lunedì 31 ottobre 2011

La profezia di Malachia

San Malachia visse fra il 1094 e il 1148 ed è oggi venerato come santo dalla chiesa Cattolica. In vita compì diversi miracoli ed ebbe una celebre visione riguardante l’ identità degli ultimi papi, conosciuta ancora oggi come la Profezia sui papi. Fu inoltre arcivescovo di Armagh e venne canonizzato da papa Clemente III, il 6 luglio 1199.

La Profezia sui papi è un elenco di 112 brevi frasi in latino che pretendono di descrivere tutti i papi della Chiesa cattolica Romana a partire da papa Celestino II (eletto nel 1143), fino ad arrivare ad un Papa, descritto nella profezia come "Pietro il Romano", il cui pontificato finirà con la distruzione di Roma e con il giudizio universale.

Secondo la profezia, a papa Giovanni Paolo II, sarebbe seguito un altro papa (l’attuale Benedetto XVI) e quindi Pietro il Romano.

Tuttavia, c’è anche chi sostiene che Malachia avrebbe in realtà indicato come ultimo papà quello attuale.

Lo stress e la scrittura

Ciascuno di noi si trova a dover affrontare prima o poi un periodo di stress. Lo stress influenza negativamente il nostro stato psicofisico e tutte le nostre attività lavorative e non.

Alle volte i periodi di stress arrivano in modo improvviso costringendoci a rallentare un po’ il ritmo della nostra vita per non peggiorare ulteriormente le cose.

Può così accadere di dover interrompere una storia che si sta scrivendo, rimandando al futuro la sua stesura.

Superato il periodo di stress, bisogna però ricominciare a impegnarsi attivamente ristabilendo un contatto con le proprie abitudini. 

Può così succedere di aprire un cassetto dove si è conservato in precedenza un romanzo o un racconto non ultimati e di sentire il forte desiderio di portare a termine il proprio lavoro.

Ricominciare a scrivere in questi momenti può diventare un po’ difficile. Una buona idea potrebbe essere quella di rimettere in piedi la propria macchina creativa pian piano, scrivendo giornalmente un numero minimo di parole, senza affaticarsi eccessivamente.

Tuttavia, può anche capitare di sentirsi pieni di energie e di essere insolitamente prolifici e creativi.

In linea generale però l’ idea di ricominciare lentamente senza farsi prendere dalla smania di completare al più presto la storia su cui si sta lavorando, mi sembra la più saggia in assoluto. La fretta molto spesso è cattiva consigliera.

Naturalmente si tratta di scelte soggettive. Ognuno è libero di scegliere il proprio metodo di lavoro in totale autonomia.

Pubblicare un libro e promuoverlo on line

Pubblicare un libro e poi promuoverlo grazie a Internet. Quali sono le strategie che conviene seguire?

Le strategie sono moltissime. Su Internet è la creatività che fa la differenza. Ci sono artisti, esperti di marketing e altri operatori che hanno ideato in totale autonomia dei personali sistemi pubblicitari.

Imparate ad usare la creatività. E’ questo il segreto della promozione on line.

Per quanto riguarda i sistemi di promozione più utilizzati, cercherò di elencarne qualcuno riservandomi di ritornare su ogni singolo argomento in futuro.

Innanzitutto naturalmente è necessario trovare un piccolo editore (o in alternativa potete autoprodurre la vostra opera) per pubblicare il vostro libro.

Ecco alcuni dei possibili sistemi:

a) Scambio recensione con altri blog. E’ un sistema utilissimo, che mi riservo di sperimentare in futuro.

b) Article Marketing. Ovvero scrivere articoli per altri blog, lasciando un link al vostro sito o blog alla fine degli articoli. Riceverete così una pubblicità indiretta.

c) Creare un ebook gratuito da distribuire attraverso i vari siti che permettono di diffondere on line questo genere di opere. Nell’ ebook inserite un collegamento al vostro sito, o alla vostra vetrina virtuale, in modo che le persone possano venire a visitarvi.

d) Provate a vendere il libro anche su ebay.

e) Realizzate o fate realizzare da un esperto un booktrailer per il vostro libro.

Pubblicare un libro è il primo passo. Poi però è importante cominciare a dedicarsi un po’ alla promozione della propria opera.

sabato 29 ottobre 2011

Edgar Cayce. Il profeta dormiente.

Edgar Cayce (Hopkinsville, 18 marzo 1877 – Virginia Beach, 3 gennaio 1945) è stato il più famoso veggente del ventesimo secolo.

Cayce scoprì i suoi poteri quasi per caso e divenne presto noto come il Profeta dormiente, perché prevedeva avvenimenti futuri dell’ umanità in momenti in cui era immerso in un profondo stato di trance.

Per oltre 40 anni Cayce continuò ad addormentarsi anche due volte al giorno fornendo una sorta di “lettura” riguardante la vita di chi lo consultava e consigliando dei validi rimedi. Date le sue facoltà, persone di ogni età e cultura cominciarono a recarsi nello studio del veggente per chiedere il suo aiuto.

Nel corso dei suoi stati di trance Cayce riusciva a vedere anche avvenimenti passati dell’ umanità e a lui si devono interessanti notizie relative all’ esistenza del continente perduto di Atlantide e del fenomeno della reincarnazione.

Cayce previde anche diversi sconvolgimenti cataclismatici che si dovrebbero verificare in futuro o che si sono già verificati.

Secondo le previsioni del Profeta dormiente in futuro il Giappone ed il Nord Europa dovrebbero scomparire improvvisamente, e la California e New York saranno sommersi da un diluvio.

Altre previsioni di Cayce si sono già avverate. Nella prima metà del secolo previde che il centro magnetico del pianeta sarebbe cambiato, cosa che poi è stata accertata dagli scienziati. Previde anche che l’ asse di rotazione del pianeta si sarebbe spostato verso la fine del ventesimo secolo. Con lo Tsunami del 26 Dicembre 2004 effettivamente, l’ asse della terra si è inclinato.

Predisse anche l’eruzione dell’ Etna del 1957 ed i terremoti in Marocco.
Come tutti i personaggi carismatici e misteriosi, Cayce ha avuto nel corso della sua esistenza e continua ancora ad avere molti sostenitori, che studiano con interesse gli scritti che ha lasciato. Non mancano comunque gli studiosi che guardano alla sua vita e alle sue previsioni con notevole scetticismo.

Fonte: wikipedia

La struttura logica di un racconto o di un romanzo

Quando si parla di un racconto o di un romanzo può sembrare un po’ strano utilizzare termini come struttura logica o struttura narrativa.

Essendo la scrittura una forma d’ arte, si rimane un po’ perplessi di fronte a certi termini.

Tuttavia, anche una storia deve essere fondata su dei presupposti logici. Se non vi è un filo conduttore costruito su una struttura che a buon diritto può definirsi logica allora una storia difficilmente risulterà credibile.

Qualsiasi sia il genere letterario a cui avete scelto di dedicarvi una storia dovrà sempre risultare credibile agli occhi dei lettori.

Poniamo che il vostro protagonista abbia un acerrimo rivale. Probabilmente i due personaggi si scontreranno in più di un’ occasione, nel corso del vostro libro.

Vi saranno aspre battaglie. Difficilmente però alla fine della vostra storia il protagonista e il suo nemico andranno a prendere insieme una birra o diventeranno grandi amici.

Sarebbe poco credibile, non trovate?

Potrebbe anche succedere, ma si dovrebbe comunque arrivare ad una simile conclusione seguendo dei presupposti logici.

In un certo senso esiste qualcosa che si può definire ingegneria della trama. La scrittura non è quasi mai improvvisazione. Esistono grandi talenti che riescono a scrivere senza seguire alcuna regola logica, ma in linea generale moltissimi scrittori scrivono con metodo, quindi anche quando non sono ispirati.

Per far questo è importante imparare a seguire un certo numero di semplici regole.

Quando è meglio chiudere un blog

Aprire un blog non è mai una cattiva idea. Certe volte però non lo è nemmeno chiuderlo.

Io ho già chiuso un paio di blog. Ero stufo di parlare di certi argomenti. Così ho deciso di lasciar perdere completamente. Inoltre si trattava di due piccoli progetti fallimentari, che non riuscivano ad attirare molti visitatori.

Diverso è il caso di questo blog. Parlare di scrittura creativa ed editoria mi piace. E’ un argomento che sento molto e che mi appassiona, per questo riesco a scrivere almeno due posts settimanali.

Poiché aggiornare un blog richiede un certo impegno e una certa costanza è importante scegliere un argomento che piace. Se il traffico pian piano aumenta, e le persone dimostrano un certo interesse per le tematiche di cui vi occupate allora siete sulla giusta strada.

Se vi accorgete però, che dopo diversi mesi il vostro blog non riceve molte visite e che fra l’ altro voi non provate alcun piacere a continuare ad aggiornarlo, allora forse è il caso di prendere in considerazione la possibilità di lasciar perdere del tutto.

Magari non avete scelto l’ argomento giusto.  E’ importante innanzitutto che le tematiche trattate nel blog piacciano a voi. Secondariamente è importante che piacciano anche alle altre persone. Non si scrive mai su un blog solo per se stessi; di solito si vuole condividere con gli altri una parte di ciò che abbiamo imparato nel corso degli anni.

Poi naturalmente ci sarà sempre qualcuno che avrà opinioni diverse dalle vostre. Ma questo è inevitabile.

venerdì 28 ottobre 2011

Chi era Aleister Crowley?

Aleister Crowley (Leamington Spa, 12 ottobre 1875 - Hastings, 1 dicembre 1947) è stato un occultista e pensatore considerato da molti uno dei principali esponenti del satanismo del ventesimo secolo.

Ritenuto da molti studiosi una figura chiave nella storia dei nuovi movimenti magici, Crowley ha cercato nel corso della sua vita di creare una “religione magica” per l'epoca contemporanea influenzando molti altri occultisti.

Crowley considerava la magia, “la Scienza e l’ Arte di causare cambiamenti in conformità con la Volontà”; profondo conoscitore dei rituali e degli insegnamenti della Golden Age, divulgò le sue conoscenze esoteriche pubblicandole nel giornale The Equinox.

Crowley proveniva da una famiglia di settari rigorosi e fanatici. Dato che fin da piccolo manifestò un carattere ribelle sua madre cominciò a considerarlo l’ Anticristo. Il giovane finì per convincersi che la donna aveva ragione, e col tempo iniziò a vedere se stesso come il profeta che avrebbe inaugurato una nuova era, in cui il cristianesimo sarebbe stato spazzato via.

Il sesso divenne per l’occultista, un elemento di fondamentale importanza per i suoi rituali. Ebbe una vita sessuale molto anticonformista, intrecciando relazioni sessuali sia con uomini che con donne, anche se era ritenuto incapace di provare amore per il prossimo.

