giovedì 20 ottobre 2011

La storia di Gustavo Rol

Gustavo Adolfo Rol (Torino, 20 giugno 1903 – Torino, 22 settembre 1994) è stato uno tra i più famosi sensitivi italiani del ventesimo secolo.

Molti illustri personaggi della cultura italiana lo hanno conosciuto di persona, partecipando a delle riunioni riservate a pochi invitati che il sensitivo teneva nella propria casa, riunioni nel corso delle quali dava dimostrazione dei suoi incredibili poteri. Tutti coloro che hanno potuto assistere ai suoi esperimenti hanno in seguito sostenuto che le sue facoltà paranormali erano reali e sbalorditive.

Tuttavia, poiché durante la vita di Rol non venne fatta alcuna verifica dei suoi poteri sotto controllo scientifico (sembra per l’opposizione del sensitivo stesso), molti scettici hanno sostenuto che Gustavo Rol fosse in realtà un esperto di mentalismo, una branca dell’ illusionismo che consiste nel simulare facoltà extrasensoriali.

Sembra che il sensitivo abbia raccontato di aver scoperto i suoi poteri dopo aver conosciuto un misterioso personaggio di origine Polacca, esperto in giochi con le carte, che inizialmente scettico sull’ esistenza di Dio, si convertì in seguito al cristianesimo dopo aver assistito insieme a Rol ad una guarigione miracolosa a Lourdes. Da quel momento Gustavo Rol iniziò ad approfondire i suoi studi spirituali fino ad elaborare una sua personale teoria di carattere metafisico.

Rol credeva nell’ esistenza dell’ anima, e dell’ aldilà. Come tutti i cristiani, era convinto che dopo la morte di un individuo l’anima ritornasse a Dio. La sua visione della realtà però, presentava anche un elemento di innovazione. Rol infatti sosteneva l’esistenza di ciò che era solito chiamare “spirito intelligente”, un elemento non materiale, presente in ciascuno di noi, che a differenza dell’ anima continua ad essere presente nel nostro mondo anche dopo la morte.

Rol aveva il dono di riuscire ad entrare in contatto con questi “spiriti intelligenti” che partecipavano spesso ai suoi esperimenti.
Furono una serie di articoli apparsi sul settimanale Gente, scritti dal giornalista Renzo Allegri che resero Rol noto al grande pubblico nel 1977.

Fra gli scettici che hanno messo in dubbio le sue capacità, bisogna invece ricordare Piero Angela e il fisico Tullio Regge.

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