mercoledì 5 ottobre 2011

Come proteggere le proprie opere dal plagio

Prima o poi un po’ tutte le persone che hanno scritto un libro si pongono il problema di come proteggersi dal plagio. 

Ci si chiede cioè se spedendo agli editori un’ opera frutto di tante fatiche senza aver preso prima le giuste precauzioni non si corra il rischio di venire derubati.

Così chi pubblica e-book e li distribuisce gratuitamente su Internet si domanda come fare a rimanere il legittimo possessore delle proprie opere.

In Italia l’ organismo che si occupa di tutelare le opere dell’ ingegno è la S.I.A.E. (Società Italiana Autori Editori). Vi è una sezione apposita per le opere letterarie che si chiama OLAF.

Le opere inedite si sa, sono più esposte rispetto alle opere già pubblicate al rischio di plagio.

Tuttavia per offrire agli scrittori un mezzo di difesa contro l’ appropriazione di opere non ancora pubblicate, la S.I.A.E. ha istituito il Servizio deposito opere inedite.

Le opere che usufruiscono di questo servizio dopo essere state depositate alla S.I.A.E. vengono custodite chiuse in delle buste in degli archivi.

Il depositante riceverà un attestato su cui è riportato il numero di repertorio assegnato al deposito.

Il deposito è valido per cinque anni, e alla sua scadenza può essere rinnovato.

Fondamentalmente il deposito costituisce una prova di esistenza dell’ opera alla data del deposito.

Il servizio naturalmente ha un costo. Se non ricordo male sono necessari all’ incirca 110 Euro.

Un’ alternativa più semplice è quella di sigillare e impacchettare una copia della propria opera, per poi spedirla per raccomandata postale al proprio indirizzo (questa operazione deve essere fatta prima di mandarla in lettura alle case editrici ).

Il pacco andrà conservato con cura, senza mai aprirlo. In caso di necessità servirà a dimostrare che alla data del timbro postale, si possedeva già una copia del volume.

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