Come molti altri occultisti ed esponenti di società segrete Crowley fu perseguitato da Hitler, che non voleva che nessuno si mettesse in contrapposizione con la scuola iniziatica di nuova istituzione.

Nel 1910 fu introdotto all’ uso della mescalina. L’uso di sostanze stupefacenti, unito all’abuso d’alcool minò profondamente il suo fisico portandolo alla morte nel 1947.

Nei primi anni venti Crowley prese in affitto una villa a Cefalù, e diedi vita ad un esperimento sociale, creando un proprio tempio personale. Il suo soggiorno fu bizzarro e scandaloso, presto cominciò a diffondersi la voce che Crowley e i suoi seguaci, praticavano cerimonie magiche, nel corso delle quali venivano sacrificati dei bambini. Fu proprio in Sicilia che Crowley conquistò la sua fama di uomo perverso. In seguito Benito Mussolini lo espulse dall’ Italia, per sospette attività antifasciste. Recentemente Crowley e la sua esperienza in Sicilia hanno ispirato un romanzo di Vincenzo Consolo, Nottetempo casa per casa.

Inoltre l’occultista è anche popolare negli ambienti della musica rock. Sono molti infatti i divi che hanno espresso simpatia nei suoi riguardi: già i Beatles lo avevano inserito fra le "persone che ci piacciono" sulla copertina del famoso Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band.

Le cinque regole dell’ aspirante autore professionista

E’ possibile essere degli aspiranti autori professionisti? O l’ aspirante autore è sempre un dilettante?

Rispondere a questa domanda non è affatto semplice. Indubbiamente però si possono individuare alcune regole che un aspirante autore potrebbe cercare di seguire, per migliorare il suo rapporto con la scrittura e continuare a coltivare la propria passione.

Vediamo di elencarne qualcuna:

a) Non trasformate la scrittura in una vera e propria ossessione. Dedicate un po’ del vostro tempo a questa passione, senza perdere però i contatti con la realtà.

b) Imparate a scrivere con metodo, senza smettere mai di studiare per migliorarvi. Tuttavia, è importante non diventare troppo perfezionisti. Le storie interessano soprattutto per la validità dei contenuti, lo stile è importante, ma non bisogna esagerare.

c) Fate giudicare le vostre storie da persone realmente preparate, partecipando ai concorsi letterari. Le persone che possono realmente aiutarvi sono gli scrittori professionisti e gli operatori del settore che hanno maturato una certa esperienza. Selezionate quindi fra i concorsi letterari quelli più seri. Ciò non significa che non dovete partecipare pure agli altri. Sceglietene alcuni realmente buoni però, fra i tanti a cui partecipate.

d) Non abbiate fretta di affermarvi. In Italia la situazione editoriale è molto difficile. Gli aspiranti autori sono tanti e le possibilità realmente interessanti per chi scrive sono pochissime. Gli scrittori che vivono del proprio lavoro sono realmente una minoranza. Non perché lo dico io; molti scrittori di successo hanno più volte spiegato che le cose stanno realmente in questo modo.

Si potrebbero individuare anche altre regole, ma non voglio dilungarmi. In un certo senso tutti gli aspiranti autori dovrebbero applicare nella propria vita la massima di Hemingway: “Resistere, per durare.”

Pubblicare microstorie su un blog

Pubblicare racconti abbastanza lunghi su un blog con la speranza di essere letti spesso è una scelta fallimentare.

Io ho pubblicato sul mio blog solo due racconti perché so che difficilmente i visitatori si fermeranno a leggere le mie storie, essendo interessati soprattutto agli articoli che scrivo.

Vi è un caso però in cui pubblicare racconti su un blog può essere una scelta vincente.

Non tutti gli scrittori che pubblicano le loro opere su Internet scrivono racconti lunghi. Alcuni sono specializzati in microstorie, racconti cioè che non superano di solito le 5 cartelle dattiloscritte.

E’ molto più probabile che un visitatore di un blog legga una piccola storia dall’ inizio alla fine, piuttosto che un racconto di una certa lunghezza.

Mi è capitato di visitare blog di scrittori che si erano specializzati in questo particolare tipo di forma di scrittura. Alcuni erano realmente molto interessanti, ricevevano molte visite e molti navigatori si fermavano sul blog per lasciare un commento positivo.

Una variante di un certo interesse è legata alla possibilità di creare un romanzo dai capitoli non molto lunghi (se sono molto brevi è sicuramente meglio) e pubblicarlo su un blog.

Si potrebbero anche pubblicare solo un certo numeri di capitoli del romanzo, inserendo nell’ ultimo post/capitolo un collegamento alla vostra vetrina virtuale (se avete deciso di autoprodurre i vostri libri), oppure alla pagina del catalogo on line da cui si può ordinare  la vostra opera (nel caso che abbiate deciso di pubblicare con una casa editrice)

Se avete in mente invece di pubblicare on line racconti o romanzi di una certa lunghezza, riflettete sul fatto che probabilmente le persone non troveranno il tempo per leggerli interamente (leggere sul video è molto stancante).

Meglio un ebook a quel punto, se proprio volete pubblicare on line un intero romanzo e diffonderlo gratuitamente.

mercoledì 26 ottobre 2011

Elohim. Chi erano secondo il mito?

Il testo che segue è tratto dal Dizionario dell’ Universo Sconosciuto di Valentino Compassi (SugarCo Edizioni). Si tratta di un argomento che rientra nel campo della mitologia.

Elohim. Terza parola della Genesi in lingua ebraica. Plurale di Dio, sta a significare deità operanti e creatrici. Si prende spunto da questa osservazione, cioè da questo plurale, per convalidare lo studio che “esseri spaziali operanti”, appunto gli Elohim, si siano avvicendati sul suolo del pianeta Terra, molti millenni fa. Lo studioso Robert Charroux, ricercatore francese molto serio e documentato osserva: “E’ davvero strano che presso un popolo monoteista si sia usato il termine “Elohim”, cioè un plurale, mentre in tutti gli altri passi biblici si usano definizioni di Dio al singolare. Si potrebbe quindi dedurre che nel versetto in questione non si volesse affatto alludere a Dio, ma a ciò che potremmo indicare come “esseri divini”. Stando così le cose la prima frase della Sacra Scrittura dovrebbe suonare: In principio i costruttori crearono il cielo e la terra. Un altro studioso francese, Jean Sendy, si spinge oltre affermando senza esitazione: “Il testo biblico è tutto ciò: un testamento scientifico redatto nella lingua dei celesti alla quale sono frammiste alcune parole terrestri primitive. Ed è questo che occorre interpretare. E la lingua dei celesti alla fine del XXXI capitolo dell’ Esodo, ci precisa che la legge affidata a Mosè sul monte Sinai era scritta dal dito degli Elohim… Parole primitive sono state aggiunte: nella genesi (2,19) ci viene precisato che il Signore degli Elohim fece sfilare davanti all’ uomo degli animali per vedere con quali nomi egli li avrebbe chiamati…”. Molto più concretamente Sendy getta le sue carte in tavola affermando: “Circa 23.500 anni fa una trentina di cosmonauti sono giunti nel nostro sistema solare. Essi non venivano come esploratori. Erano venuti senza intenzione di ritorno. Provenivano da un sistema planetario dove la scienza aveva di gran lunga superato le conoscenze terrestri del 1970, in un’ epoca in cui i terrestri erano ancora al paleolitico superiore.” (Jean Sendy, Gli dèi venuti dalle stelle, 1971)

Ebooks di promozione – Create un estratto del libro

Tornando al discorso che ho cominciato nel precedente post io vi consiglio di non diffondere gratuitamente tutto il contenuto dei vostri libri, ma solo una parte di essi.

Create un estratto del libro, mettete in un libro elettronico dal cinque al venti per cento di tutto il testo. Più che l’ ebook di un libro create l’ equivalente dell’ ebook di un racconto.

Fate in modo che si possa leggere in non più di un quarto d’ora. Scegliete una parte interessante del vostro libro, possibilmente autoconclusiva e utilizzatela per il vostro ebook di promozione.

Inserite alla fine del libro elettronico un collegamento alla vostra vetrina virtuale (nel caso che vi siate affidati al Print On Demand), o al sito del vostro editore (puntando sulla pagina del vostro libro).

Il lettore deve leggere rapidamente il vostro libro elettronico e possibilmente maturare una viva curiosità per l’ opera che proponete. Deve essere invogliato ad acquistarla.

Anche se molti scrittori non saranno d’accordo io ritengo questo sistema molto più valido di quello esposto nel precedente post.

Con questo sistema le persone leggeranno realmente il vostro ebook di promozione, e forse, se lo troveranno interessante, decideranno di acquistarlo.

Otterrete comunque la stessa visibilità che raggiungereste diffondendo non un semplice estratto, ma l’ intero libro.

Promuovere un libro, attraverso un ebook

Molti autori oggi, promuovono i loro libri attraverso gli ebooks. Indubbiamente un ebook può rappresentare un valido sistema per ottenere una certa notorietà.

Vi sono stati dei casi di scrittori stranieri di successo che hanno permesso la diffusione gratuita dei loro libri attraverso gli ebooks in diverse nazioni. Stranamente questa scelta ha portato come effetto collaterale un aumento della vendita dei loro libri nei paesi in cui erano stati diffusi questi ebooks.

Parlo però di autori affermati. E in Italia? Gli autori esordienti hanno provato la medesima strategia?

Si, molti ci hanno provato e continuano a provarci. Con risultati validi dal punto di vista della visibilità e del tutto fallimentari invece dal punto di vista della vendita.

Ma cerchiamo di essere un po’ più chiari.

Per fare un po’ di chiarezza vi parlerò della mia esperienza di lettore di ebooks e non di scrittore.

Esistono effettivamente diversi autori esordienti che hanno prodotto un gran numero di ebooks gratuiti, dandosi molto da fare per pubblicizzarli.

Io ho scaricato molti di questi ebooks, dato che erano gratuiti. Vi confesso però che non sono mai riuscito a finire di leggere uno solo di questi libri elettronici. E io sono uno che legge.

I soli libri elettronici che attualmente riesco a leggere dall’ inizio alla fine sono quelli che riguardano argomenti legati all’ informatica e ai nuovi media. Libri che a me servono per migliorare la mia preparazione in un campo in cui ho avuto in passato interessanti esperienze lavorative.

Leggere sullo schermo di un computer è faticoso, fin quando non verranno prodotti dei lettori di ebooks dal prezzo veramente competitivo, difficilmente gli ebooks soppianteranno i libri tradizionali.

Molti autori esordienti che diffondono ebooks gratuiti, ammettono nei loro blog di avere la sensazione che nessuno legga i loro ebooks.

