venerdì 7 ottobre 2011

I segreti delle cattedrali

Il passaggio tra il Tempio di Salomone e le cattedrali gotiche è quasi d’ obbligo: infatti, tra le teorie più ricorrenti sulla loro origine, c’è quella secondo la quale le loro tecniche costruttive sarebbero state ritrovate dai Templari nei sotterranei del Tempio di Salomone.

Sarebbero stati Hiram o Maitre Jacques, insomma, a fornire indirettamente il progetto e le indicazioni per elevare gli splendidi e svettanti edifici che sorgono nelle città di mezza Europa.

Lo stile gotico, così come le relative tecniche costruttive ad esso legate, sono comparsi all’ improvviso. E’ difficile considerare questo stile, una logica evoluzione di quello Romanico; è vero anche che i costruttori gotici appartenevano a delle corporazioni con fortissime componenti esoteriche (i “Compagnons” e i “Macons”); così come è vero che la maggior parte delle cattedrali sorgono su luoghi sacri precedenti o su punti tradizionalmente considerati “incroci di correnti sotterranee”; inoltre, gran parte di esse hanno l’abside rivolto verso sud-est, cosicché i fedeli, entrando, avanzino verso oriente, ovvero verso la Palestina. E’ vero soprattutto, che le decorazioni delle loro facciate, le statue che adornano i transetti e le navate, le vetrate, i disegni dei pavimenti sono letteralmente gremiti di simboli magici, esoterici, alchemici.

Niente è casuale nelle cattedrali, da quella di Chatres alla “prima cattedrale di un nuovo genere”, la Sagrada Famiglia dell’ architetto catalano Antoni Gaudì. Secondo Fulcanelli, il misterioso autore de I Segreti delle Cattedrali, esse sono veri e propri “libri di pietra”, edifici che, attraverso le loro forme, descrivono il processo dell’ opera alchemica, ovvero il passaggio dell’ uomo dallo stadio di bruto a quello di uomo-dio. Tra le tante figure simboliche ricorre la rosa, che in termini esoterici rappresenta sia il Graal, sia il leggendario Sigillo di Re Salomone, dotato di una potentissima magia, sia – come spiega Fulcanelli – “il geroglifico alchemico che indica il tempo necessario alla preparazione della pietra filosofale.”

(Fonte: Martin Myster presenta Il Dizionario dei Misteri, Le Dimore Misteriose, a cura di Alfredo Castelli e Mario Gerosa, Sergio Bonelli Editore)

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