1 dicembre 2011

Cosa si intendeva per alchimia?

L’ Alchimia ha rappresentato nei secoli passati un suggestivo fenomeno psico-spirituale, il cui fine ultimo era quello di agire sulla materia e sulla psiche, in modo da far raggiungere allo studioso di questa disciplina l’ascesi mistica e spirituale e il conseguimento di un grande livello di purezza interiore e consapevolezza.

Chi arrivava a tale livello, poteva anche sviluppare spiccate capacità extrasensoriali entrando in intimo contatto con l’intero universo.

Quest’ ultimo era concepito dagli alchimisti come una grande struttura vivente, pensante ed animata da energie vitali che continuamente si affaticano per pervenire ad un processo di purificazione sempre più grande.

L’ alchimia comprendeva al suo interno un insieme di pratiche di iniziazione, di continenza sessuale, di conoscenza astrologica e di amore reciproco e disinteressato verso il prossimo.

(Fonte: Massimo Inardi - Giovanni Iannuzzo, Parapsicologia Realtà Contestata, Sugarco Edizioni).

Tipi di narrazione

Una storia può essere raccontata sia in prima che in terza persona. Il racconto in terza persona è più adatto a rappresentare emozioni e sentimenti, quello in prima persona è particolarmente idoneo invece per le storie costituite soprattutto da avvenimenti.


Un’ altra forma che si può utilizzare è quella della lettera. Se leggete molto, probabilmente vi sarà capitato qualche volta di leggere qualche libro, costruito come una sequenza di lettere fra due amici o innamorati.


Altra forma di narrazione che si può utilizzare è quella del diario. Un esempio è 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire di Melissa P.


Le forme di narrazione sono diverse, è importante trovare quella più adatta al libro che vogliamo scrivere.


Qualche tempo fa, ho trovato persino un libro, composto da una lunga sequenza di e-mail che mettevano in luce certi aspetti psicologici dei surfisti di Internet.

Usare la logica quando si scrive una storia.

Molto spesso dentro di noi nasce un’ idea per una storia, un’ idea che può essere più o meno valida.


Dei meccanismi psicologici alla base di questo processo ho già parlato. Adesso però è doveroso parlare di quanto la logica influisca sulle fasi successive del processo di creazione di un racconto o di un romanzo. Avere un’ idea infatti non basta.


Ciò che scriviamo deve essere credibile. Bisogna costruire una robusta trama avendo cura di lavorare anche a delle sottotrame collegate da un unico filone logico.


Bisogna inoltre lavorare sui personaggi e sui loro ruoli in relazione alla storia. E’ probabile che la nostra storia non sia delle più originali. Molte volte effettivamente è meglio lasciar perdere.


Ma se continuate a dedicarvi con passione alla scrittura prima o poi una buona idea vi verrà di sicuro. A quel punto sarà importante non sprecarla scrivendo un racconto o un romanzo costruito male.


Anche quando la storia che si ha in mente non è incredibilmente originale, la si può rendere più interessante raccontandola in modo inusuale. Già, perché le storie si possono raccontare in tanti modi diversi. Ma di questo parlerò in un altro post.

mercoledì 30 novembre 2011

Che cosa è la Precognizione?

Con il termine Precognizione ci si riferisce ad una facoltà posseduta da alcuni individui, legata alla capacità di conoscere in anticipo eventi futuri che non sono in alcun modo prevedibili.


Come la chiaroveggenza e la telepatia, la precognizione fa parte delle cosiddette percezioni extrasensoriali Esp, e più in generale della sfera delle facoltà paranormali. Rientra quindi nel campo di indagine della parapsicologia.


Affinché eventi di tipo precognitivo possano essere oggetto di indagine, è importante che vengano comunicati per iscritto prima del loro avverarsi, attraverso una descrizione dettagliata (che includa un gran numero di particolari in modo da poter escludere la mera coincidenza) e il loro avverarsi deve essere del tutto indipendente dalle azioni di chi li ha predetti e da chi ne è partecipe in prima persona.

Lo scrittore free lance

Cosa significa oggi essere uno scrittore free lance?


Di certo può significare tante cose. Innanzitutto bisogna distinguere chi scrivendo si occupa di arte, da chi invece si occupa di comunicazione.


E’ ad esempio il blogger uno scrittore free lance? Di certo lo è se riesce a guadagnare con i contenuti che produce.


C’ è anche chi collabora con importanti testate giornalistiche e viene pagato per gli articoli che scrive.

La situazione è di certo differente a seconda del paese in cui si vive. Nei paesi anglossassoni probabilmente gli scrittori free lance hanno più possibilità di remunerare il proprio lavoro.

Non scrivete per moda!

Sono molte le motivazioni che spingono una persona a scrivere romanzi, racconti o poesie. Certe sono più valide e comprensibili altre un po’ meno.


Ma di tutte le ragioni, l’unica che trovo veramente ridicola è quella legata al desiderio di scrivere per moda, o meglio, scrivere per sembrare più fichi.


Oggi scrivere è diventata per molti una necessità (e mi riferisco alla possibilità di esprimere la propria creatività), per altri una semplice moda.


Se scrivete perché avete visto un vostro amico che ha già all’ attivo il suo bel romanzo e avete provato un po’ di invidia perché c’è qualche ragazza che lo ha guardato con ammirazione, mentre a voi ha fatto a stento un sorriso, sappiate che difficilmente continuerete a scrivere nel corso degli anni.