Ragazzi non è solo un’ impressione, le persone veramente non leggono i vostri ebooks gratuiti… Scaricare un ebook è facile, leggerlo fino alla fine è piuttosto difficile. Non perché gli autori esordienti non valgono niente, come ho già detto prima, leggere su uno schermo è molto stancante.

Gli ebooks quindi servono soprattutto per ottenere visibilità. Solo che c’è un altro problema…

Se, io so che Ciccio ha scritto dei libri e li ha diffusi gratuitamente in formato PDF, ed ho anche scaricato i suoi ebooks, ma non li ho letti, conosco veramente Ciccio come scrittore?

No, non lo conosco affatto…

Quindi più che altro conosco Ciccio come blogger (o come persona).

C’ è una bella differenza non trovate?

Leggete il mio prossimo post perché voglio proporvi una possibile soluzione di questo problema.

martedì 25 ottobre 2011

I Vimanas. Antichi velivoli delle leggende indiane

Veicoli aerei descritti con dovizia di particolari in antichissimi testi sacri ed epici dell’ India antica. I Vimanas potevano essere di diversa grandezza: da quello immenso descritto nel Ghatotrachabadma, grande 600 metri, a quelli somiglianti a “perle nel cielo”. Frequentemente usati nelle battaglie, erano dotati di un armamento micidiale.
(Fonte: Valentino Compassi, Dizionario dell’ Universo Sconosciuto, SugarCo Edizioni)

I blog sono realmente utili per gli scrittori?

Capita alle volte che qualche scrittore che ha aperto un blog ormai da un po’ di tempo si domandi se la sua scelta abbia avuto realmente senso.

Molti scrittori che mi hanno preceduto in questa scelta sono arrivati alle seguenti conclusioni:

a) Alle grandi case editrici non frega niente dei blog.

b) I blog servono solo per conoscere altre persone.

c) Vendere i libri di un esordiente attraverso un sito o un blog è praticamente impossibile.

Ora voglio spiegarvi perché non condivido pienamente questo modo di pensare.

E’ vero che alle grandi case editrici non interessa se avete un blog. Se pensate che aprendo un blog diventerete dall’ oggi al domani degli scrittori ricchi e famosi allora siete dei veri illusi.

Un blog vi serve per ottenere un pò di visibilità su Internet e per entrare in contatto con altre persone. 
Avere un vostro spazio personale non vi serve solo per comunicare con altre persone. Il vostro spazio personale vi serve soprattutto per promuovervi e fare sapete chi siete al mondo dei navigatori della rete.

Riguardo alla vendita dei libri degli autori esordienti, bisogna tenere in considerazione diversi fattori. Ma cerchiamo di essere più chiari.

Se scrivete libri di archeologia, ma sul vostro spazio web parlate soltanto della vostra grande storia d’ amore con Genoveffa la racchia difficilmente troverete qualcuno che acquisterà i vostri libri di archeologia.

Se siete degli archeologi che scrivono libri, dovete possibilmente aprire un blog dedicato agli argomenti legati ai vostri libri.

Scrivo questo perché solo seguendo questa strategia riceverete visite di persone che possibilmente hanno un interesse per i libri di archeologia.

Altro fattore importante è il traffico del vostro blog. Se ricevete solo un centinaio di visite al mese non aspettatevi tutte queste vendite.

L’ obbiettivo da raggiungere pian piano per ottenere delle vendite apprezzabili è di circa 6000 visite al mese.

Inoltre se volete vendere i vostri libri non basta solo promuovervi attraverso un blog. Dovrete necessariamente ricorrere ad altre strategie pubblicitarie.

Il marketing dei libri richiede una serie di competenze che si possono acquisire solo documentandosi e sperimentando di persona per un certo periodo.

Se non avete il tempo di studiare impegnandovi personalmente assumete allora un professionista o rivolgetevi ad una casa editrice.

Pubblicare libri sponsorizzati

Pubblicare libri, trovando degli sponsor è sicuramente un modo intelligente per realizzare la propria aspirazione senza dover sostenere delle grosse spese.

Non tutti i tipi di libri sono idonei a questo tipo di operazione, ma se ritenete che qualcuna delle vostre opere possieda i giusti requisiti potreste provare a cercare degli sponsor.

Qualche anno fa, mi è capitato in più di un’ occasione di trovare in dei locali notturni catanesi, una piccola guida turistica realizzata da un autore che era riuscito a pubblicarla senza ricorrere a sovvenzioni di alcun tipo.

Semplicemente lo scrittore si era dato da fare per trovare degli sponsor. Ci vuole iniziativa e una buona capacità di persuasione, ma io ritengo che con un po’ di impegno chiunque potrebbe riuscirvi.

E’ uno dei tanti sistemi per pubblicare libri a cui possono ricorrere le persone che hanno deciso di seguire la strada dell’ autoproduzione.

Le immagini o i loghi che richiamano gli sponsor, andrebbero inserite all’ interno del libro, in pagine che seguono la conclusione dei capitoli, oppure sul retro della copertina. 

Un altro modo per inserire la pubblicità senza dare fastidio ai lettori, potrebbe essere legato alla realizzazione di una sezione fotografica, in cui la pubblicità degli sponsor potrebbe essere intercalata a delle foto attinenti agli argomenti trattati nel libro.

Non escludo che questo post potrebbe fare storcere il naso a molti aspiranti autori, convinti che lo scrittore debba disinteressarsi del tutto di questioni legate al marketing dei libri ed alla promozione personale.

Dovete considerare però che oggi in Italia gli scrittori sono moltissimi e non basta stampare un libro per raggiungere la notorietà.

E’ indispensabile un impegno personale molto forte. Soltanto così si possono pian piano cominciare ad ottenere dei risultati apprezzabili.

Scrivere un libro non è affatto semplice, questo l’ho detto in più di un’ occasione. Ma il vero problema oggi in realtà, la sfida da affrontare impegnandosi personalmente, è rappresentato dalla vendita e dalla promozione delle proprie opere.

Pubblicate libri e imparate a promuoverli. Oppure contattate un professionista del settore editoriale ed affidatevi a lui.

Conviene dedicarsi a più generi letterari?

Mi è capitato alle volte di leggere articoli pubblicati da scrittori di talento, che consigliavano agli aspiranti autori di dedicarsi a diversi generi letterari per avere una maggiore possibilità di lavorare come scrittori.

In teoria questa dovrebbe essere una strada percorribile. Io ritengo però che nella realtà rischia di rivelarsi molto spesso controproducente.

Se partiamo dal presupposto che scrivere libri appartenenti a diversi generi letterari, dia a uno scrittore una maggiore possibilità di lavorare in questo campo commettiamo un grave errore. Dico questo perché prima di tutto bisogna chiarire che cosa significa lavorare come scrittore.

Lavorare come scrittore significa vivere soltanto con i diritti d’autore dei propri libri, o quantomeno guadagnare tramite le proprie pubblicazioni l’ equivalente di uno stipendio part-time.

In realtà sono pochissime in Italia le persone che raggiungono questo traguardo.

Di solito si scrive solo per passione, senza guadagnare del denaro grazie alla pubblicazione dei propri libri. Anzi molto spesso si va anche in perdita per continuare a coltivare questa passione.

Per queste ragioni io ritengo che uno scrittore dovrebbe dedicarsi soltanto al genere letterario che ama di più.

Perché se scrivete per soldi difficilmente riuscirete a scrivere dei buoni libri. Inoltre se considerate che sono pochissimi gli scrittori che guadagnano somme rispettabili grazie alle loro opere, allora diventa evidente che scrivere cose che non vi piacciono non ha assolutamente senso.

L’ ho già detto una volta e lo ripeto. Se volete fare soldi dedicatevi a qualche altra attività. Scrivendo libri non si guadagna quasi mai.

E’ stato il successo di certi autori anglosassoni a portare molte persone a credere che scrivendo libri si diventa ricchi, anche nel nostro paese. In Italia la realtà è molto diversa, e chi vuole scrivere deve farlo soltanto perché spinto dalla passione.

Se vi piacciono diverse forme di letteratura potete anche provare a scrivere libri di vario genere.

Io ogni tanto lo faccio, quando non mi va di scrivere fantascienza. Il genere che ho scelto però, rimane quello fantascientifico.

Quasi tutti i libri che ho scritto sono di fantascienza. Qualche volta faccio qualche esperimento, ma in linea generale continuo a scrivere racconti e romanzi di fantascienza.

lunedì 24 ottobre 2011

Il Triangolo delle Bermuda

Conosciuto anche come “il triangolo della morte” il triangolo delle Bermuda è sicuramente una delle zone più misteriose del mondo. Esteso in un tratto di mare compreso tra le Bermuda, le Bahamas e Portorico è diventato un luogo leggendario in seguito a numerosi casi di inspiegabili sparizioni di velivoli e unità navali che sorvolavano la zona.

Già Cristoforo Colombo in uno dei suoi viaggi aveva citato alcuni misteriosi episodi avvenuti nella zona: alcuni marinai avrebbero osservato strani luci danzanti all’ orizzonte e registrato malfunzionamenti della bussola.
Nel 1824 un veliero francese fu trovato abbandonato nella zona del triangolo, con a bordo solo un canarino.
Nel 1872 la Mary Celeste un brigantino goletta di 30 metri fu trovato alla deriva completamente senza equipaggio. Nessun indizio circa i motivi dell’ abbandono,

Il 5 dicembre 1945 cinque aerei US. Tbm Avenger aerosiluranti della marina degli stati uniti decollarono da Fort Lauderdale in Florida e presero a volare sull’ atlantico in missione di addestramento; di essi non si seppe più nulla.

Sempre nello stesso giorno scomparve il Martin PBM Martin, un bombardiere inviato in soccorso della Squadriglia 19; 13 persone di equipaggio.

Questi sono soltanto alcuni dei casi più famosi. Le sparizioni fino ad ora sono state in numero di mille e più tra navi ed aerei.

Nel 1974 Charles Berlitz raccolse in un volume (The Bermuda Triangle) l'elenco delle sparizioni, romanzandone i dettagli e inserendo diverse spiegazioni: traffico eccessivo, tempeste naturali, "buchi temporali", l'impero di Atlantide, interventi extraterrestri, tecnologie aliene, o altre cause soprannaturali.
Il libro ebbe molto successo ma vi fu pure chi cercò dimostrare l’inattendibilità dei dati e delle testimonianze raccolte da Berlitz.

La questione è ancora aperta. Alcuni indagini di tipo statistico hanno comunque messo in rilievo che la zona del triangolo delle Bermude non è né più né meno pericolosa di ogni altra zona dell'oceano. Questo perchè valutando il numero di incidenti e perdite per la quantità di traffico sostenuto risulta evidente che l'area è una delle vie commerciali più affollate al mondo e le percentuali di sparizione sono insignificanti se esaminate nel complesso.

