mercoledì 2 novembre 2011

Cagliostro. Chi era e qual'è la sua storia.

La fonte di questo post è Wikipedia.


Giuseppe Balsamo, figlio di Pietro Balsamo, un mercante di bigiotteria che morirà poco tempo dopo la sua nascita, e di Felicita Bracconieri, fu battezzato l’ 8 Giugno 1743.
Giuseppe fu presto accolto nell’ istituto per orfani di San Rocco, retto dagli Scolopi. Da quel luogo Giuseppe fuggì più volte, a testimonianza di un carattere giudicato ribelle a ogni educazione: per questo motivo la famiglia pensò bene di affidarlo, nel 1756, al convento dei Fatebenefratelli di Caltagirone, affinché vi temperasse l'indole e vi imparasse un mestiere; così, nel convento, che era annesso all'Ospedale dello Spirito Santo, Giuseppe si interessò di erbe medicinali, delle loro proprietà e delle tisane utilizzate dalla medicina dell'epoca, una conoscenza che gli tornerà utile negli anni a venire.

Non è chiaro se scappò anche dal convento o se semplicemente vi fu dimesso; in ogni caso, tornato a Palermo, si rese responsabile di una truffa ai danni di un orafo, e per sottrarsi ai rigori della giustizia, fuggì a Messina, dove conobbe un certo Altotas, forse un greco o forse uno spagnolo, con il quale viaggiò in Egitto, a Rodi e a Malta, e che indicò come suo primo maestro, che l'avrebbe introdotto, nel 1766, nell'Ordine dei Cavalieri di Malta; queste notizie furono tuttavia fornite da Cagliostro in un suo Memoriale del 1786, nel quale egli intendeva sostenere la leggenda di una sua eccezionale formazione spirituale e vanno pertanto ritenute altamente improbabili: quello che è certo, è che sulla figura dell'Altotas la storia non ha mai fatto alcuna luce.

Nel 1768, il 21 aprile, sposò nella chiesa di San Salvatore in Campo Lorenza Serafina Feliciani, una bella ragazza nata l'8 aprile 1751, analfabeta, figlia di un orafo. In seguito Cagliostro, nel corso di innumerevoli viaggi, si dedicherà a truffe e raggiri e spingerà la moglie verso la prostituzione.

Dopo essere stati a Roma, in Francia e a Barcellona, Giuseppe Balsamo e la moglie si spostarono a Londra. Qui Cagliostro cercò di guadagnarsi la vita onestamente disegnando pergamene, ma con poco successo e ancor meno profitto; perciò, con la complicità di un altro sedicente marchese, un siciliano di nome Vivona, organizzò un ricatto ai danni di un ingenuo quacchero che, spinto ad amoreggiare dalla compiacente Lorenza, venne sorpreso da Cagliostro che, fingendosi scandalizzato per il tradimento della moglie, pretese che il suo onore fosse risarcito soltanto con un'abbondante somma di denaro. Derubato però dall'infido complice, il Balsamo, rimasto insolvente con la padrona di casa, fece la conoscenza anche delle galere londinesi; ma il ricco sir Edward Hales, conosciuto, si può immaginare come, da Lorenza, lo tirò fuori dal carcere pagandogli i debiti e, illudendosi che Cagliostro fosse un bravo pittore, lo incaricò di decorargli alcune sale del suo castello: naturalmente, veduti i disastrosi risultati dell'improvvisato affrescatore, lo cacciò via, senza immaginare che l'italiano, tra una maldestra pennellata e l'altra, gli aveva intanto sedotto la figlia.

Da Londra si spostarono in Francia e poi in altri luoghi, conducendo sempre una vita, fondata sul raggiro e la truffa (fra le altre cose Giuseppe Balsamo aveva già aderito alla massoneria e fondato una propria loggia), fin quando Cagliostro non fu processato e poi incarcerato il 20 aprile 1791 nella Rocca di
San Leo nelle Marche. L'11 settembre venne trasferito dalla già misera cella cui era stato assegnato nella peggiore che si fosse potuta ricavare: chiamata il Pozzetto, perché priva di porta - il detenuto fu calato da una botola del soffitto - di dieci metri quadrati, munita di una finestrella appena più larga di una feritoia, con una triplice serie di sbarre da cui si poteva vedere a stento un fazzoletto di cielo.


Cagliostro e il rito egizio


Ufficialmente Giuseppe Balsamo diventò il Conte di Cagliostro il 12 aprile 1777. E’ quello il giorno in cui l’avventuriero siciliano venne iniziato alla massoneria a Londra. Sua moglie Serafina, in realtà Lorenza Feliciani, sposata a Roma il 20 aprile 1768, lo aveva preceduto, facendosi iniziare a sua volta qualche tempo prima. In seguito Cagliostro si convinse di avere la missione di fondare la Massoneria di Rito Egizio - l'Egitto era allora un paese praticamente sconosciuto e pertanto ricco di un misterioso fascino esotico - che avrebbe dovuto assorbire ogni altra. Si autoelesse Gran Cofto e nominò la moglie – da lui chiamata principessa Serafina e Regina di Saba - Grande Maestra del Rito d'adozione, cioè della Loggia riservata alle donne; fatta risalire l'origine di tale massoneria ai profeti biblici Enoch ed Elia, secondo una tradizione che vedeva nell'intervento di quei due profeti la premessa a un radicale mutamento della vita, con la successiva venuta di un "papa angelico" o dello stesso Cristo, Cagliostro sosteneva che scopo del Rito Egizio fosse la rigenerazione fisica e spirituale dell'uomo, il suo ritorno alla condizione precedente alla caduta provocata dal peccato originale, ottenuta, dal Gran Cofto e dai dodici Maestri che lo avrebbero assistito, con ottanta giorni di attività iniziatiche.
Per i nuovi aderenti, naturalmente, i tempi per raggiungere la perfezione sarebbero stati molto più lunghi: solo al dodicesimo anno di appartenenza, sarebbero potuti diventare maestri e prendersi cura dei nuovi iniziati. Ma solo lui, il Gran Cofto, rimaneva depositario di un mysterium magnum il cui contenuto è rimasto effettivamente avvolto nel mistero.

Con questo ambizioso programma Lorenza e Giuseppe, il quale per l'occasione si fece chiamare conte Phenix, giunsero il 20 ottobre 1784 a Lione, dove esistevano numerose Logge massoniche; Cagliostro riuscì a procurarsi fra di esse i dodici maestri che gli abbisognavano subito e, comprato un terreno nell'attuale avenue Morand, provvide a far costruire la sede della sua Loggia, "La sagesse triomphante". I lavori erano ancora in corso quando i due coniugi partirono per Parigi, decisi a raggiungere il traguardo finale: il riconoscimento, da parte della Chiesa cattolica, del suo Rito Egizio.

Giunti a Parigi il 30 gennaio 1785, presero un alloggio nel Palais Royal, di proprietà del duca Luigi Filippo d'Orléans (1747-1793), Gran Maestro della Massoneria francese e futuro Filippo Egalité, fondarono in fretta due Logge, una per gli uomini e l'altra per le donne, entrambe frequentate da aristocratici. Tutto sembrava andare per il giusto verso quando un evento inaspettato (l’affare della collana che vide coinvolti illustri personaggi dell’ aristocrazia francese) mandò all'aria i loro piani.
(Fonte: Wikipedia, l’enciclopedia libera)

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