E’ indispensabile che la vostra motivazione sia più vera, che le sue radici siano più profonde, affondando nel profondo del vostro animo.


Solo in questo caso riuscirete a fare realmente qualcosa di bello per voi stessi, pur rimanendo degli autori non professionisti.


Ci sono già tante mode, tanti stereotipi, non trasformiamo anche la scrittura nell’ ennesimo fenomeno del momento…

martedì 29 novembre 2011

La telepatia. Esiste veramente?

La telepatia, fenomeno extrasensoriale al centro di numerosi studi e dibattiti, è la capacità di comunicare attraverso il pensiero, senza l’utilizzo di altri sensi o strumenti. Come le altre facoltà paranormali, rientra nel campo di indagine della parapsicologia.
I primi studi sulla telepatia risalgono al diciannovesimo secolo. A quel tempo si pensava che il cervello umano fosse in grado di trasmettere informazioni attraverso le onde elettromagnetiche. Gli esperimenti del fisiologo sovietico Leonid Varsilev, (attraverso i quali due soggetti in comunicazione telepatica venivano posti in camere di piombo separate, che impedivano quindi il passaggio di onde elettromagnetiche) dimostrarono però, che questa ipotesi non aveva alcun fondamento.
Nel 1930 fu aperto negli Stati Uniti d’ America il primo laboratorio di parapsicologia. Il professor Joseph Rhine della Duke University di Durham vi condusse numerosi esperimenti con l’ ausilio delle carte Zener, per dimostrare l’effettiva esistenza del fenomeno. Gli studi di Rhine vennero in seguito criticati aspramente perché il metodo di indagine da lui utilizzato non era corretto.
Fra il 1970 e il 1980 ulteriori studi sulla telepatia vennero condotti dal parapsicologo Charles Honorton, che utilizzò una nuova metodologia di studio. Nei suoi esperimenti, i soggetti venivano isolati da un punto di vista sensoriale, applicando ai loro occhi due mezze palline da ping-pong e alle loro orecchie una cuffia che emetteva un “rumore di fondo”. In queste condizioni i soggetti dovevano tentare di captare immagini o informazioni inviate da un partner (che fungeva da agente di trasmissione) che si trovava in un’ altra stanza. Come era già accaduto al tempo delle ricerche di Rhine, Honorton pensava di aver ottenuto risultati significativi che dimostravano l’esistenza della telepatia.
Anche i suoi studi tuttavia, vennero criticati da studiosi e scettici pronti a dimostrare che anche il suo metodo di indagine non era esente da errori.
Dopo anni di studi e di diatribe non disponiamo ancora di prove definitive riguardo l’ esistenza del fenomeno. C’è chi considera la telepatia già dimostrata scientificamente, e chi invece ne nega con convinzione l’esistenza.
A tutt’ oggi la questione rimane aperta.

Fonte: wikipedia, l'enciclopedia libera

Alcune Riflessioni Sugli Ebooks

Anche se gli ebooks si stanno pian piano diffondendo sempre di più, i libri su carta continuano a mantenere sul mercato il proprio dominio incontrastato.


Molti di noi preferiscono ancora leggere i libri tradizionali, per una lunga serie di ragioni che non starò qui ad elencare.


Oggi però esistono molti dispositivi diversi che permettono di leggere gli ebooks. Un’ aspirante autore che desidera fare conoscere le sue opere può anche scegliere questa strada.


Distribuire ebooks attraverso Internet è molto semplice. Le possibilità sono diverse:


a) Siti specializzati che li diffondono gratuitamente. Solo quelli free però.


b) Piccole case editrici che li vendono on line. Naturalmente però prima dovranno accettare il vostro libro.


c) Potete anche provare a venderli su e-bay. Soprattutto se si tratta di ebooks di formazione.


d) Siti che si occupano di distribuire prodotti gratuiti di vario genere.


Personalmente leggo spesso ebooks di formazione distribuiti con licenze gratuite. Per quanto riguarda la narrativa invece avrò letto in tutto due o tre libri elettronici.


Potete distribuire gratuitamente l’opera integrale (proteggendola con una licenza creative commons), oppure soltanto un estratto.


Personalmente se dovessi scegliere fra distribuire un ebook completo oppure un estratto probabilmente opterei per quest’ ultima possibilità.


Dipende però, da quali sono le vostre intenzioni. Se volete soltanto incuriosire dei lettori per spingerli a comprare il vostro libro allora vi conviene distribuire un estratto dello stesso. Se volete invece acquisire notorietà, fare leggere il vostro libro a molte persone, ricevere critiche o consigli, allora forse vi conviene distribuirlo nella versione integrale.

La seconda stesura. Alcune riflessioni.

La seconda stesura di un libro è sicuramente una delle fasi più importanti e delicate del lavoro di uno scrittore professionista o di un aspirante autore.


In questa fase è importante innanzitutto correggere tutti gli errori di battitura (o di distrazione) avvenuti nel corso della prima stesura.


Spesso anche quando è attivato il correttore ortografico, è facile che si commettano degli errori che non vengono individuati dal computer, in quanto le parole sono corrette, ma non pertinenti al periodo che si è scritto.


Ad esempio se scrivete: Ho visto il cieli è ho provato una profonda emozione. Il correttore ortografico non segnalerà l’ errore. In un libro di centinaia di pagine questo tipo di errore si verifica spesso.


Nella seconda stesura di solito è buona norma effettuare dei tagli, riducendo le dimensioni di quei capitoli dove ci si è dilungati eccessivamente nelle descrizioni degli ambienti o nei dialoghi.