(Fonti: Wikipedia, l’enciclopedia libera; Valentino Compassi, Dizionario dell’ universo sconosciuto, SUGARCO Edizioni)

Autori esordienti. Attenti alle distrazioni!

Riprendendo in parte l’ argomento trattato nel mio post precedente volevo soffermarmi sul pericolo rappresentato dalle costanti distrazioni cui sono sottoposti tutti gli autori esordienti, compreso il sottoscritto.


Io non guardo molto la televisione ma uso moltissimo Internet, che rappresenta per me un’ incredibile fonte di distrazioni.


Avete mai considerato quanto tempo perdiamo, quando ci mettiamo a gironzolare su Internet, o controlliamo frequentemente la posta elettronica, o ci colleghiamo al nostro social network preferito?


Altre persone possono avere una forma di dipendenza dai programmi televisivi, che oggi vanno così tanto di moda.


Altri ancora sono dei fanatici della telefonia mobile e passano ore e ore al cellulare.


Come può difendersi allora un autore esordiente da tutte queste fonti di distrazione?


Io che ho una certa dipendenza da Internet, nei periodi in cui scrivo ho scelto questo sistema. Il sabato e la domenica faccio finta che Internet non esista, ignoro il computer fisso attraverso il quale di solito mi collego e utilizzo soltanto il portatile. Da qualche anno scrivo ormai solo con quello.


In quei giorni ignoro anche la televisione, il telefono e tutto il resto.


Il fine settimana lo dedico soltanto alla scrittura ed alle piccole faccende familiari, che in un modo o nell’ altro tutti noi non possiamo esimerci da affrontare quando abbiamo un po’ di tempo libero.


Il sistema funziona, e riesco a resistere alle distrazioni.


Naturalmente tutti gli autori esordienti devono organizzare il tempo che hanno a disposizione seguendo le proprie inclinazioni.

Aspiranti romanzieri un passo alla volta…

Gli aspiranti romanzieri in Italia sono innumerevoli.  Questo blog è nato proprio per dare un aiuto reale a tutti gli autori e le autrici che condividono le mie aspirazioni, ma non hanno ancora molta esperienza.

Se non riuscite a completare il vostro libro ci saranno di certo dei motivi. Proviamo ad ipotizzare:

a) Avete fretta di finirlo. Quindi in certi periodi vi buttate a capofitto nel vostro progetto per poi fare dietrofront quando incontrate le prime difficoltà.

b) Vi interessano così tante cose, che alla fine disperdete il vostro tempo dietro una miriade di hobby.

c) In realtà la scrittura non vi interessa sul serio. E’ solo un modo per fare breccia nel cuore della vostra vicina di casa.

d) Entrate in crisi tutte le volte che vi mettete a scrivere come se qualcuno fosse lì a giudicare il valore del vostro libro.

e) Non riuscite ad organizzare il vostro tempo. Siete oppressi e stressati da una miriade di problemi e non trovate mai il tempo che vi serve.

Se siete degli aspiranti romanzieri io vi consiglio di imparare  a lavorare con calma, ma con una certa costanza. Prendetevi le vostre pause, quando è necessario. Rilassatevi. La scrittura non è un territorio da conquistare, ma un paesaggio da godere fino in fondo. Soltanto comprendendo questo potrete riuscire a completare i vostri libri.

venerdì 21 ottobre 2011

Il tempio di Salomone

Il tempio, considerato una delle sette meraviglie del mondo antico, fu costruito per volere di Re Salomone, che volle legare il suo nome a una costruzione simbolica che rappresentasse il cosmo.

Secondo la tradizione, Hiram, il leggendario architetto che lo edificò, era un iniziato ad altissimo livello, a conoscenza nella loro sterminata totalità, di tutte le leggi “dei Numeri, dei Pesi e delle Misure”, che applicò nella sua costruzione. Quando venne sottoposto a violente pressioni perché rivelasse i suoi segreti costruttivi, preferì farsi uccidere piuttosto di parlare.

Il tempio di Salomone è stato più volte distrutto e ricostruito nel corso della storia. Distrutto dai Babilonesi nel 586 a. C. venne riedificato nel 515 a. C.; nel primo secolo Re Erode lo ampliò con nuovi edifici, che vennero a loro volta distrutti dai Romani nel 70 d. C.

Tutto ciò che rimane oggi è il “muro del pianto”, ovvero il muro orientale del tempio edificato da Erode. Com’ era fatto il Tempio originale?

Secondo le fonti più attendibili era lungo sessanta cubiti, largo venti e alto trenta, ovvero misurava 33x11x16,5 metri, misure non particolarmente straordinarie, ma che rispondono, cabalisticamente, a “proporzioni perfette”.

Era impreziosito da numerose decorazioni e da una gran profusione d’oro, e preceduto da due monumentali colonne di bronzo, alte diciotto cubiti: quella di destra si chiamava Iachin e quella di sinistra Boaz, che significano “stabilità” e “fortezza”.

Nella parte più nascosta del Tempio si trovava il Santuario, ricoperto d’ oro purissimo, dove era riposta l’ Arca dell’ Alleanza; secondo quanto ci tramanda il profeta Ezechiele, l’ altare del tempio era disegnato come uno Ziqqurat di tre piani, con il gradino superiore ornato di quattro corna.

Secondo gli esoteristi, il Tempio di Salomone fu il più perfetto esempio di edificio esoterico, ispirato direttamente dal Tempio Tenda che, secondo le tradizioni arabe ed ebraiche, sarebbe stato inviato dal cielo ad Abramo. Al suo interno sarebbero stati custoditi incredibili segreti, recuperati dai Templari nel dodicesimo secolo e diffusi tra una ristrettissima cerchia di iniziati. Si dice che la pianta del tempio sia conservata gelosamente da alcuni studiosi di alta Qabbalah, e una sua versione stilizzata figura tra i simboli della Massoneria.

Il tempio ha infatti un’ importanza fondamentale sia per i Massoni, che per un altro gruppo esoterico-corporativo, i Compagnons. I Massoni (il termine significa “muratori”) ritengono Hiram il fondatore della loro associazione e ne venerano in modo particolare la memoria; nel loro rituale annoverano un rito particolarmente importante – quello della “morte iniziatica”, che porta ad una nuova vita – a ricordo del sacrificio di Hiram.

Il gruppo dei Compagnons sarebbe invece stato fondato da Maitre Jacques, capo dei tagliatori di pietre durante l’ edificazione del Tempio. Mastro Giacomo, deluso dalla decisione di Salomone di sostituirlo con un altro scalpellino, avrebbe raggiunto la Francia e lì avrebbe fondato la grande corporazione dei capimastri, utilizzati in seguito durante la costruzione delle cattedrali gotiche. I compagnons – come i Massoni – esistono ancora; nel 1945 hanno fondato la Fèdèration Compagnonnique des métiers du batiment.

(Fonte: Martin Myster presenta Il Dizionario dei Misteri, Le Dimore Misteriose, a cura di Alfredo Castelli e Mario Gerosa, Sergio Bonelli Editore)

Gli scrittori e i social media

I social media rappresentano un utile strumento di marketing per tutti gli scrittori che vogliono conquistare una certa visibilità.


I social media ormai li conosciamo un po’ tutti, rappresentano un interessante modo per conoscere altre persone, o per contattare professionisti che condividono i nostri stessi interessi.


I social media sono però innumerevoli. Quale social media dovrebbe scegliere uno scrittore per non rischiare di disperdere il proprio tempo e le proprie energie?


Io posso dirvi che i social media più conosciuti e di moda sono in questo momento Myspace e Facebook.


Quindi potreste concentrarvi solo su questi.


Altra cosa importante se decidete di fare un po’ di social media marketing è non dimenticare che i social media sono soprattutto uno strumento attraverso il quale espandere la vostra rete di conoscenze.


Se scrivete un libro e cominciate a mandare e-mail ai vostri contatti sui social media invitandoli soltanto a comprare la vostra opera rischiate di diventare antipatici e fastidiosi.


Dovete trovare quindi la giusta misura. Parlare con le persone, farvi conoscere. Non fare semplice spamming.


Altrimenti rischiate di ottenere l’ effetto contrario a quello che desiderate raggiungere.


Le persone vi prenderanno soltanto per un aspirante autore rompiscatole.

Pubblicare sul web attraverso gli e-books

Internet può in certi casi rappresentare una valida alternativa a tutte le forme di pubblicazione tradizionale.


Pubblicare un e-book può essere sicuramente un buon modo per farsi conoscere. Ha inoltre il grande vantaggio di essere un’ alternativa molto economica.


L' ebook può essere distribuito attraverso siti specializzati, oppure direttamente da un sito personale.

giovedì 20 ottobre 2011

La storia di Gustavo Rol

Gustavo Adolfo Rol (Torino, 20 giugno 1903 – Torino, 22 settembre 1994) è stato uno tra i più famosi sensitivi italiani del ventesimo secolo.

Molti illustri personaggi della cultura italiana lo hanno conosciuto di persona, partecipando a delle riunioni riservate a pochi invitati che il sensitivo teneva nella propria casa, riunioni nel corso delle quali dava dimostrazione dei suoi incredibili poteri. Tutti coloro che hanno potuto assistere ai suoi esperimenti hanno in seguito sostenuto che le sue facoltà paranormali erano reali e sbalorditive.

Tuttavia, poiché durante la vita di Rol non venne fatta alcuna verifica dei suoi poteri sotto controllo scientifico (sembra per l’opposizione del sensitivo stesso), molti scettici hanno sostenuto che Gustavo Rol fosse in realtà un esperto di mentalismo, una branca dell’ illusionismo che consiste nel simulare facoltà extrasensoriali.

Sembra che il sensitivo abbia raccontato di aver scoperto i suoi poteri dopo aver conosciuto un misterioso personaggio di origine Polacca, esperto in giochi con le carte, che inizialmente scettico sull’ esistenza di Dio, si convertì in seguito al cristianesimo dopo aver assistito insieme a Rol ad una guarigione miracolosa a Lourdes. Da quel momento Gustavo Rol iniziò ad approfondire i suoi studi spirituali fino ad elaborare una sua personale teoria di carattere metafisico.

Rol credeva nell’ esistenza dell’ anima, e dell’ aldilà. Come tutti i cristiani, era convinto che dopo la morte di un individuo l’anima ritornasse a Dio. La sua visione della realtà però, presentava anche un elemento di innovazione. Rol infatti sosteneva l’esistenza di ciò che era solito chiamare “spirito intelligente”, un elemento non materiale, presente in ciascuno di noi, che a differenza dell’ anima continua ad essere presente nel nostro mondo anche dopo la morte.

Rol aveva il dono di riuscire ad entrare in contatto con questi “spiriti intelligenti” che partecipavano spesso ai suoi esperimenti.
Furono una serie di articoli apparsi sul settimanale Gente, scritti dal giornalista Renzo Allegri che resero Rol noto al grande pubblico nel 1977.

