Charles Fort nacque ad Albany da genitori tedeschi. Curioso ed intelligente, il giovane Fort non si rivelò tuttavia uno studente particolarmente brillante. A diciotto anni lasciò New York e viaggio dapprima negli Stati Uniti e poi in Gran Bretagna e Sud Africa, dove si ammalò. Tornò a casa e sposò una ragazza che conosceva dall’ infanzia, Anna Filing.
Da quel momento Fort cercò di diventare uno scrittore, ma nonostante gli apprezzamenti della critica non ebbe successo.
Scrisse dieci romanzi, ma uno solo, “Il fabbricante di vagabondi” venne pubblicato rivelandosi purtroppo un insuccesso commerciale.
Fortunatamente, nel 1916 (a 42 anni), ricevette un’ inattesa eredità che risolse definitivamente i suoi problemi economici.
L’ unico libro di Fort che ebbe un grande successo (quando lui era già ricco) fu Il Libro dei Dannati, il titolo si riferiva ad “informazioni maledette” che Fort collezionava, fenomeni ignorati o rifiutati da parte della scienza.
Per più di 30 anni Fort fu un assiduo frequentatore delle biblioteche di New York e di Londra. Lesse moltissime riviste scientifiche, quotidiani e periodici, collezionando annotazioni su fenomeni che non erano accettati dalle teorie scientifiche del suo tempo.
Le notizie riguardavano piogge di rane, avvistamenti di "luci nel cielo", misteriose reincarnazioni, ritrovamenti di oggetti impossibili.
Fort mise insieme un archivio di ritagli impressionante, poi raccolti in una serie di volumi.
Dopo l’uscita del libro dei dannati, in diverse parti del mondo si formarono gruppi di ricerca Forteana (senza fra l’altro che Fort ne avesse promosso la formazione) ed ancora oggi ci sono persone che continuano il suo lavoro di raccolta di notizie ignorate dalla scienza ufficiale e che si ispirano ai suoi scritti.
Una caratteristica fondamentale delle opere di Fort è lo stile sarcastico e beffardo, con il quale descriveva eventi strani e fatti inspiegabili tratti dalle riviste scientifiche e i quotidiani dell'epoca.
Nessun commento:
Posta un commento