Stephen King nel suo libro On Writing consiglia di solito di ridurre del 10% la quantità di parole che sono state utilizzate al momento della prima stesura.


Effettuare dei tagli in punti strategici rende spesso un romanzo molto più scorrevole e di più sicuro impatto.

Particolare attenzione bisogna inoltre prestare alla trama del romanzo, cercando di comprendere se si sono compiuti degli errori all’interno della struttura logica dell’ opera.

venerdì 25 novembre 2011

PSI. Che cosa è? Esiste realmente?

I fenomeni PSI rappresentano un’ ampia casistica di manifestazioni di varia natura (la cui reale esistenza non è stata ancora del tutto dimostrata; in realtà la maggior parte degli scienziati non vi crede affatto), che hanno spinto molti studiosi a ipotizzare l’ esistenza di particolari vie di interazione non ancora conosciute fra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.
All’ interno di questa ampia categoria si possono poi distinguere i fenomeni ESP (legati alla percezione extrasensoriale), da quelli PK (legati alla psicocinesi. PK= Psychokinesis).

Blog di nicchia o generalista?

La scelta dipende da quali sono i vostri interessi e da quali obbiettivi volete raggiungere.


In linea generale io apro sempre blog di nicchia. Preferisco aprire più blog di piccole dimensioni, accontentandomi di un traffico limitato, ma di qualità, piuttosto che creare un contenitore dove riversare contenuti variegati.


Secondo me i blog di nicchia, ovvero quelli che affrontano un numero limitato di argomenti, sono molto apprezzati dai navigatori.


Ciascuno di noi ha le sue passioni e i suoi interessi; inoltre, le nostre ricerche su Internet riguardano spesso informazioni molto specifiche.


Poiché i miei blog sono sempre stati fino ad ora soltanto di tipo amatoriale, non ho mai cercato di raggiungere alti volumi di traffico.


Fra l’altro non è detto che con un blog generalista si possano ottenere volumi di traffico così eccezionali. Sicuramente parlando di moltissimi argomenti è più facile fare aggiornamenti, ma ciò non significa che verrete apprezzati necessariamente dai navigatori.


Inoltre i blog di nicchia spesso si posizionano meglio sui motori di ricerca, per ragioni di cui parlerò probabilmente in futuro.


Quindi se non avete moltissimi interessi, ma delle passioni specifiche io vi consiglio di optare per un blog anche un po’ più piccolo, ma dove potrete parlare di qualcosa che conoscete veramente senza dovervi mettere a scopiazzare i contenuti di altri web publisher.

Scrivere con la macchina da scrivere o con un computer?

E’ meglio scrivere con una macchina da scrivere o con un computer? Se siete aspiranti autori vi sarà capitato di tanto in tanto di porvi una simile domanda.

La mia opinione personale è la seguente: un computer è molto più pratico, vi permette di correggere continuamente tutto ciò che scrivete.

La macchina da scrivere avrà anche il suo fascino, tuttavia io ritengo che utilizzare un buon programma di videoscrittura sia la scelta più saggia.

Molti grandi scrittori del novecento utilizzavano la macchina da scrivere per mettere su carta le loro opere, ma oggi mi sembra un po’ superato come strumento di lavoro. Poi, naturalmente ognuno è libero di fare tutto quello che vuole.

E la matita? Può essere un’ alternativa al computer?

Una matita può aiutarci di certo a rilassarci, quando davanti allo schermo di un computer non riusciamo a trovare le idee migliori.

Scrivere a matita però pone l’ aspirante autore di fronte a un grosso problema. Alla fine bisognerà ricopiare e riscrivere tutto il libro.

Secondo me quindi è sempre meglio un buon programma di videoscrittura.

giovedì 24 novembre 2011

Levitazione. Di che cosa si tratta?

Quando si parla di fenomeni paranormali le opinioni sono discordanti. La scienza ufficiale non riconosce attualmente questo tipo di fenomeni.


La levitazione è quel fenomeno paranormale attraverso il quale un oggetto o una persona si sollevano in aria senza una motivazione apparente.


La levitazione accompagna spesso altri fenomeni misteriosi come la trance sciamanica, le infestazioni, il rapimento mistico e la possessione demoniaca.


Per la religione cristiana, questo fenomeno può essere considerato miracoloso, quando accompagna l’ estasi dei santi, e viceversa sarebbe segno di possessione diabolica quando riguarda le persone comuni.


Anche i monaci buddisti con molti anni di meditazione alle spalle, riuscirebbero a fluttuare in aria attraverso un’ intensa concentrazione.


Molti parapsicologi considerano la levitazione una forma di psicocinesi. Le levitazione di oggetti si presenta spesso nei casi di poltergeist.

Usare la macchina da scrivere o un computer?

E’ meglio scrivere con una macchina da scrivere o con un computer? Se siete aspiranti autori vi sarà capitato di tanto in tanto di porvi una simile domanda.


La mia opinione personale è la seguente: un computer è molto più pratico, vi permette di correggere continuamente tutto ciò che scrivete.


La macchina da scrivere avrà anche il suo fascino, tuttavia io ritengo che utilizzare un buon programma di videoscrittura sia la scelta più saggia.


Molti grandi scrittori del novecento utilizzavano la macchina da scrivere per mettere su carta le loro opere, ma oggi mi sembra un po’ superato come strumento di lavoro. Poi, naturalmente ognuno è libero di fare tutto quello che vuole.


E la matita? Può essere un’ alternativa al computer?