Fra gli scettici che hanno messo in dubbio le sue capacità, bisogna invece ricordare Piero Angela e il fisico Tullio Regge.

I Booktrailers un utile strumento di marketing

I Booktrailers rappresentano una delle più interessanti forme di marketing editoriale accessibili oggi alla maggior parte delle case editrici (anche gli autori particolarmente intraprendenti li possono sperimentare).

Dato che possono essere diffusi in vari modi sul web, riescono ad avere un notevole effetto sui potenziali acquirenti (diffusi un po’ ovunque su internet) delle opere di autori più o meno famosi.

Si tratta di video realizzati con diverse tecniche, molto simili per certi aspetti ai trailers cinematografici. Solo che pubblicizzano libri anziché film.

Quando ben realizzati hanno un forte impatto emotivo.

Diversi autori che hanno scelto di pubblicare in proprio le loro opere, hanno anche realizzato dei booktrailers per farsi un po’ di pubblicità.

L’ argomento è molto interessante e merita di certo uno studio approfondito.

La scrittura senza confini

Anche se questo blog è nato fondamentalmente per condividere le mie conoscenze sul mondo dell’ editoria con altri scrittori, di tanto in tanto mi piace affrontare argomenti un po’ diversi.


Più passa il tempo, più mi convinco che uno scrittore che volesse al giorno d’oggi riuscire a fare della sua passione per quest’ arte un vero e proprio mestiere dovrebbe sviluppare la capacità di cimentarsi in varie forme di scrittura.


Lavorare soltanto scrivendo libri è appannaggio di poche persone. Gli scrittori che vivono soltanto con i diritti d’ autore delle loro pubblicazioni oggi in Italia si contano sulla punta delle dita. Io non escludo che si tratti in tutto di circa trecento persone.


Penso però che se oltre a scrivere libri, uno scrittore si dedicasse anche ad altri campi legati alla comunicazione, le sue possibilità di vivere solo di scrittura aumenterebbero esponenzialmente.


Per esempio provate ad immaginare uno scrittore che scrive sceneggiature di film (oppure di fiction televisive) e fumetti, collabora con qualche importante testata giornalistica, oppure ha un lavoro part-time come blogger professionista (il mio è un blog amatoriale attualmente senza alcuno scopo di lucro, ma c’è anche chi è riuscito a spingersi molto oltre e guadagna alle volte anche un intero stipendio, grazie ai proventi della pubblicità on line).

Uno scrittore con simili capacità forse non avrebbe alcun bisogno di cercarsi un vero lavoro. Molti scrittori probabilmente hanno già intrapreso questa strada.

mercoledì 19 ottobre 2011

La struttura dei tre atti

Lo schema che segue è molto utilizzato dagli sceneggiatori di fumetti e da quelli cinematografici. Lo ritengo utile per chiunque voglia scrivere una storia, ma è un po’ confuso ed è rimasto bloccato, per diversi motivi (mancanza di ispirazione, eccessivo perfezionismo, incapacità di organizzare la propria attività amatoriale di scrittore ecc..)

Ho già spiegato che può essere utile dividere una storia in una serie di scene in cui il personaggio principale deve risolvere un problema specifico, incontrando vari ostacoli fino al raggiungimento della soluzione finale.

Possiamo quindi individuare in una storia le scene iniziali, quelle centrali e quelle finali.

Nella parte iniziale dobbiamo presentare il protagonista, descrivendone le caratteristiche, e facendo apparire inoltre dei personaggi secondari.

Sempre in questa fase deve presentarsi il problema che sarà al centro di tutto il racconto. Si può anche provare a presentare una soluzione appariscente (che sarà poi abbandonata nel corso della storia).

Nelle scene centrali invece, si verificheranno i primi contrasti, una serie di sfide che il personaggio principale dovrà affrontare, interferenze di vario genere, che lo porteranno a cercare di trovare le prime soluzioni (da applicare al problema fondamentale, base centrale della storia).

Infine avremo le scene finali, dove sarà presentata la soluzione definitiva. Tutte le domande senza risposta presenti nella storia troveranno finalmente una soluzione.
 

Come uno scrittore può manterenere aggiornato il proprio blog

Se siete degli scrittori che come me hanno deciso di aprire un blog per ottenere un po’ di visibilità su Internet e fare leggere alle altre persone le storie che scrivono, dopo un po’ di tempo vi troverete di certo a dovervi confrontare con un problema che colpisce tutti i blogger.

Come fare a mantenere costantemente aggiornato il proprio blog?

Per noi scrittori è doppiamente difficile. Perché se da un lato dobbiamo aggiornare il blog, dall’ altro dobbiamo anche trovare il tempo per scrivere le storie che abbiamo in mente.

Personalmente avevo deciso di abbandonare la scrittura per un certo periodo per arricchire di contenuti il mio blog, ma poi ho cambiato idea e mi sono rimesso a scrivere.

Come ho risolto allora questo problema?

Le persone che mi seguono sanno che faccio di solito tre aggiornamenti settimanali. Dopo alcuni mesi ho capito che non potevo farne di più senza levare tempo alla scrittura e ad altre attività legate ad Internet (creazione ed aggiornamento di altri siti web) che ormai svolgo esclusivamente per hobby.

Ho spiegato più di una volta che sono un web master autodidatta (in poche parole lo faccio per passione ed ho imparato tutto ciò che so documentandomi su Internet). Per un breve periodo ho anche lavorato in alcuni progetti in questo settore, ma ormai per me non è più un lavoro, ma una passione che continuo a coltivare. Proprio come la scrittura.

Tornando al blog, ho deciso di prendermi un giorno della settimana (attualmente è il lunedi) per scrivere i posts che poi pubblico nei giorni successivi.

Per quanto riguarda la scrittura invece, gli impegni ed i problemi dell’ ultimo periodo mi hanno portato alla seguente scelta: scrivo il sabato e la domenica, giorni che dedico al relax e a questo hobby.

L’ ideale sarebbe scrivere tutti i giorni (mi riferisco ai libri, non al blog), ma per me ormai non è più possibile. 

Ritornando all’aggiornamento di un blog, da un punto di vista tecnico ( mi riferisco alla possibilità di generare un grande traffico ) sarebbe molto vantaggioso fare aggiornamenti giornalieri. Per me però rappresenterebbe un vero stress.

Inoltre sto cercando di scrivere dei posts di qualità. Certe volte ci riesco, altre volte un po’ meno. Scrivendo tutti i giorni sicuramente fallirei.

Il consiglio che posso darvi è il seguente: stabilite a priori quanti aggiornamenti settimanali farete sul vostro blog e organizzate il tempo che avete a disposizione in modo metodico.

Dividete il tempo libero che avete a disposizione in blocchi. Da una parte ci sono quelli da dedicare alla scrittura e dall’ altra quelli da dedicare all’ aggiornamento del blog.

Cercate di essere metodici. Per destreggiarsi in tante attività l’unico vero segreto è legato allo sviluppo di una sorta di autodisciplina.

Gli scrittori geniali alle volte non seguono alcun metodo, ma quelli che come me non lo sono, possono trovare nel seguirne uno dei grandi vantaggi.

Ciascuno di noi comunque deve cercare di scoprire il sistema più consono alla propria personalità.

martedì 18 ottobre 2011

Le sorelle Fox

Il testo che segue è stato tratto da fonti di cui è molto difficile valutare l' attendibilità. Si tratta di argomenti controversi cui è meglio non credere.


Nel 1948 a Hydesville, un piccolo paese nello stato di New York nacque lo spiritismo. I fatti che precedettero la sua nascita si svolsero in una semplice casa di campagna dove abitavano due giovani sorelle: Katherine e Margaret Fox.


Strani rumori provenienti dai muri della casa rivelarono presto alle giovani la presenza di uno spirito. Così quasi per gioco le due sorelle svilupparono un rudimentale sistema per comunicare con quell’ insolito inquilino. Nacquero le sedute spiritiche che tanto successo avrebbero poi avuto negli anni seguenti.


Lo spirito, rivelò alle due ragazzine di essere stato in vita un inquilino della loro casa. Disse pure di essere stato assassinato in quello stesso luogo.


Anni dopo nell’ intercapedine di un muro dell’ abitazione, si trovò effettivamente lo scheletro di un uomo.

Creare sinergie fra un blog e un forum per scrittori

Ho già spiegato che una valida alternativa al blog potrebbe essere un forum per autori.

Un’ altra possibilità interessantissima è però quella che prevede di aprire sia un blog, che un forum.

Una simile scelta potrebbe permettervi di creare delle forti sinergie fra il vostro blog ed il forum che potrebbero permettervi di ottenere un’ invidiabile visibilità.

Sul blog potreste parlare di certi argomenti, mentre sul forum potreste dare vita a discussioni di ampio respiro, toccando tematiche collegate ai vostri interessi, che per varie ragioni avete escluso dal blog.

Il forum potrebbe inoltre trasformarsi in un punto di confronto e collaborazione, attraverso il quale potreste coinvolgere gli altri membri della community in delle iniziative culturali di gruppo.

La vostra creatività quindi su un forum per autori potrebbe esprimersi ancora meglio.

Aspiranti autori. 10 utili suggerimenti.

Ecco 10 suggerimenti che potranno di certo ritornare utili a molti aspiranti autori:

a) Pensate innanzitutto a scrivere le vostre opere. Per pubblicare c’è sempre tempo.

b) Fate leggere ciò che scrivete ai vostri amici (soprattutto a quelli che leggono) e ascoltate con attenzione le loro opinioni.

c) Cercate di entrare in contatto con scrittori che hanno già una certa esperienza. Potranno darvi di certo degli utili consigli.

d) Imparate ad essere umili. In questo campo i geni sono veramente pochi. Anche se si è portati per la scrittura non bisogna montarsi la testa.

e) Leggete le opere dei più grandi scrittori di tutti i tempi. C’è sempre da imparare dai classici.

f) Prima di inviare un testo ad una casa editrice rileggetelo con attenzione.

g) Frequentate i forum per scrittori. Vi troverete molti consigli utili. 

h) Stringete rapporti di amicizia e collaborazione reciproca con altri appassionati di letteratura. Per farlo potete anche utilizzare i Social Media.

i) Leggete qualche manuale di scrittura creativa. Vi troverete di certo qualche utile suggerimento.

j) Imparate ad organizzare con intelligenza il vostro tempo libero, in modo da potervi dedicare alla scrittura, senza tralasciare il divertimento e le amicizie.

sabato 15 ottobre 2011

La casa che continuava a crescere

Sarah L. Winchester, erede della famosa famiglia di fabbricanti di armi, dopo essere stata colpita da una serie di lutti familiari, si convinse di essere perseguitata dalla cattiva sorte.

