Storie e leggende di un gran numero di popoli della Terra narrano di un terribile diluvio abbattutosi sul pianeta circa 10-15000 anni fa, che interessò in special modo il Medio Oriente.
Il Noè biblico è presente con nomi diversi nelle storie delle più remote civiltà che hanno conservato il racconto del diluvio.
Nell’ antichissimo testo tibetano Le Stanze di Dzyan si parla del terrificante effetto del diluvio. Nell’ Antropogenesi, alle stanze X e XI parlando della fusione della quarta razza sperimentale con la terza che la precedette viene scritto:
<<Eressero templi al corpo umano. Essi adorarono il maschio e la femmina. Allora il terzo occhio cessò di funzionare… L’acqua minacciava la quarta. Le prime grandi acque vennero. Esse inghiottirono le sette grandi isole. Tutti i santi salvati, gli empi distrutti e con questi molti degli animali colossali prodotti dal sudore della terra…>>
Così il papiro Ipuwer parla di fiumi di sangue, di piogge di terriccio rosso, di fuoco divoratore e di un’ immensa muraglia di acqua che travolse l’umanità.
Quasi tutte le tradizioni del pianeta anche quelle più antiche, conferiscono al diluvio un carattere cosmico, fatta eccezione per la bibbia che parla solo di ciò che accadde intorno a Gerusalemme.
Secondo lo studioso Charroux, alcune tradizioni riferiscono anche sul numero dei superstiti del diluvio: 8 secondo la Bibbia, 2091 secondo la mitologia del Perù, 2 o 6 presso gli Assiri, 2 presso le tradizioni dell’ Ecuador, fino a 100 in Colombia ecc...
(Fonte: Valentino Compassi, Dizionario dell’ Universo Sconosciuto, Sugarco Edizioni)
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