Una matita può aiutarci di certo a rilassarci, quando davanti allo schermo di un computer non riusciamo a trovare le idee migliori.


Scrivere a matita però pone l’ aspirante autore di fronte a un grosso problema. Alla fine bisognerà ricopiare e riscrivere tutto il libro.


Secondo me quindi è sempre meglio un buon programma di videoscrittura.

Leggere molto. Perché è importante.

Leggere molti libri può sicuramente aiutare un aspirante scrittore. Gli scrittori sono da sempre dei lettori voraci.

Quando si leggono molti libri, scatta di solito una sorta di processo di apprendimento, utilissimo per chi aspira a diventare un giorno uno scrittore.

I classici della letteratura sono utilissimi in tal senso. Si impara realmente moltissimo leggendo le opere dei grandi scrittori del passato.

Una buona idea è cercare di abituarsi alla lettura gradatamente. Cominciare leggendo un solo libro al mese per poi passare gradatamente a due, tre, quattro ecc...

Molti grandi scrittori hanno ammesso apertamente in alcuni dei loro libri di leggere anche sette romanzi al mese.


Leggere molto ed esercitarsi nello stesso nella buona scrittura dovrebbe essere la prima regola di ogni aspirante autore.


Mi è capitato in diverse occasioni di parlare con persone che scrivevano dei libri, ma odiavano la lettura.


Per me queste persone sono un vero mistero. Come può scrivere un’ opera letteraria di un certo valore una persona che non legge mai?


Un genio letterario di certo vi riuscirebbe, ma dubito che una persona normale possa raggiungere realmente in tal senso dei risultati di un certo livello.

mercoledì 23 novembre 2011

ESP. Che cosa è?

Il termine ESP deriva dall’ inglese extrasensory perception (percezione extra sensoriale) ed è stato utilizzato per la prima volta dal professor Rhine per indicare quei fenomeni che portano all’ acquisizione di informazioni attraverso dei meccanismi e delle vie ancora sconosciute.

I Parapsicologi hanno suddiviso i fenomeni ESP in tre categorie (Telepatia, Chiaroveggenza e Precognizione). Non si è tuttavia certi che questa classificazione rappresenti veramente la realtà che si cela dietro la percezione extra sensoriale.

Ebook con diritti di rivendita

Quello degli ebook con diritti di rivendita è un argomento che ho affrontato in modo un po’ superficiale in qualche mio precedente posts.

Che cosa è un ebook con diritto di rivendita?

Si tratta di un ebook distribuito secondo una modalità molto interessante. In pratica l’ autore dell’ ebook, oltre a venderlo, da la possibilità agli acquirenti di rivendere a loro volta l’ ebook.

L’ autore però fissa di solito alcune condizioni che i possibili rivenditori dovranno comunque rispettare. Fra queste le più importanti di solito sono:

a) Il rivenditore non potrà modificare il contenuto del libro.

b) Il rivenditore non potrà venderlo ad un prezzo inferiore a quello a cui lo ha acquistato.

Il vantaggio per l’ autore è legato alla pubblicità indiretta dovuta alla maggiore diffusione (a volte persino virale) della sua opera.

Gli avverbi. Meglio non esagerare.

L’ uso eccessivo degli avverbi è uno degli errori tipici degli aspiranti scrittori. Agli albori della mia passione per la scrittura io ne ho fatto un uso smodato. Questo errore ha letteralmente rovinato molti dei miei racconti. Oggi se volessi pubblicare qualcuna delle mie prime storie dovrei eliminare buona parte degli avverbi che contengono.

Per comprendere meglio ciò di cui sto parlando vi invito a leggere questo paragrafo:


“Quel giorno Alfredo aveva passato l’ intera mattina camminando nervosamente avanti e indietro nella sua stanza. Le lunghe ore trascorse il giorno prima chiacchierando allegramente con Anna erano ormai molto lontane. Pensieri cupi offuscavano la mente del giovane. La misteriosa telefonata ricevuta al suo risveglio lo aveva turbato profondamente. Così quando qualcuno suonò al citofono raggiunse rapidamente l’ingresso…”


Buona parte degli avverbi utilizzati all’ interno di una storia possono essere spesso eliminati. Utilizzarli costantemente e con eccessiva ripetitività è più un vizio che una virtù.

Imparate a non diventarne schiavi. Se riuscirete ad evitare di utilizzarli eccessivamente la qualità stilistica dei vostri racconti o romanzi migliorerà sicuramente.

martedì 22 novembre 2011

Che cosa è la bilocazione

L' argomento trattato in questo post va preso con il beneficio dell' inventario. La scienza non riconosce questo tipo di fenomeni.


La Fonte originaria dell' articolo è Wikipedia


La bilocazione è la capacità soprannaturale attraverso la quale certi individui in possesso di facoltà paranormali riescono ad essere contemporaneamente presenti in due luoghi diversi.


Questo tipo di fenomeno è stato spesso attribuito ai santi. Un caso noto è quello di S. Alfonso de’ Liguori che il 22 settembre del 1774 sarebbe stato contemporaneamente ad Arienzo e a Roma ad assistere la morte di Papa Clemente XIV.


In parapsicologia la bilocazione è associata allo sdoppiamento e al viaggio astrale. Si distinguerebbe in particolare da quest’ ultimo fenomeno perché il soggetto che nel viaggio astrale sarebbe presente solo in uno stato incorporeo puramente energetico nella bilocazione lo sarebbe anche fisicamente. Le persone che hanno vissuto l’ esperienza della bilocazione, sostengono di essersi realmente trovate nello stesso tempo in due luoghi fisici diversi.

