A Castel del Monte, su un colle isolato delle Murge occidentali, in Puglia, sorge uno dei più perfetti “edifici esoterici” del nostro paese, il palazzo eretto nel 1240 per volere di Federico Secondo Hohenstaufen, l’illuminato ispiratore della Scuola Poetica Siciliana. L’ architettura dell’ edificio, privo di ogni attrezzatura di tipo militare, è totalmente improntata al “principio ottonario”: il cortile orientato in modo da essere perfettamente illuminato durante gli equinozi e i solstizi forma un perfetto ottagono; otto sono le bifore gotiche; otto i grandi saloni.
Secondo una corrente esoterica che risale ai primi tempi del cristianesimo, l’ otto è infatti il numero prediletto dalla divinità (“Chi è nato alla nuova vita per volere di Cristo si pone sotto il segno dell’ otto”), e come tale evocatore di mistici poteri. Simbologie e tecniche costruttive utilizzate nel castello provengono con ogni probabilità dal Medio Oriente, importate dai Cavalieri Teutonici, un ordine iniziatici con cui Federico secondo teneva stretti contatti.
Il Dio dell’ imperatore era probabilmente quello degli iniziati Sufi, che poteva essere adorato contemporaneamente da Ebrei, Cristiani e seguaci dell’ Islam; forse, l’obbiettivo di Federico secondo, che morì scomunicato due volte nel 1250, era quello di trasformare il castello in un centro di culto e di politica al tempo stesso, come la mitica Camelot, la reggia di Re Artù.
Castel del Monte fa ancora parlare di sé: nell’ inverno 1988 un gruppo di studiosi italiani ha scoperto che le sue “divine” proporzioni celano, forse, in una specie di codice segreto, le indicazioni per raggiungere una camera ancora inesplorata all’ interno della Grande Piramide.
(Fonte: Martin Myster presenta Il Dizionario dei Misteri, Le Dimore Misteriose, a cura di Alfredo Castelli e Mario Gerosa, Sergio Bonelli Editore)
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