Mi è capitato alle volte di leggere articoli pubblicati da scrittori di talento, che consigliavano agli aspiranti autori di dedicarsi a diversi generi letterari per avere una maggiore possibilità di lavorare come scrittori. In teoria questa dovrebbe essere una strada percorribile. Io ritengo però che nella realtà rischia di rivelarsi molto spesso controproducente. Se partiamo dal presupposto che scrivere libri appartenenti a diversi generi letterari, dia a uno scrittore una maggiore possibilità di lavorare in questo campo commettiamo un grave errore. Dico questo perché prima di tutto bisogna chiarire che cosa significa lavorare come scrittore. Lavorare come scrittore significa vivere soltanto con i diritti d’autore dei propri libri, o quantomeno guadagnare tramite le proprie pubblicazioni l’ equivalente di uno stipendio part-time. In realtà sono pochissime in Italia le persone che raggiungono questo traguardo. Di solito si scrive solo per passione, senza guadagnare del denaro grazie alla pubblicazione dei propri libri. Anzi molto spesso si va anche in perdita per continuare a coltivare questa passione. Per queste ragioni io ritengo che uno scrittore dovrebbe dedicarsi soltanto al genere letterario che ama di più. Perché se scrivete per soldi difficilmente riuscirete a scrivere dei buoni libri. Inoltre se considerate che sono pochissimi gli scrittori che guadagnano somme rispettabili grazie alle loro opere, allora diventa evidente che scrivere cose che non vi piacciono non ha assolutamente senso. L’ ho già detto una volta e lo ripeto. Se volete fare soldi dedicatevi a qualche altra attività. Scrivendo libri non si guadagna quasi mai. E’ stato il successo di certi autori anglosassoni a portare molte persone a credere che scrivendo libri si diventa ricchi, anche nel nostro paese. In Italia la realtà è molto diversa, e chi vuole scrivere deve farlo soltanto perché spinto dalla passione. Se vi piacciono diverse forme di letteratura potete anche provare a scrivere libri di vario genere. Io ogni tanto lo faccio, quando non mi va di scrivere fantascienza. Il genere che ho scelto però, rimane quello fantascientifico. Quasi tutti i libri che ho scritto sono di fantascienza. Qualche volta faccio qualche esperimento, ma in linea generale continuo a scrivere racconti e romanzi di fantascienza.
martedì 25 ottobre 2011
Conviene dedicarsi a più generi letterari?
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