La prima stesura di un racconto. Alcune considerazioni

La prima cosa da mettere in evidenza è che le difficoltà cui si va incontro nella stesura di un racconto sono decisamente minori rispetto a quelle che si è destinati ad affrontare quando si ha in mente di mettersi a lavorare ad un romanzo.


Scrivere un racconto richiede meno tempo; commettere errori è più difficile e la fase di revisione porta via un tempo molto limitato.


Buttare giù una piccola scaletta potrebbe essere una buona idea, soprattutto se si ha intenzione di scrivere un racconto lungo.


Come ho già detto in altre occasioni al centro di un racconto sta sempre una buona idea. Su questa si costruisce poi una piccola trama.


I personaggi sono pure importanti, ma si ha meno spazio per costruire i background attraverso i quali raccontare la loro storia. Quindi bisogna riuscire a concentrare il tutto in uno spazio molto limitato.


Spesso i racconti si basano sul rovesciamento di una situazione iniziale. Importante è il colpo di scena finale, con cui si risolvono i conflitti sorti nel corso della storia.


A seconda del genere letterario scelto dall’ autore vi saranno poi delle differenze. Il metodo che si utilizza per scrivere un racconto poliziesco ad esempio è diverso da quello indispensabile per scriverne uno di fantascienza.


Esistono diversi libri in commercio dedicati esplicitamente alla scrittura di un racconto, chi volesse approfondire l’ argomento potrebbe acquistarne qualcuno.


Si tratta di un genere a sé stante, con le sue regole specifiche. Certi grandi scrittori contemporanei o del passato, sono dei veri e propri maestri delle storie brevi.

Il romanzo e il racconto. Alcune considerazioni

A mio parere i racconti vengono scritti di solito partendo da una situazione.


Ci si pone domande del tipo. Data la situazione X, cosa succederebbe se il personaggio Y, facesse questo tipo di scelta?


La situazione in un racconto è forse più importante dei personaggi stessi. In una storia breve spesso si può concentrare la propria attenzione sulla situazione, senza approfondire eccessivamente la psicologia dei personaggi.


Diverso è il caso del romanzo, dove dallo spessore dei personaggi dipenderà tutta la credibilità della storia.


Scrivere romanzi o racconti?


Certi scrittori sono più bravi a scrivere romanzi, altri danno il meglio di se stessi nei racconti.


In Italia le case editrici mostrano da sempre un maggiore interesse per i romanzi piuttosto che per i racconti.


Personalmente preferisco le antologie di racconti. Nel corso della mia vita mi è capitato di leggere antologie di racconti estremamente interessanti.


Molti romanzi invece mi hanno un po’ deluso.


I gusti ad ogni modo sono soggettivi. C’è chi preferisce le storie brevi e chi ama moltissimo quelle lunghe.

lunedì 21 novembre 2011

Chiaroveggenza. Di cosa si tratta?

La chiaroveggenza è una particolare forma di percezione extrasensoriale, attraverso la quale un soggetto acquisisce conoscenze di eventi futuri o che si stanno svolgendo in un altro luogo, attraverso delle visioni improvvise.


A differenza della divinazione, che presuppone l’intervento di una divinità che illumina il soggetto, nella chiaroveggenza le informazioni provengono direttamente dalla capacità del sensitivo di percepire ciò che oggettivamente non fa parte del suo ambiente.


Molti parapsicologi ritengono che la chiaroveggenza, la telepatia e la precognizione, non siano altro che manifestazioni diverse di uno stesso fenomeno; attualmente però non esiste una teoria definitiva che possa spiegare i meccanismi psicofisici che sono all’ origine di queste misteriose capacità. Inoltre la questione stessa della loro esistenza è piuttosto controversa, in quanto molti scienziati ritengono che non sono state ancora trovate prove scientifiche valide riguardo alla realtà effettiva di tali fenomeni.


Tuttavia, se si analizzano i resoconti provenienti dal passato, risulta subito evidente che la credenza nel fenomeno della chiaroveggenza esiste da sempre in tutte le culture.


Nel corso di quella che fu definita l'epoca d'oro dello spiritismo, ad esempio, furono numerosi i medium che affermarono di poterla praticare. Inoltre, ancora oggi sono numerosi i casi di sensitivi che sostengono di poter individuare attraverso questa capacità le persone scomparse.

Lo spazio mentale: il sesto senso

Fra i diversi argomenti affrontati da Vincenzo Cerami nel suo libro “Consigli a un giovane scrittore” mi ha incuriosito particolarmente quello relativo al linguaggio della fantasia e al sesto senso.


Esiste in ciascuno di noi uno “spazio mentale”, regno del sesto senso e dell' intuizione, dentro cui inventiamo e costruiamo le nostre storie. Per gli scrittori è il luogo delle fantasie, profondamente collegato alle esperienze ed ai ricordi della vita.


Gli scrittori professionisti sanno che per inventare una storia è importante saper evocare avvenimenti mai accaduti o accaduti solo in parte, ricostruendo artificialmente scene e situazioni, scegliendo i dettagli, stringendo, sintetizzando ecc...


Tutto ciò che viene ricostruito inizialmente solo nello spazio mentale viene poi rappresentato nelle convenzioni del linguaggio che si intende utilizzare. La materia originale è solo un punto di partenza per mettere insieme sempre e comunque una Fiction.

La scaletta. La sua importanza.