Fu così che, seguendo il consiglio di uno spiritista, la ricca ereditiera si trasferì a San Josè, in California; qui nel 1884, acquistò una palazzina di nove locali, che ampliò continuamente per quasi quarant’ anni, aggiungendo stanze, edificando camere “cieche” e scale che non conducevano da nessuna parte.

Così avrebbe reso difficoltoso il percorso degli spiriti malevoli che si accanivano contro di lei. Al momento della sua morte, le stanze erano diventate centosessanta; ora la Winchester House è divenuta una curiosità locale.

(Fonte: Martin Myster presenta Il Dizionario dei Misteri, Le Dimore Misteriose, a cura di Alfredo Castelli e Mario Gerosa, Sergio Bonelli Editore)

Cominciare scrivendo racconti

Se scrivete da poco tempo, vi consiglio di rimandare al futuro la messa in cantiere di un progetto di largo respiro.

Cominciate scrivendo racconti. Scrivere un romanzo è molto impegnativo; se non si è particolarmente dotati, o se non si ha già una certa esperienza alle spalle, può rivelarsi una scelta non felice.

I primi tempi si commettono di solito molti errori. Soltanto col tempo si riesce a maturare un certo stile.

Se proprio volete scrivere un romanzo, passate prima un po’ di tempo ad esercitarvi. Inventate delle piccole storie e cercate di scriverle nel migliore dei modi.

Soltanto dopo esservi allenati per un periodo di tempo abbastanza lungo cominciate a lavorare al vostro primo romanzo.

Improvvisare un romanzo

E’ possibile scrivere un romanzo giorno dopo giorno senza aver prima raccolto le idee e aver scritto su un foglio di carta (o sul proprio computer) una breve scaletta?

In linea generale è possibile, molti grandi scrittori seguono proprio questo sistema.

Sicuramente è affascinante sedersi ogni giorno davanti al proprio computer (o alla propria macchina da scrivere) ed immergersi in un mondo di fantasia, dando vita di volta in volta a nuovi sviluppi della storia che abbiamo in mente.

Se si sceglie questo sistema bisogna fare però molta attenzione, rileggere continuamente ciò che si è scritto in precedenza in modo da non commettere degli errori.

Naturalmente se si possiede una memoria invidiabile non è necessario rileggere continuamente la propria storia.

Scrivere in questo modo, ci porta sicuramente a viaggiare con la fantasia mentre scriviamo, non avendo già in mente le varie scene di una storia (al massimo abbiamo uno spunto di partenza) la costruiamo sul momento distaccandoci temporaneamente dalla realtà.

Non sappiamo come la storia andrà a finire, perché dobbiamo ancora pensare ai risvolti che prenderà man mano l’ intera vicenda.

E’ di certo un modo di scrivere affascinante, ma è anche abbastanza complicato.

Ho utilizzato questo sistema per scrivere i miei racconti, ma mai per un romanzo.

Io preferisco scrivere una scaletta, pianificare una storia prima di mettermi al computer. Difficilmente riuscirei a scrivere un romanzo senza aver prima individuato le scene principali dell’ intera vicenda.

Ciascuno di noi è comunque libero di scegliere il sistema più consono alla sua personalità.

venerdì 14 ottobre 2011

Diluvio Universale

Storie e leggende di un gran numero di popoli della Terra narrano di un terribile diluvio abbattutosi sul pianeta circa 10-15000 anni fa, che interessò in special modo il Medio Oriente.

Il Noè biblico è presente con nomi diversi nelle storie delle più remote civiltà che hanno conservato il racconto del diluvio.

Nell’ antichissimo testo tibetano Le Stanze di Dzyan si parla del terrificante effetto del diluvio. Nell’ Antropogenesi, alle stanze X e XI parlando della fusione della quarta razza sperimentale con la terza che la precedette viene scritto:

<<Eressero templi al corpo umano. Essi adorarono il maschio e la femmina. Allora il terzo occhio cessò di funzionare… L’acqua minacciava la quarta. Le prime grandi acque vennero. Esse inghiottirono le sette grandi isole. Tutti i santi salvati, gli empi distrutti e con questi molti degli animali colossali prodotti dal sudore della terra…>>

Così il papiro Ipuwer parla di fiumi di sangue, di piogge di terriccio rosso, di fuoco divoratore e di un’ immensa muraglia di acqua che travolse l’umanità.

Quasi tutte le tradizioni del pianeta anche quelle più antiche, conferiscono al diluvio un carattere cosmico, fatta eccezione per la bibbia che parla solo di ciò che accadde intorno a Gerusalemme.

Secondo lo studioso Charroux, alcune tradizioni riferiscono anche sul numero dei superstiti del diluvio: 8 secondo la Bibbia, 2091 secondo la mitologia del Perù, 2 o 6 presso gli Assiri, 2 presso le tradizioni dell’ Ecuador, fino a 100 in Colombia ecc...

(Fonte: Valentino Compassi, Dizionario dell’ Universo Sconosciuto, Sugarco Edizioni)

Forum per scrittori. Un’ alternativa al blog

Se siete scrittori pieni di buona volontà e di tempo libero potreste prendere in considerazione la possibilità di aprire un forum per aspiranti autori.

Un forum è di certo una valida alternativa ad un semplice blog, fermo restando che nessuno vi vieta di aprire entrambi.

Aprendo un forum potreste conoscere realmente parecchie persone che condividono la vostra passione per la scrittura, in modo da condividere informazioni utili ed organizzare delle piccole iniziative culturali.

Ci vuole di certo un po’ di impegno per renderlo veramente attivo, ma non ho dubbi sul fatto che ne valga la pena.

Su Internet esistono diversi servizi gratuiti grazie ai quali chiunque può aprire un forum, ed effettivamente già diverse persone hanno aperto dei forum dedicati agli scrittori esordienti, o alla scrittura e al mondo dell’ editoria in generale.

Alcuni di questi forum sono stati aperti da persone molto competenti, e danno realmente informazioni molto utili.

Il consiglio che posso darvi se decidete di aprire un forum, è di provare ad aprirne uno non attraverso un servizio gratuito, ma acquistando un dominio ed installando un software apposito.

I migliori software per forum sono PhpBB e Vbullentin (quest’ ultimo mi sembra che sia a pagamento).

Perché scrivo questo? Perché il vostro forum potrebbe crescere, avere successo e diventare col tempo un vero e proprio punto di riferimento per molti appassionati.

Se il dominio è vostro e fate tante visite (circa 1000 o 2000 al giorno) potreste anche guadagnare qualcosa con i banner pubblicitari.

O avviare qualche attività legata indirettamente al vostro forum.

Quindi non abbiate timore aprite un forum per scrittori !

Se dimostrerete impegno e costanza raggiungerete di certo col tempo degli ottimi risultati.

Tre interessanti concorsi letterari

Ho già parlato dei concorsi letterari e della loro importanza per gli aspiranti scrittori.

Partecipando ad un concorso letterario uno scrittore esordiente ha la possibilità di fare leggere i suoi testi e di gareggiare nello stesso tempo con altri scrittori.

Se la sua opera è particolarmente interessante può anche vincere e arrivare quindi alla tanto desiderata pubblicazione del libro (o del racconto nei casi di premi esclusivamente per storie brevi).

Premi e concorsi letterari ne esistono molti. E’ di certo importante imparare a scegliere i più interessanti.

Oggi voglio citarne tre a cui ritengo valga veramente la pena di partecipare. Due sono per storie brevi di narrativa. L’ultimo invece è per i romanzi di fantascienza.

I primi due premi letterari sono il Premio Teramo ed il Premio Arturo Loria. Si tratta di premi che non prevedono una tassa di iscrizione.

Per gli scrittori di fantascienza invece, è interessantissimo il Premio Urania organizzato ogni anno dalla Mondadori.

Il premio Urania non prevede una quota di partecipazione. Il primo classificato viene pubblicato nell’ omonima collana di fantascienza.

Alcuni dei più dotati scrittori italiani di fantascienza hanno esordito proprio grazie a questo concorso.

Effettivamente si tratta dell’ unica vera possibilità presente nel nostro paese per pubblicare un romanzo di fantascienza con una tiratura tradizionale (diverse migliaia di copie insomma…).

Esistono molti altri concorsi letterari, ma in questo post ho preferito segnalare soltanto questi tre.

giovedì 13 ottobre 2011

Le catacombe

Nelle labirintiche gallerie sotterranee denominate catacombe si nascondevano, come è noto, i primi cristiani, sia per sfuggire alle retate dei loro persecutori sia per celebrarvi riti misterici interdetti dalle autorità (il Cristianesimo degli inizi era molto legato al culto della Grande Madre e alle tradizioni ermetiche orientali). Le catacombe romane di San Callisto si snodano in una serie di cunicoli e budelli dall’ aspetto davvero pauroso, per un percorso visitabile di oltre venti chilometri; secondo la tradizione si prolungherebbero per altri duecento chilometri nel sottosuolo del Lazio.

(Fonte: Martin Myster presenta Il Dizionario dei Misteri, Le Dimore Misteriose, a cura di Alfredo Castelli e Mario Gerosa, Sergio Bonelli Editore)

Dieci validi motivi per aggiornare il vostro blog sulla scrittura.

Se siete degli scrittori e avete deciso di aprire un blog dovete cercare di tenerlo costantemente aggiornato. Ecco alcuni motivi che dovrebbero spingervi a seguire il mio consiglio:

a) Aggiornando il blog, i visitatori che riceverete aumenteranno costantemente.

b) Le persone che vi apprezzano torneranno a visitarvi per leggere sul blog i vostri nuovi contenuti.

c) I vostri contatti (le persone che conoscerete) col tempo non potranno che aumentare.

d) Manterrete vivo il vostro rapporto con la scrittura.

e) Potrete sperimentare una nuova forma di scrittura. Gli scrittori devono sperimentare, cimentarsi in forme di scrittura diverse da quella che prediligono. Ciò li aiuta a maturare ulteriormente.

f) I vostri nuovi posts si posizioneranno bene sulla serp di gogle favorendo l’ indicizzazione del blog.

g) Potreste diventare degli esperti della materia che avete deciso di trattare sul vostro blog e fare forse dei proseliti.

h) Col tempo potrebbe anche presentarsi la possibilità di guadagnare qualcosa grazie al traffico del blog, (mettendo degli annunci pubblicitari dopo esservi iscritti ad un programma di affiliazione.)

i) Non è da escludersi la possibilità che col tempo riusciate a mettere su un piccolo business on line legato indirettamente al vostro blog.

j) Se siete validi riceverete sicuramente qualche proposta di collaborazione da parte di editori, giornalisti o operatori del settore ICT.

Gli scrittori che hanno un blog personale, hanno sicuramente qualche possibilità in più rispetto a chi non è presente su Internet nemmeno con un sito. Come ho spiegato in altri miei posts i blog non vanno assolutamente sottovalutati.

