L' articolo che segue si basa su fonti che possono essere sottoposte a critiche. Quando si parla di fenomeni paranormali, le opinioni sono sempre discordanti. La scienza è da sempre contraria ad avvalorare questo tipo di fenomeni, dato che sperimentalmente non si sono ancora trovate prove valide, e che esistono in circolazione un sacco di ciarlatani.
Nel 1958, Friedrich Jurgenson, un regista svedese, scopri casualmente un nuovo sistema per entrare in contatto con il mondo dei defunti. Mentre si trovava in campagna per registrare per un programma radiofonico i rumori e i suoni della natura, ebbe l’ impressione di risentire voci di persone trapassate che aveva conosciuto diversi anni prima.
Dopo la sua scoperta, un intellettuale spiritualista originario della Lettonia, Kostantine Raudive, iniziò a diffondere il nuovo metodo per entrare in contatto con l’aldilà.
Il metodo di Jungerson consiste nel far girare a vuoto in un luogo silenzioso (possibilmente vicino a un generatore di onde elettromagnetiche - ad es. un motore elettrico - ) un normale registratore audio e nel riascoltare poi la registrazione. Spesso si risentono suoni indistinti che ricordano quelle di parenti defunti.
In molti casi si tratta in realtà di interferenze come onde-radio, o rumori di vario genere. Tuttavia, effettuando un controllo scientifico delle piste sonore, se si confronta la voce di una persona deceduta (una registrazione risalente a quando era ancora in vita) con quella del messaggio del suo ipotetico spirito, il grafico disegnato da un oscilloscopio non dà lo stesso tracciato.
Le persone che studiano questo fenomeno si dividono in due categorie: da un lato c’è chi pensa che possa trattarsi dell’ effetto prodotto sui nastri magnetici da poteri non ancora conosciuti del cervello di chi effettua l’ esperimento, dall’ altro c’è chi lo considera il risultato dell’ intervento di entità soprannaturali.
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