Esistono scrittori che creano i loro romanzi giorno dopo giorno, senza avere in mente un piano ben preciso.


Altri invece preferiscono scrivere prima una scaletta, prendendo nota su un foglio di carta dei vari episodi che costituiranno l’ ossatura della loro storia.


In un momento successivo si possono aggiungere a questo primo schizzo tutte le scene di secondaria importanza, che costituiscono le sottotrame del racconto.


Procedere in questo modo può aiutare uno scrittore o aspirante tale a non commettere degli errori, dovuti spesso a delle semplici dimenticanze.


Io utilizzo ormai questo sistema da diverso tempo e posso assicurarvi che mi permette di procedere con maggiore serenità nella stesura delle mie opere.


Soltanto una volta nella mia vita ho cercato di scrivere un romanzo giorno dopo giorno. Ed è stato proprio allora che ho compreso le difficoltà insite in questo sistema.


Così da allora scrivo sempre una scaletta per ogni mio libro.

sabato 19 novembre 2011

Che cosa è la psicocinesi?

La fonte del seguente post è wikipedia, l'enciclopedia libera.


E’ quella facoltà posseduta da certi individui che riescono ad interagire con l’ambiente attraverso un canale di trasmissione (legato ad un’ ipotetica forma di energia) non ancora conosciuta.

L’ esempio più tipico è quello di un uomo che riesce a far muovere a distanza un oggetto. Tuttavia esiste anche una forma di psicocinesi spontanea ed involontaria. Tipico caso di quest’ultima forma di psicocinesi è il Poltergeist.

Il Poltergeist è appunto un fenomeno di psicocinesi spontanea ricorrente, che tende a svilupparsi nelle vicinanze di un adolescente, vittima inconsapevole di conflitti inconsci legati ad impulsi sessuali e ad aggressività repressa.

Gli studiosi hanno messo in evidenza una corrispondenza -nei casi in cui sono coinvolte giovani donne - con le mestruazione del soggetto, agente inconsapevole del fenomeno.

Aspiranti autori. Alcuni suggerimenti.

Ecco una breve lista di suggerimenti per gli aspiranti autori alle prime armi:

a) Evitate di scrivere nelle tarde ore serali quando siete troppo stanchi.

b) Non cominciate a scrivere un libro se non avete ancora trovato un' idea che vi convinca veramente. Fin quando non riuscirete a trovarla è meglio che vi esercitiate soltanto a scrivere brevi storie.

c) Rileggete e corregete ripetutamente tutto quello che scrivete.

d) Non inviate mai un manoscritto senza prima averlo fatto leggere a qualche amico, possibilmente obbiettivo.

e) Non scrivete mai quando non ne avete voglia. Dato che non siete scrittori professionisti potete concedervi periodi più o meno lunghi di riposo.

f) Come ho già scritto in altre occasioni leggere molti libri è molto importante per un aspirante autore. E' forse il modo migliore per comprendere l' arte della scrittura.

g) Esercitatevi a descrivere luoghi e situazioni.

h) Provate nel tempo libero a scrivere la scaletta di un romanzo, riflettendo attentamente sulla possibile trama.

La grammatica e la sua importanza

Tutti noi abbiamo studiato le regole della grammatica nel periodo scolastico.


Molto spesso chi ha delle buone basi grammaticali ha frequentato scuole come il liceo classico o lo scientifico.


Si tratta di una questione soggettiva, che dipende in parte dalle scuole frequentate, e dalla predisposizione personale allo studio di questa importante materia.


Un aspirante scrittore dovrebbe avere una buona conoscenza della grammatica. O quantomeno una conoscenza discreta.


La grammatica si può ripassare facilmente su qualsiasi testo scolastico.


Di solito però il bagaglio di conoscenza grammaticali che ci portiamo dietro è legato soprattutto alla nostra formazione scolastica.


Difficilmente chi non ha studiato bene ai tempi della scuola, potrà fare grandi progressi in tal senso.


Dare un’ occhiata a qualche libro di grammatica non è comunque una cattiva idea.

venerdì 18 novembre 2011

Esorcismo. Di cosa si tratta realmente.

La fonte del seguente articolo è Wikipedia, l' enciclopedia libera.


Con il termine esorcismo si indicano un insieme di riti volti a scacciare una presunta presenza demoniaca da una persona, o da un luogo.

La possessione demoniaca può essere annoverata fra quelle antiche credenza comuni a molte religioni. Nel nuovo Testamento ad esempio sono citati diversi episodi in cui Gesù Cristo, liberò alcuni indemoniati, riportandoli alla normalità.

Oggi la pratica dell’ esorcismo – riconosciuta dalla Chiesa Cattolica e da diverse altre - è molto meno utilizzata rispetto ad una volta perché lo sviluppo della psicologia e la migliore comprensione del funzionamento della mente umana hanno portato a classificare molti casi considerati in passato possessioni demoniache come conseguenze di malattie mentali, che vanno quindi trattate da un punto di vista medico.

Altri casi però difficilmente potrebbero essere considerati come semplici malattie mentali.
La persona indemoniata di solito possiede una forza superiore alle sue normali capacità, parla lingue che non conosce e dimostra avversione al sacro. Prevede inoltre eventi futuri e conosce cose che non dovrebbe sapere. Il sacerdote esorcista procede con cautela in presenza di un nuovo ipotetico caso; è importante infatti indagare con attenzione per comprendere se si tratti di una vera possessione o di un problema psichiatrico. Il diavolo può impossessarsi di un individuo attraverso tra vie principali: ferite emotive, peccato, attività occulte.