La trappola del perfezionismo

In altri miei articoli dedicati ad argomenti che trattano delle tecniche di scrittura creativa ho parlato dei vari percorsi che si possono seguire per migliorare il proprio stile.

Non ho parlato però (oppure mi sono soffermato sull’ argomento soltanto marginalmente) dei rischi che uno scrittore più o meno esperto corre quando comincia a diventare troppo perfezionista.

Se cominciate a concentrare tutta la vostra attenzione sulla qualità stilistica dei vostri testi dimenticando che i problemi stilistici e l’ attenzione che essi meritano rientrano solo in un quadro più ampio rischiate di diventare dei pessimi scrittori.

Dovete cercare di migliorare il vostro stile, questo è verissimo, ma non dovete mai dimenticare che un libro non è formato soltanto da pagine scritte bene. Le tecniche di scrittura creativa sono importanti, ma non bisogna diventare dei fissati.

Un libro è un’ interessante avventura che deve catturare il lettore. La trama, i personaggi, i conflitti che questi affrontano nel corso della storia, le descrizioni e i dialoghi, questi elementi non possono essere trascurati concentrando tutto il proprio lavoro solo sulla scrittura.

In uno dei miei libri, una raccolta di racconti che rimarrà per sempre in uno dei cassetti della mia casa, io ho commesso l’ errore di cadere nella trappola del perfezionismo.

Ho curato la scrittura, cercando di scrivere racconti realmente validi dal punto di vista stilistico, ma ho dimenticato di lavorare su tutto il resto. Il risultato è stato un pessimo libro, un libro da buttare nella spazzatura.

Fortunatamente non è stato così per altri miei libri (che si trovano temporaneamente in un cassetto, ma non per sempre) che in futuro prevedo di pubblicare in proprio come ho già fatto con lo Scettico e il Metafisico.

Documentarsi sulle tecniche di scrittura creativa è di certo una scelta intelligente. Evitate però di cadere nella trappola del perfezionismo.

mercoledì 12 ottobre 2011

Nostradamus, il profeta (1503-1566)

Famosissimo profeta francese, medico, astrologo, mago bianco. Scrisse un famoso libro di profezie suddiviso in Centurie astrologiche la maggior parte delle quali (secondo i suoi sostenitori) si sono puntualmente avverate.
Insieme a san Malachia è considerato uno tra i più celebri ed importanti scrittori di profezie della storia.

Gli studiosi che credono nelle realtà delle profezie di Nostradamus gli attribuiscono la capacità di aver predetto importanti eventi della storia del mondo, come la Rivoluzione francese, l’ ascesa al potere di Hitler, e gli attacchi dell’ undici settembre al World Trade Center.

Non si può non sottolineare però, che spesso queste profezie sono state interpretate soltanto dopo che gli eventi a cui esse ipoteticamente si riferivano si erano già verificati.

L’opera di Nostradamus è in rima, non vi sono in essa riferimenti temporali precisi, e chiunque può trovarvi avvenimenti della storia del nostro tempo interpretandola retroattivamente.

Alcuni studiosi ritengono che Nostradamus scrisse non per essere considerato un profeta, ma per commentare avvenimenti del suo tempo, utilizzando un linguaggio criptico e metaforico, per evitare persecuzioni. E’ accaduto lo stesso per quanto riguarda l'interpretazione preteristica dell'Apocalisse; l'apostolo Giovanni intendeva scrivere solo a proposito di eventi contemporanei, ma col passare del tempo i suoi scritti vennero interpretati come profezie.

Una delle poche profezie di Nostradamus in cui è chiaramente indicata una data è quella che secondo alcuni prevedeva la fine del mondo nel 1999. Molti lettori sicuramente la ricorderanno:

“L'anno millenovecentonovantanove, sette mesi/Verrà dal cielo un grande Re del terrore...”

Fortunatamente la profezia non si è rivelata esatta.

I generi letterari che vendono di più

Ho già spiegato che uno scrittore non dovrebbe mai pur di pubblicare un libro, abbandonare il genere letterario che gli è più consono per cercare di scrivere un’ opera che possa essere accettata dal mercato.

Tuttavia, per semplice diletto, voglio stilare una breve classifica dei generi letterari più venduti in Italia, per discutere un po’ dell’ argomento.

Al primo posto metterei di certo la narrativa. Di certo gli scrittori più ricchi e famosi scrivono libri che appartengono a questo genere letterario.

Bisogna considerare però che gli scrittori di narrativa sono anche molti di più rispetto a quelli che si dedicano ad altre forme di letteratura, quindi non bisogna commettere l’errore di pensare che diventare uno scrittore di narrativa sia meno problematico.

Pubblicare un libro non è mai semplice nel nostro paese.

Al secondo posto metterei non uno, ma un insieme di generi: il giallo, il noir ecc...

Gli italiani amano molto le storie di questo tipo. Molti scrittori italiani sono specializzati nello scrivere gialli e polizieschi. Ed hanno anche un grande talento.

Il genere fantastico invece, e mi riferisco sia al fantastico puro che al fantasy vende un po’ di meno.

In particolare il fantasy italiano è un mondo un po’ chiuso. Anche se c’è chi sostiene il contrario io non ho visto nel corso degli anni tutta questa apertura delle case editrici verso gli scrittori italiani. Qualche autore che è giunto alla notorietà c’è effettivamente, ma si tratta comunque di un numero molto limitato di scrittori.

Infine la fantascienza è di certo il genere più sfortunato. L’ unica iniziativa editoriale che permette agli aspiranti autori di raggiungere la grande distribuzione è il premio Urania (concorso letterario organizzato dalla Mondadori).

Dimenticavo la poesia. Dubito che pubblicare un libro di poesie oggi possa portare dei vantaggi economici. Quantomeno per la maggior parte degli autori.

Consigli a un aspirante scrittore

Pubblicare un libro con un’ importante casa editrice in Italia non è affatto semplice. Oggi esistono però delle strade alternative.

Fino a qualche anno fa, soltanto persone dotate di una certa agiatezza economica potevano permettersi di pubblicare un libro con un piccolo editore. Questo perché i contributi che venivano richiesti agli scrittori erano quasi sempre piuttosto esosi.

Si creava quindi una situazione piuttosto paradossale: chi aveva i soldi riusciva prima o poi a pubblicare il proprio libro, chi invece non li aveva era costretto a tenerlo chiuso in un cassetto.

Spesso gli scrittori sono studenti o comunque persone che non possono permettersi di investire dei soldi per pubblicare il proprio libro soltanto per togliersi il capriccio di poter dire agli amici di essere diventati degli autori.

Si potrebbe aprire un intero post dedicato all’ argomento, porsi domande del tipo: è veramente apprezzabile la scelta di spendere migliaia di euro per pubblicare un’ opera letteraria? 

Ma poiché si tratta di una questione un po’ spinosa e su cui si possono assumere differenti posizioni preferisco soprassedere.

Torniamo quindi ai miei amici scrittori squattrinati. Romanzieri, autori di saggi e di antologie di racconti, non di rado sono persone piuttosto al verde.

Quali consigli si possono dare a questa categoria di scrittori, in un paese come l’ Italia dove è difficile raggiungere qualsiasi meta?

Vediamo di individuare alcune linee guida.

Dato che non potete permettervi la pubblicazione con contributo (o la rifiutate perché la considerate inutile e poco dignitosa) io vi consiglio di attuare la seguente strategia:

Punto 1 – aprite un blog

Punto 2 – mettete alcuni racconti in lettura o create un e-book scaricabile gratuitamente

Punto 3 – partecipate ai concorsi letterari cercando di scegliere quelli a tema con il libro che avete scritto

Punto 4 – se non riuscite a vincere un concorso, pubblicate il vostro libro con un servizio di Print On Demand 

Il Print On Demand può essere una buona soluzione per tutti gli scrittori che non possono permettersi di spendere molto denaro. Oggi è possibile avere anche il codice ISBN sul proprio libro e cominciano ad affacciarsi sul mercato i primi sistemi distribuitivi.

martedì 11 ottobre 2011

Archeologia Spaziale

L’ archeologia spaziale è quella corrente scientifica che studia l’archeologia e la storia partendo dall’ idea di base che la terra sia stata visitata, in tempi remotissimi, da esseri provenienti da altri pianeti.

Non di rado in modo arbitrario e senza valide prove a sostegno di questo tipo di ipotesi persone che sostengono di essere validi esponenti di questa disciplina, identificano in monumenti, reperti e rovine archeologiche l’operato di esseri spaziali.

Tuttavia, al di là delle esagerazioni, nella mitologia dei vari popoli, nella loro storia e nella tradizione leggendaria sono spesso presenti avvenimenti che descrivono in modo più o meno velato le imprese di remoti dei spaziali che in tempi lontanissimi sarebbero sbarcati sulla terra.

(Fonte: Valentino Compassi, Dizionario dell’ universo sconosciuto, Sugarco Edizioni)

La motivazione e gli obbiettivi nella scrittura

Pubblicare un libro oggi è un obbiettivo raggiungibile. Le possibilità a disposizione degli aspiranti scrittori sono di certo molte di più rispetto al passato.

Il problema è però che spesso l’ aspirazione dei giovani scrittori non è legata alla semplice pubblicazione di un libro, ma alla vendita di moltissime copie dello stesso.

In poche parole la maggior parte degli scrittori, desiderano fama, soldi e successo. Tutto ciò è naturale, tutti quanti vorremmo affermarci. Purtroppo però in Italia non è affatto semplice raggiungere un simile risultato.

Se sperate di diventare ricchi grazie alla scrittura, vi consiglio di trovare un mezzo più affidabile. Che non sia la borsa però. L’ economia mondiale è in crisi.

Gli scrittori più fortunati sono quelli che desiderano soltanto pubblicare il proprio libro. E’ una piccola aspirazione che in un modo o nell’ altro si può soddisfare.

A tutti gli altri consiglio di farsi un esame di coscienza. Se aspirate soltanto alla ricchezza e al successo, la scrittura non fa per voi.

E’ fondamentale porsi degli obbiettivi, anche molto piccoli e motivarsi per raggiungerli.

Il primo obbiettivo potrebbe essere quello di imparare le tecniche di scrittura, in modo da possedere fin dall’ inizio delle buone basi.

Il secondo obbiettivo dovrebbe essere a mio parere quello di scrivere il vostro primo libro.

E’ proprio in questa fase che dovrete imparare a motivarvi, per trovare il tempo e la disciplina da dedicare alla vostra attività di scrittori non professionisti.

Ribadisco quindi che bisogna porsi degli obbiettivi raggiungibili. Lasciate la fantasia solo per le vostre storie, non sognate ad occhi aperti di diventare dei grandi scrittori.

