giovedì 20 ottobre 2011

La scrittura senza confini

Anche se questo blog è nato fondamentalmente per condividere le mie conoscenze sul mondo dell’ editoria con altri scrittori, di tanto in tanto mi piace affrontare argomenti un po’ diversi.


Più passa il tempo, più mi convinco che uno scrittore che volesse al giorno d’oggi riuscire a fare della sua passione per quest’ arte un vero e proprio mestiere dovrebbe sviluppare la capacità di cimentarsi in varie forme di scrittura.


Lavorare soltanto scrivendo libri è appannaggio di poche persone. Gli scrittori che vivono soltanto con i diritti d’ autore delle loro pubblicazioni oggi in Italia si contano sulla punta delle dita. Io non escludo che si tratti in tutto di circa trecento persone.


Penso però che se oltre a scrivere libri, uno scrittore si dedicasse anche ad altri campi legati alla comunicazione, le sue possibilità di vivere solo di scrittura aumenterebbero esponenzialmente.


Per esempio provate ad immaginare uno scrittore che scrive sceneggiature di film (oppure di fiction televisive) e fumetti, collabora con qualche importante testata giornalistica, oppure ha un lavoro part-time come blogger professionista (il mio è un blog amatoriale attualmente senza alcuno scopo di lucro, ma c’è anche chi è riuscito a spingersi molto oltre e guadagna alle volte anche un intero stipendio, grazie ai proventi della pubblicità on line).

Uno scrittore con simili capacità forse non avrebbe alcun bisogno di cercarsi un vero lavoro. Molti scrittori probabilmente hanno già intrapreso questa strada.

1 commento:

  1. Perché parli di un "vero lavoro" come contrapposto alla scrittura?
    Un sacco di gente si guadagna da vivere esclusivamente scrivendo, magari non libri, ma di fatto scrive e quello che fa è un vero lavoro.

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