La chiesa ha adottato nel 1998 un rituale, De exorcismus et supplicationibus quibusdam (letteralmente "gli esorcismi e alcune preghiere"), in sostituzione di quello preconciliare.

Quello della possessione e delle relative pratiche esorciste ad esso legate è un fenomeno che non ha alcun spiegazione scientifica. In molti casi si tratta di forme di psicosi schizofreniche, nevrosi isteriche e deliri depressivi. Ad ogni modo ci sono anche psichiatri convinti che in certi rarissimi casi vi sia davvero una presenza sovrannaturale. E a riprova di ciò è successo innumerevoli volte che noti psichiatri abbiano interpellato degli esorcisti.

Nelle maggior parte dei casi tuttavia, le persone che si rivolgono agli esorcisti vengono indirizzate verso le cure psicologiche , perché ritenute dopo un attento esame semplicemente malate.

Scrivere un libro. L’importanza della ricerca

Quando si comincia a lavorare a un libro, è molto importante prestare la giusta attenzione alla costruzione dei retroscena.


In questo la ricerca assume un ruolo di fondamentale importanza. Hemingway diceva sempre: “Scrivi in modo semplice e di cose che conosci.”


In queste semplici parole è racchiusa tutta la saggezza di un grande scrittore. Quando si ha intenzione di scrivere un libro è importante documentarsi.


Anche quando si scrive un libro di narrativa, o un poliziesco o un romanzo fantascientifico. La ricerca assume sempre un ruolo di una certa importanza.


Tuttavia non bisogna esagerare. Un romanzo non è un saggio o un manuale, quindi bisogna fare attenzione a non dilungarsi in lunghe e noiose spiegazioni, che rischierebbero di tediare i lettori.


Naturalmente quando si lavora invece a un manuale è molto importante svolgere delle ricerche accurate, riportandone i contenuti nella propria opera. Questo perché si tratta di una diversa tipologia di libro.


Come ho già spiegato quando si scrive fiction, è importante svolgere delle ricerche accurate, ma non bisogna esagerare nel momento in cui bisogna presentarne i risultati al lettore.


Quindi è importante documentarsi, comprendere ciò di cui si vuole parlare e farlo nel migliore dei modi.


E’ importante però saper riportare nei propri libri i risultati di queste ricerche in modo corretto. Il lettore non deve morire di noia, per colpa della nostra eccessiva prolissità, ma deve provare un reale interesse nei riguardi della storia che abbiamo creato.

La scrittura e le sue forme. Alcune considerazioni.

Oggi viviamo in un’ epoca dominata dalle nuove tecnologie. Internet fa ormai parte della vita di tutti noi. Anche la scrittura nelle sue varie forme si sta ormai evolvendo.

Per uno scrittore esordiente può essere utile sperimentare la scrittura nelle sue varie forme. Ad esempio un’ esperienza interessante e formativa potrebbe essere legata ad una possibile collaborazione con una testata giornalistica.

Anche avere un blog personale può di certo aiutare in un certo qual modo uno scrittore. Non a diventare famoso magari, ma di certo può aiutarlo a farsi conoscere.

Inoltre è importante documentarsi sui vari media, il cinema, il fumetto e la televisione… Comprendere come si sviluppano le storie quando si lavora a una sceneggiatura per un fumetto o per un film.

Anche studiare il web-writing può essere utile. Molte persone ormai hanno fatto di questa forma di scrittura una vera e propria professione.

Naturalmente un aspirante autore non dovrà mai smettere di alimentare la propria passione per la scrittura.

giovedì 17 novembre 2011

Lo Sciamanesimo. Che cosa è?

La fonte del seguente articolo è Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Con questo termine si indicano un insieme di credenze di società animiste primitive, fondate intorno alla figura di un particolare tipo di guaritore saggio ed alla sua attività magico religiosa.

Lo sciamanesimo comprende un’ ampia gamma di pratiche tradizionali, che vanno dalla capacità di diagnosticare e curare malattie, alla possibilità di risolvere problemi della comunità e dei singoli individui, all’ utilizzo di particolari sistemi magici per sbarazzarsi dei nemici. La caratteristica che distingue lo sciamano dagli stregoni e dai guaritori è la sua capacità di viaggiare in stato di trance nel mondo degli spiriti e di utilizzare i loro poteri.

Gli uomini che diventano sciamani, ricevono una sorta di chiamata da parte degli spiriti, alla quale non possono rifiutarsi di rispondere positivamente. Comincia così un viaggio mentale, onirico nel mondo degli spiriti che si compie al momento dell’ investitura e successivamente ogni qual volta lo sciamano dovrà intervenire per risolvere problemi propri, della comunità e dei singoli. Il viaggio viene compiuto in stato di trance, spesso con l’ aiuto di allucinogeni.

Durante questo viaggio lo sciamano si trasforma nell’ animale che lo protegge e da cui scaturisce, il suo potere. Lo sciamano dovrà in certi casi combattere contro gli spiriti o contro altri sciamani.

Durante lo stato di trance una forza (spirituale o demoniaca) si impadronisce dello sciamano e lo aiuta a influire sulla vita dei compagni. Il legame fra lo sciamano e il potere che lo invade è molto stretto: perde la sua personalità e diventa temporaneamente l’altro.

A differenza del sacerdote quindi lo sciamano non riceve un’ investitura di qualche tipo, ma possiede facoltà innate o trasmesse.