Soltanto alla fine comincerete a preoccuparvi di trovare un editore per la pubblicazione del vostro libro. Ma di questo parlerò in qualche altro post.

Leggere o scrivere?

Se sognate di poter pubblicare un giorno un libro che sia degno di definirsi tale allora è bene che cominciate fin da oggi a dedicarvi con interesse ad entrambe le attività.

Nel corso della mia vita ho incontrato non di rado aspiranti scrittori, che snobbavano la lettura dedicando il proprio tempo soltanto alla scrittura.

Credo che sia un’ abitudine abbastanza diffusa in Italia. Molti aspiranti scrittori credono che leggere non sia poi così importante. Sono convinti di avere un’ attitudine particolare verso la scrittura, e di essere irrimediabilmente destinati al successo.

Pubblicare un libro oggi è molto più facile, rispetto a una decina d’anni fa. Questo è di certo molto positivo. Grazie ad Internet la nostra società sta diventando più democratica. Ciò non significa però che non dobbiamo cercare di migliorare la qualità della nostra scrittura, studiando le tecniche di scrittura creativa e dedicando una parte anche pur piccola del tempo libero di cui disponiamo alla lettura di qualche buon libro.

Molte persone scrivono libri autobiografici. Sono convinte che la loro vita sia interessantissima. Certe volte effettivamente questo è vero. Molte altre volte non lo è. Così i libri scritti da questi aspiranti scrittori sono noiosissimi.

Sono proprio questi scrittori di opere autobiografiche che molto spesso disprezzano la lettura.

Prima di cominciare a dedicarvi alla scrittura io vi consiglio vivamente di diventare dei lettori voraci. La lettura è di fondamentale importanza, uno scrittore è quasi sempre un lettore appassionato.

Soltanto seguendo questa strada potrete un giorno pubblicare un buon libro.

lunedì 10 ottobre 2011

Castel del Monte

A Castel del Monte, su un colle isolato delle Murge occidentali, in Puglia, sorge uno dei più perfetti “edifici esoterici” del nostro paese, il palazzo eretto nel 1240 per volere di Federico Secondo Hohenstaufen, l’illuminato ispiratore della Scuola Poetica Siciliana. L’ architettura dell’ edificio, privo di ogni attrezzatura di tipo militare, è totalmente improntata al “principio ottonario”: il cortile orientato in modo da essere perfettamente illuminato durante gli equinozi e i solstizi forma un perfetto ottagono; otto sono le bifore gotiche; otto i grandi saloni.


Secondo una corrente esoterica che risale ai primi tempi del cristianesimo, l’ otto è infatti il numero prediletto dalla divinità (“Chi è nato alla nuova vita per volere di Cristo si pone sotto il segno dell’ otto”), e come tale evocatore di mistici poteri. Simbologie e tecniche costruttive utilizzate nel castello provengono con ogni probabilità dal Medio Oriente, importate dai Cavalieri Teutonici, un ordine iniziatici con cui Federico secondo teneva stretti contatti.

Il Dio dell’ imperatore era probabilmente quello degli iniziati Sufi, che poteva essere adorato contemporaneamente da Ebrei, Cristiani e seguaci dell’ Islam; forse, l’obbiettivo di Federico secondo, che morì scomunicato due volte nel 1250, era quello di trasformare il castello in un centro di culto e di politica al tempo stesso, come la mitica Camelot, la reggia di Re Artù.

Castel del Monte fa ancora parlare di sé: nell’ inverno 1988 un gruppo di studiosi italiani ha scoperto che le sue “divine” proporzioni celano, forse, in una specie di codice segreto, le indicazioni per raggiungere una camera ancora inesplorata all’ interno della Grande Piramide.

(Fonte: Martin Myster presenta Il Dizionario dei Misteri, Le Dimore Misteriose, a cura di Alfredo Castelli e Mario Gerosa, Sergio Bonelli Editore)

Rileggere il proprio libro

Prima di inviare un manoscritto ad un editore, bisogna rileggerlo con attenzione per assicurarsi di aver corretto realmente tutti gli errori ortografici presenti nel testo originale.

Spesso si pecca di presunzione, e non si dedica una piccola parte del proprio tempo ad un’ attività forse un po’ monotona, che tuttavia per un aspirante scrittore è di importanza fondamentale.

Non fidatevi solo del correttore ortografico presente nel vostro programma di videoscrittura, ma rileggete voi stessi i vari capitoli del romanzo (o della raccolta di racconti) che avete scritto per assicurarvi che non vi siano più errori.

Un libro può essere anche interessantissimo, ma se è pieno zeppo di errori darà comunque una cattiva impressione ai redattori di una casa editrice.

Spesso può risultare molto utile rileggere la propria opera a distanza di tempo, soprattutto quando bisogna ancora sottoporla ad un massiccio lavoro di revisione, non solo ortografica ma anche dei contenuti.

Non bisogna mai commettere l’errore di credere che dopo la prima stesura il nostro libro è del tutto ultimato e pronto per la pubblicazione. Questo tipo di atteggiamento potrebbe danneggiarvi moltissimo.

Rileggete le vostre opere ed eliminate le parti peggiori, che non servono realmente alla comprensione della storia che avete ideato. Quasi sempre è possibile effettuare dei tagli.

Naturalmente gli eventuali tagli apportati ai vostri testi devono essere effettuati in modo intelligente, altrimenti potreste rovinarli.

Per far questo dovete imparare a maturare un certo spirito critico. Una lettura attenta e intelligente dei vostri lavori potrebbe aiutarvi di certo in questo compito.

Con la pratica e l’ esperienza riuscirete di certo a raggiungere dei risultati apprezzabili.

Diventare scrittori - Un possibile percorso

Oggi riprenderò sinteticamente alcuni argomenti trattati nei miei post precedenti per illustrare a un neofita della scrittura una possibile strada da seguire per arrivare alla pubblicazione di un libro.

Poiché ciò che vogliamo è scrivere un libro che meriti di essere letto, la prima tappa del nostro percorso sarà legata alla preparazione personale.

Vi consiglio quindi di svolgere fin dall’ inizio le seguenti attività:

a) Leggere molti libri, imparando ad esplorare anche generi diversi da quello che prediligete.

b) Scrivere almeno un’ ora al giorno, possibilmente allo stesso orario. Deve diventare un’ abitudine.

c) Cercare di migliorare progressivamente la vostra tecnica prendendo spunto dai consigli che trovate nei manuali di scrittura creativa.

Quando avrete raggiunto una certa padronanza delle tecniche di scrittura vi consiglio di cominciare a partecipare ai concorsi letterari.

Se avrete scritto delle storie interessanti, con un po’ di fortuna riuscirete forse a pubblicare il vostro primo libro vincendo un premio letterario.

Se ciò non dovesse avvenire dovrete cominciare a mandare la vostra opera alle case editrici cominciando da quelle più importanti.

Se i grandi editori dovessero rifiutare il vostro libro (cosa molto probabile) vi rimarranno solo due strade.

a) pubblicare con un piccolo editore 

b) stampare il libro rivolgendovi a un sito od ad una casa editrice specializzata nel Print On Demand.

Superato lo scoglio della pubblicazione dovrete promuovere il libro. Potete farlo attraverso le seguenti strade:

a) Internet. Segnalazioni a siti e blog letterari, se ne avete la possibilità anche a qualche giornale on line. Potreste inoltre aprire un sito o un blog personale.

b) Organizzare delle presentazioni in libreria. Se siete veramente in gamba potreste organizzare dei convegni (dedicati a un argomento specifico legato al vostro libro) dove presentare il libro.

c) Contattare giornali e televisioni.

E’ un percorso un po’ lungo da seguire. Con il dovuto impegno tuttavia, riuscirete sicuramente ad ottenere dei risultati apprezzabili.

sabato 8 ottobre 2011

L' utilità di un blog per uno scrittore

Ho già parlato in un altro post dell’ utilità dei blog e delle loro interessanti potenzialità. Ritengo i blog degli ottimi strumenti a disposizione degli aspiranti scrittori che sono alla ricerca di un po’ di visibilità.

E’ anche vero però che molti scrittori hanno una formazione umanistica e una scarsa conoscenza delle nuove tecnologie.

Il mio blog utilizza wordpress, per installare questo software su un dominio personale è necessaria una competenza minima in campo informatico. Quindi forse non è proprio alla portata di tutti.

In futuro parlerò in qualche altro post della possibilità di realizzare un blog personale su degli spazi gratuiti ( un strada percorribile da tutte le persone che non hanno alcuna conoscenza informatica ) usufruendo dei servizi forniti da grandi società che operano nel settore delle nuove tecnologie.

Un esempio è blogger.com, ottimo servizio offerto da google. Ne esistono tuttavia molti altri.

Molti scrittori probabilmente pensano che scrivere su un blog sia controproducente perché porta via molto tempo, che si potrebbe invece utilizzare per scrivere dei libri.

E’ importante fare però a questo proposito una breve riflessione. Se siete degli scrittori non ancora conosciuti, perdere un po’ di tempo per realizzare un blog che danno potrebbe mai farvi?

Se scrivete ormai da anni, ma ancora non vi siete affermati, non ha una certa logica in fondo dedicare un po’ meno tempo alla scrittura dei libri per fare un po’ di promozione? Lavorare un po’ sulla vostra immagine e fare sapere al mondo che esistete?

Organizzando in modo intelligente il vostro tempo potreste inoltre riuscire a fare bene entrambe le cose.

Con un blog potreste anche stringere rapporti di amicizia con persone che condividono il vostro stesso interesse per la scrittura. Questi rapporti un giorno potrebbero anche trasformarsi in delle vere e proprie forme di collaborazione.

L’ importanza delle sottotrame

Durante le fasi di ideazione e stesura di un’ opera letteraria è importante non sottovalutare l’ importanza delle sottotrame.

Per costruire una trama avvincente è spesso importante riuscire a tenere alta la tensione della storia; in questo ambito un ruolo fondamentale viene svolto dai momenti d’ azione, dai conflitti interiori dei personaggi e da altri elementi di secondaria importanza, ma che non vanno comunque trascurati da uno scrittore esperto.

Le sottotrame si inseriscono proprio in questo contesto rappresentando un valido strumento attraverso il quale un autore può aggiungere ulteriori informazioni sui personaggi e le vicende da essi vissute, che serviranno a rendere la storia più interessante e soprattutto più completa e chiara per i lettori.

Una sottotrama è molto utile ad esempio, quando si vogliono fornire ai lettori informazioni inerenti la storia personale (ed intima) del protagonista, in modo da mostrarne la profonda umanità e renderlo più credibile.

Le sottotrame migliori a mio parere, sono di certo quelle che ad un certo punto vanno ad intersecarsi con la storia principale, svolgendo così il ruolo di elementi chiarificatori integrati perfettamente nel quadro generale dell’opera.