Rispetto agli stregoni invece ha un comportamento di carattere estatico, lo stato di trance lo trasforma in un ponte fra le energie spirituali e quelle terrene.

Imparare ad usare la fantasia

Nel suo libro “Consigli ad un giovane scrittore” Vincenzo Cerami invita gli aspiranti scrittori ad imparare ad usare la fantasia. A smuoverla, farla vivere, allenandosi a pensare costantemente.
Raccontare è in un certo qual modo porsi delle domande difficili sul mondo, questioni che tuttavia non aspettano una risposta.


“Le risposte sono altrettanti interrogativi che accendono una fioca luce nel buio e nel silenzio della nostra natura più nascosta. In quella macchia slavata finiscono per specchiarsi le zone insondabili del nostro presente, l’unico tempo in cui siamo concretamente vivi. La scrittura viene subito dopo.” Citato testualmente dal libro.


In tale contesto assume un particolare significato la parola evocazione. A tal proposito Vincenzo Cerami nel suo libro è molto chiaro. E’ importante tradurre in un linguaggio comprensibile quanto è possibile portar fuori dalla fantasia; ricostruire artificiosamente, usando le parole, un universo che ha regole e logiche differenti rispetto a ciò che succede nella realtà. E’ un po’ come se si stesse raccontando un sogno, con tutte le sue ambiguità e suggestioni segrete.


Evocare dal mondo della fantasia, da quel fumoso riquadro in cui si inventano personaggi, storie e situazioni più o meno improbabili.

Il romanzo. L’importanza della revisione.

Di solito dopo aver scritto un romanzo, è importante sottoporlo ad un robusto processo di revisione.


Una solo stesura di solito non basta. Di solito si lavora su una bozza, a cui seguono poi due stesure ed una rifinitura.


Certi autori come ho già detto, in un primo momento scrivono semplicemente una bozza della propria storia. Scrivono di getto senza preoccuparsi minimamente dell’ impostazione stilistica.


Giunge poi il momento della prima stesura, momento in cui è bene cominciare a lavorare sulla qualità di ciò che si scrive.


La seconda e la terza stesura, di solito servono per perfezionare ciò che si è scritto in un primo momento.


Di solito a questo punto il libro è pronto per la pubblicazione.


Qualche scrittore dopo aver completato tutto questo lavoro decide di rileggere ulteriormente la propria opera e di rifinirla in certe parti.

martedì 15 novembre 2011

Psicofonia. Che cosa è?

L' articolo che segue si basa su fonti che possono essere sottoposte a critiche. Quando si parla di fenomeni paranormali, le opinioni sono sempre discordanti. La scienza è da sempre contraria ad avvalorare questo tipo di fenomeni, dato che sperimentalmente non si sono ancora trovate prove valide, e che esistono in circolazione un sacco di ciarlatani.

Nel 1958, Friedrich Jurgenson, un regista svedese, scopri casualmente un nuovo sistema per entrare in contatto con il mondo dei defunti. Mentre si trovava in campagna per registrare per un programma radiofonico i rumori e i suoni della natura, ebbe l’ impressione di risentire voci di persone trapassate che aveva conosciuto diversi anni prima.

Dopo la sua scoperta, un intellettuale spiritualista originario della Lettonia, Kostantine Raudive, iniziò a diffondere il nuovo metodo per entrare in contatto con l’aldilà.

Il metodo di Jungerson consiste nel far girare a vuoto in un luogo silenzioso (possibilmente vicino a un generatore di onde elettromagnetiche - ad es. un motore elettrico - ) un normale registratore audio e nel riascoltare poi la registrazione. Spesso si risentono suoni indistinti che ricordano quelle di parenti defunti.

In molti casi si tratta in realtà di interferenze come onde-radio, o rumori di vario genere. Tuttavia, effettuando un controllo scientifico delle piste sonore, se si confronta la voce di una persona deceduta (una registrazione risalente a quando era ancora in vita) con quella del messaggio del suo ipotetico spirito, il grafico disegnato da un oscilloscopio non dà lo stesso tracciato.

Le persone che studiano questo fenomeno si dividono in due categorie: da un lato c’è chi pensa che possa trattarsi dell’ effetto prodotto sui nastri magnetici da poteri non ancora conosciuti del cervello di chi effettua l’ esperimento, dall’ altro c’è chi lo considera il risultato dell’ intervento di entità soprannaturali.

Il racconto. Un banco di prova.

Molte persone quando cominciano a interessarsi di scrittura creativa, cercano di scrivere fin dall’ inizio un romanzo e spesso gettano la spugna prima di averlo completato.

Scrivere un romanzo non è semplice, bisogna avere in mente una buona trama e lavorarci sopra per un bel po’ di tempo.

Certi autori riescono nell’ impresa fin dall’ inizio, altri invece falliscono.

Certe persone hanno un grande talento e sono destinate a diventare dei grandi scrittori, altri possono diventare col tempo degli scrittori competenti.

I geni però sono pochi, quindi bisognerebbe avvicinarsi alla scrittura con una certa umiltà. Questa è stata perlomeno la mia scelta, quando molti anni fa ho cominciato a scrivere.

Io ho iniziato scrivendo racconti, non romanzi. Ritengo che nella maggior parte dei casi, scrivere racconti possa essere realmente la scelta più saggia.

Scrivere un racconto richiede un minore dispendio di energie. Inoltre è molto più facile rileggere una storia breve con attenzione. Dove è necessario si possono fare le dovute correzioni e all’ occorrenza si può riscrivere il tutto.